16/11/12

Musica - Ramin Bahrami: "Bach mi ha salvato la vita".




'Mamma Decca', come la chiama Ramin Bahrami, lancia il suo specialista bachiano di punta con una biografia veloce in contemporanea con l'uscita delle Suite Inglesi.

Ramin ci racconta la sua storia come fosse Le mille e una notte: una favola triste con un lieto fine.

Dalla famiglia agiata (il nonno era il piu' importante archeologo persiano) alla morte del papa' per mano dei fondamentalisti di Khomeini, al viaggio-fuga in Italia con la mamma per continuare l'itinerario artistico, tra molte difficolta' anche economiche, Ramin recita un mantra che nasce dalle ultime parole di suo padre: suona Bach e non sarai mai solo, le tue ferite saranno sanate, la tua via sara' luminosa.

Ramin conosce i piu' eminenti solisti del Kantor, da Rosalyn Tureck ad Alexis Weissemberg, fino ad Andras Schiff, studia con loro ed assimila ma non rinuncia ad una visione personale, fortemente influenzata da Glenn Gould. In Italia, Bahrami e' una star: e' ospite regolare dell'Infedele di Gad Lerner, anche se sulle sue esibizioni il popolo del web si divide in detrattori ed entusiasti (ma la sua interpretazione dell'Arte della Fuga del 2006 ha realizzato un 'five stars' su All Music).

Ha già al suo attivo l'organizzazione di un Bach Festival svoltosi per la prima volta a Firenze a marzo e ha suonato per il Papa. A 36 anni il folletto iraniano sembra aver capito molto bene soprattutto una cosa: suonare e' importante ma comunicare e' fondamentale.

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