10/12/13

Le strane coincidenze della morte di John Lennon, l'8 dicembre di 33 anni fa.


Questa qui sopra è una immagine della copia dell'Lp 'Double Fantasy' autografata da John Lennon a Mark Chapman, il suo assassino, 6 ore prima di essere da lui colpito con 5 colpi di pistola, l'8 dicembre del 1980, trentatre anni fa. 

La firma del disco avvenne intorno alle 17. Sulla copertina dell'LP è visibile l'autografo di John, apposto proprio sul collo di Yoko. 

Acquistato nel 1980 da un giardiniere che lo trovò nei pressi del palazzo Dakota di New York, luogo dell'omicidio, il disco fu venduto da questi nel 1999 a un anonimo privato che nel 32esimo anniversario della morte di Lennon, l'anno scorso, lo ha messo di nuovo in vendita presso la casa d'aste 'Moments in time'.

Come raccontano le cronache, alle cinque del pomeriggio di quel fatale giorno, la vittima e il suo killer si trovarono faccia a faccia: Lennon si fermò a salutare i fan che lo aspettavano davanti al Dakota Building (il lussuoso palazzo in cui risiedeva, sulla 72ª strada, nell'Upper West Side a New York). L'assassino gli bloccò la strada. 

"Gli dissi: John mi autografi il disco? Fu molto gentile. Scrisse il suo nome e la data, 1980" raccontò più tardi il venticinquenne malato di mente Mark Chapman. 
Mancavano sei ore al delitto. 

Com'è noto, John Lennon fotografato fu dunque fotografato con il suo assassino, Mark Chapman mentre firma per lui la copia del disco. 


Sei ore più tardi, esattamente alle 22,51 , John e Yoko stavano rincasando, senza sapere che Chapman era lì da tutto il giorno.

Il ragazzo esplose contro di lui cinque colpi di pistola colpendolo quattro volte (il quinto colpo non andò a segno) mentre esclamava: «Hey, Mr. Lennon». Uno dei proiettili trapassò l'aorta e Lennon fece in tempo a fare ancora qualche passo mormorando «I was shot...» (mi hanno sparato..) prima di cadere al suolo.
Soccorso da una pattuglia di polizia, Lennon perse conoscenza durante la corsa verso il Roosevelt Hospital, dove fu dichiarato morto alle 23.07.


Questa è invece un immagine del portone di accesso del Dakota Building, il palazzo in cui John Lennon risiedeva, nell'Upper West Side a New York e di fronte al quale fu ucciso.  

In questo palazzo, qualche anno prima, tra gli ultimi mesi del 1967 e i primi del 1968, Roman Polanski aveva girato alcune scene del suo film Rosemary's baby:  si notano spesso nel film le ringhiere che circondano il Dakota, decorate con teste di draghi rettiliani.

Come è noto Rosemary's è uno dei più inquietanti lavori della filmografia di Polanski, nel quale la protagonista, interpretata da Mia Farrow scopre di essere incinta e di aver partorito un bambino figlio del diavolo. 

Appena qualche mese dopo l'uscita del film, il 9 agosto del 1969, la compagna di Polanski, l'attrice Sharon Tate fu massacrata insieme ad altre quattro persone nella villa di Bel-air a Beverly Hills, dalla banda di Charles Manson.

Sharon Tate era incinta, all'ottavo mese, a sole due settimane dal  parto. Per un puro caso Polanski non si trovava con lei: era in quei giorni a Londra per la lavorazione di un nuovo film, The Day of the dolphin,

La banda di Manson, dopo il massacro, lasciò numerose scritte tracciate con il sangue sui muri della villa. due (una su di uno specchio e una sulla superficie di un frigo), con il titolo (leggermente storpiato) di una delle canzoni più misteriose dei Beatles: 'Helter Skelter', contenuta nel celebre White Album, che era divenuta una vera ossessione per Manson. E che era firmata da John Lennon.  E il cerchio si chiude.

Fabrizio Falconi © - proprietà riservata/riproduzione vietata. 



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