21/02/11

Ricostruzione morale ? Paul Ricoeur.


Quello che stiamo vivendo, in gran parte dell'Occidente oggi, mentre il sud del Mediterraneo islamico si infuoca giorno dopo giorno sulle parole d'ordine di 'grano' e di 'libertà' (due pretese che dalle nostre parti sembrano non costituire più un problema), è un ri-pensamento generale, di dove ci sta portando il nostro progresso. E se davvero, la caduta verticale di valori e riferimenti, lo scetticismo pratico e il relativismo etico (con conseguente immoralità o amoralità dilagante) siano l'unico scenario che ci aspetta.

Forse la nostra empasse, però, parte da lontano. E parte proprio da quel che noi crediamo di aver 'archiviato'. Questa frase del grande Paul Ricoeur, mi sembra molto indicativa, e degna di essere davvero meditata.

«Non abbiamo finito di estirpare in gran parte del mondo l'eredità del totalitarismo. Noi abbiamo compiuto l'opera di ricostruzione post-bellica, ma non abbiamo affrontato la ricostruzione morale dopo l'esperienza inaudita della violenza e della tortura che è ancora praticata nel mondo.»


2 commenti:

  1. Com'è vero!
    Il nostro mondo è ancora dis-umano, profondamente. Quello che manca da fare è talmente tanto che ce ne sentiamo schiacciati. Ma non bisogna cedere, bisogna restare nel solco di un'umanità che agisce, spera, crede.

    E prega.
    Perchè questo enorme lavoro non potrà essere avviato effettuato compiuto se non con un sostegno ben più potente di noi.

    Un abbraccio
    Filomena

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  2. Ne sono perfettamente convinto. La ricostruzione morale opera soltanto attraverso gli individui.

    F.

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