21/03/10

Pedofilia e Chiesa: non basta dire 'così fan tutti'.


Devo dire che mi aspettavo e mi aspetto qualcosa di più e di meglio, della autodifesa che i vertici della Chiesa hanno messo in scena nelle ultime settimane, contro le accuse che ormai in molti paesi dell'Occidente si levano a proposito degli abusi sessuali su minori.

E' davvero mortificante, a mio avviso, sentire il vecchio ritornello del Card. Ruini su "una vecchia strategia messa in campo contro la Chiesa" - in questo non si discosta dalle sindromi di complotti che ormai vanno tanto di moda da personaggi politici quando si sentono messi in discussione, o attaccati, o sotto inchiesta.

Così come è altrettanto povero sentire il Card. di stato Tarcisio Bertone risolvere la questione motivandola con il vecchio refrain che gli abusi sono diffusi egualmente anche negli ambienti laici.

Ma che significa questo ? Ma è una giustificazione, per caso ? Mi sembra che appena un po' di pudore dovrebbe consigliare di non seguire la strada - almeno in questo drammatico campo - del "così fan tutti." La strada cioè che se tutti sono colpevoli, anche io sono un po' meno colpevole.

Sarà anche sbagliato, o umano, ma è del tutto ovvio che la gente, le persone, da chi ricopre un abito sacro si aspetti qualche cosa di più e di diverso e di meglio, di quello che sente e vede in giro.

Chi indossa quell'abito ha una responsabilità doppia, tripla. Come si fa a non capirlo ?

E allora che senso ha una indulgenza per le persone e una intransigenza per il peccato come ha detto oggi il Papa ? La Chiesa - nel senso dei suoi vertici - dovrebbe dimostrare intransigenza non solo nei confronti del peccato, ma anche nei confronti di chi - indossando l'abito sacro - insozza la sua credibilità e quella di una istituzione, e soprattutto rovina per sempre la vita di persone indifese, allontanando chi ha sbagliato per sempre e in maniera chiara e netta.

Se la Chiesa continuerà a pensare di potersi difendere con le grida al complotto o le excusatio di 'responsabilità diffusa', sarà inevitabilmente travolta.


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5 commenti:

  1. L'uomo, prima ancora che il cristiano, che è in noi grida allo scandalo e all'ingiustizia contro il comportamento a-normale e a-cristiano della gerarchia ecclesiastica nel coprire determinati abomini che diventano ancora più gravi nel pensare alla innocenza defraudata. Ma per me non ci sono né Bertone né Ruini che tengono difronte alle parole inequivecobali ed incontrovertibili del Papa: "provo vergogna e rimorso", " i vescovi hanno mancato gravemente tenendo nascosto gli abusi", "la chiesa non ha dato una risposta adeguata", e soprattutto ai colpevoli dice "dovrete risponderne davanti a Dio e ai tribunali".
    Ecco io dinanzi a queste parole preferisco fermarmi, riflettere e pregare.

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  2. Grazie, Angelo, parole sagge.
    Intanto, per dare un'idea della situazione, ecco una notizia fresca fresca e piuttosto inquietante.

    PAPA CHIEDA A VESCOVI ITALIANI DI FARE LUCE SU EPISODI OSCURI (di Laurence Figa'-Talamanca) (ANSA) - ROMA, 22 MAR - Lo scandalo dei preti pedofili che ha travolto le Chiese europee, dall'Irlanda alla Germania, all'Austria, ''sta per scoppiare anche in Italia, e' solo questione di settimane''. E ''il papa non dovrebbe aspettare una causa miliardaria'', ma convocare i vescovi italiani e ''fargli una bella lavata di testa'', chiedendo loro di ''fare chiarezza su troppi episodi oscuri a casa nostra''. Per Roberto Mirabile, presidente dell'Associazione antipedofilia 'La Caramella buona', e' dunque solo questione di tempo, poco tempo, prima che, anche nel nostro Paese, si scoperchi il vaso degli abusi sessuali ai danni dei ragazzi nelle scuole religiose o nelle parrocchie. Il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, ha detto oggi che la Chiesa italiana ha saputo vigilare e prevenire eventuali casi di pedofilia. Per Mirabile invece ''il vero problema sono i vescovi che stanno zitti'', che piuttosto che intervenire ''spostano i responsabili degli abusi da una parrocchia all'altra''. Chi pur sapendo non ha denunciato, ha aggiunto il presidente dell'associazione parlando con l'ANSA, ''dovrebbe essere condannatO, prima dal diritto canonico, poi dalla nostra giustizia''. Proprio alla luce della lettera del papa alle vittime irlandesi di sabato scorso, Mirabile ha rinnovato l'appello a Benedetto XVI a ''rendere conto dell'operato di due suoi alti prelati, mons.Carlo Galli, decano di Legnano, e mons.Gino Reali, vescovo di Porto-Santa Rufina'', nel caso di don Ruggero Conti, l'ex parroco di Selva Candida, alle porte di Roma, arrestato nel giugno del 2008 con l'accusa di aver abusato sessualmente di almeno sette giovani. Secondo l'associazione e secondo alcune testimonianze emerse nel processo a carico del sacerdote, i due prelati erano stati informati del comportamento del prete da alcune delle sue presunte vittime (alcuni episodi, caduti in prescrizione, risalirebbero agli anni '80 in un oratorio di Legnano), ma poi non avrebbero dato seguito alle denunce dei ragazzi. Non solo. Prima che scoppiasse il caso giudiziario, nel 2007, ''avevamo segnalato il caso di don Conti in diversi incontri con cardinali, con la Cei, anche con mons. Charles Scicluna (promotore di Giustizia vaticana, ndr) e mi fa sorridere che ora lui parli di omerta' '', ha ricordato Mirabile riferendosi a una recente intervista del presule maltese ad Avvenire. Probabilmente dopo la lettera del papa agli irlandesi ''qualcosa cambiera' - ha detto ancora il presidente - ma dipendera' ancora troppo dalla sensibilita' dei singoli. La Chiesa fara' ancora molta fatica a far emergere i casi di abusi''. Ma intanto qualcosa si muove, forse anche sull'onda degli scandali europei. Di recente sono stati portati alla luce episodi, risalenti agli anni '60, nella diocesi di Bolzano Bressanone e da quando il vescovo ha fatto indicare sul sito web della chiesa locale un apposito indirizzo e-mail per le denunce, le segnalazioni di abusi si moltiplicano. O come il caso di Verona, dove le presunte violenze sessuali da parte di religiosi nell'Istituto per sordomuti 'Antonio Provolo', avvenute 30 anni fa, saranno oggetto di un'indagine canonica della Congregazione per la Dottrina della Fede. (ANSA).

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  3. ...un cristiano consapevole dei doni battesimali dovrebbe guardare il corpo di ogni essere umano bello o brutto che sia come il Tempio di Dio; un cristiano dovrebbe rioordare sempre che il progetto su un proprio simile seducente e belloccio non è il soddisfacimento dei propri desideri ma quello Che Dio ha su di lui; un cristiano dovrebbe sapere sempre che l'accoglienza e l'ospitalità, il prendersi cura l'uno dell'altro sono lo specifico che Gesù ha portato nella storia umana; un cristiano dovrebbe avere chiaro che non pagare le tasse è un peccato contro la carità perchè sottrae risorse necessarie per dare pari dignità a tutti i fragili di una comunità; un cristiano dovrebbe dormire sonni agitati pensando ai miliardi di poveri che sono privati dell'essenziale mentre lui sta seduto sulle montagne di immondizia che produce con il suo consumo e getta copri contundenti addosso a chi tenta di scalare il mondezzaio; un battezzato dovrebbe avere chiaro che c'è una parte del mondo, quello ricco, che chiede libertà e l'altra parte chiede giustizia e lui sta in quella che non da giustizia all'altra; la Chiesa dovrebbe mostrare sempre al mondo il volto amorevole del Padre--mi ami tu più di costoro?--La chiesa è il popolo di Dio...Bossi salendo sul palco di Berlusconi ha definito come nessun altro il suo leader, è stato profetico!--tu parli come il popolo--appunto lui parla come il popolo, come il popolo che lo esprime ma la politica dovrebbe riferirsi,sempre, alla qualità delle relazioni umana dentro una comunità, quindi educare alla convivenza, alla tolleranza, all'accoglienza, vale a dire che un poltico non dovrebbe parlare come il suo popolo, ma educare tutto un popolo--la Chiesa parla come i cristiani, Bagnasco parla come i cristiani tiepidi e autoconsolatori pronti a giustificare ogni fragilità purchè sia la fragilità dei componenti la propria tribù--Bertone parla come i cristiani; la Chiesa è piena del peccato degli uomini, Gesù lo ha detto--ma in essa il diavolo non prevarrà--ma la Chiesa è santa solo se i cristiani sono santi o almeno aspirano alla santità, desiderano la santità, chiedono allo spirito la grazia della santità..quindi, caro vecchio giovane amico mio, che facciamo noi, io e te perchè la chiesa sia Santa? il resto sono parole che e hanno la consistenza del niente quando non sono vita vissuta!

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  4. Caro Alessandro,

    il tuo 'sfogo' mi tocca molto da vicino.

    Mi chiedi: cosa faccio io perché la Chiesa sia santa ?

    Ti rispondo:
    io - che non indosso nessun abito sacro, che non ho ricevuto nessun ordinamento sacerdotale, ma che mi sento umilmente dentro la Chiesa, dentro questa Chiesa, con la responsabilità di un membro di questa Chiesa - cerco ogni giorno di percorrere il mio cammino, di essere 'giusto'. Non so se ci riesco, ovviamente.

    Cerco di essere 'giusto', facendo il mio: tirando su i miei tre figli, facendo tutto quello che posso per donarmi a loro e a mia moglie, sforzandomi sempre di non perdere la speranza, e di rialzarmi quando intorno a me vedo soltanto l'oscurità.

    Cerco di partecipare - per quel che posso - la vita di una comunità di fedeli, cerco di pensare e di comunicare con gli altri. Di diffondere i miei dubbi e le mie ansie notturne.
    Cerco una strada chiedendo a chi come me non la conosce, e non a chi presume di saperla con certezza.

    Vivo ogni momento nella speranza che si compia anche in terra un frammento di quel disegno di luce promessa che un giorno è stato rivelato dal Figlio di Dio, e faccio in modo di non spegnere la mia fiaccola e di non tenerla sotto il letto, anche quando la sua fiammella è molto molto debole.

    Cerco anche di fare piccole opere, ma questo è il mio conto segreto con Dio.

    So che tutto questo non basta, e che è poco assai. E so che il male e il peccato sono un'insidia quotidiana, e che ogni giorno rischio di non essere all'altezza di questo piccolo grande compito che è un cammino di fede. E che ogni giorno posso anch'io cadere.

    Ma spero che - se un giorno accadrà così gravemente, come vedo accadere ad altri - non sarò così cieco da giustificarmi additando un complotto contro di me o riversando la mia colpa sugli altri, che sono o potrebbero essere colpevoli quanto me.

    F.

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  5. ...caro Faber non era rivolta a te la domanda anche se la risposta è all'altezza di quel che penso e sento di te...ma è rivolta a tutti coloro che parlano della Chiesa e di Chiesa: vi sono quelli che l'amano come si ama la carne della propria carne e sanno che quanto l'appesantisce è quello che appesantisce anche la propria vita; vi sono quelli che la separano da Cristo.. Quanti dicono Cristo sì, Chiesa no! quasi fosse possibile separare un uomo dalla donna che ama e parlano di Cristo ma non lo considerano colui che ha indicato per ognuno, la Via, la porta, la direzione, il modo, lo sguardo l'atteggiamento del cuore e come, in tutto questo si trova un popolo e con il popolo le mille facce dell'umanità che sono le mille facce della propria umanità..chi non trova un popolo a cui appartenere e con il quale condividere fragilità e sete di misericordia non ha trovato Cristo; poi vi sono coloro che parlano della Chiesa come entità politica sociale, detentrice di una morale che essi considerano superata e usano tutte le inadempienze non per denunciare incoerenze ma per affermare l'inutilità di verità, valori, principi etici, fondamenta della vita personale e ,segnatamente, della vita comunitaria. Hanno tutto il diritto di farlo, devono farlo, è giusto che venga fatto ma dovrebbero spiegarci una volta per tutte di quale uomo parlano, quello preplatonico e prearistotelico che è solo Soma ?; quello Platonico e Aristotelico che è Soma Psiche o Anima ?, quello pensato dalle grandi religioni umane --buddismo, taoismo, confucianesimo--che è Soma, Psiche, Nous, l'afflato verso l'immensità dell'Universo e la profondità del nostro cuore ? o è l'uomo rivelato da un Dio Creatore, Soma, Psiche, Nous e Soffio vitale per cui siamo tutti figli e fratelli? La Chiesa dice sempre con molta chiarezza chi è l'uomo di cui parla e da dove viene ed è, a volte, infedele a questo uomo, lo tradisce, lo umilia, lo abbandona, ne abusa, perchè ogni peccato di un battezzato è una ruga sul volto stanco della Chiesa. No non ce lo dicono mai di che uomo parlano quando si ergono a suo difensore contro le incoerenze della Chiesa. Io ci sto con questi uomini frequento i livelli culturali più bassi. Condivido l'abbruttimento di coloro che sono distrutti dal consumismo, vera unica Icona, di una società mercantile, che sono schiacciati da una libertà che non gli consente di farsi il cambio periodico del sangue per evitare gli effetti di Aids e di -cirrosi Epatica stadio finale di alcuni epatiti perchè non possono, come i loro numi pagarsi Escort o massaggiatrici da mille euro al colpo e , specialmente, non possono coprire con un gessato i vermi che riempiono il loro animo perchè il segno dell'abbruttimento sono costretti a portarlo sul loro volto, davanti a tutti, senza abbellimenti...vedi Faber se io dico questo parlando della società che vedo e che molti non vogliono vedere divento un comunista, anche per molti cristiani...ma quale libertà difendono coloro che denunciando le nefandezze della Chiesa e giustificano il verminaio su cui hanno costruito le loro fondamenta umane abusando, violentando, umiliando la parola Libertà ?

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