24/04/14

"Ciò che mi preme è cercare di comprendere " - Hannah Arendt ( e Pat Metheny).



Nella celebre intervista televisiva rilasciata nel 1964 a Gunter Gaus, Hannah Arendt rispose così a una domanda del giornalista su come si sentisse, al termine di un lavoro, dopo aver finito di scrivere un libro.   

A quel punto ho finito anch'io, rispose ha Arendt. Ciò che mi preme è cercare di comprendere.  Per me scrivere è cercare di comprendere, fa parte di questo processo di comprensione (...)

Ma lei mi chiede dell'effetto che i miei lavori hanno sugli altri, dell'influenza che hanno sugli altri.  Se mi consente una chiosa ironica, questa è una domanda tipicamente maschile.  Gli uomini vogliono sempre esercitare una grande influenza, ma per me non è poi così essenziale. 

Se penso di esercitare dell'influenza ? No, io voglio comprendere, e se altri comprendono - nello stesso senso in cui io ho compreso - allora provo un senso di appagamento, come quando ci si sente a casa in un luogo. 



Dire agli altri quello che si sa - o quello che si è scoperto o si crede di aver scoperto. Cercare di comprendere e non di influenzare. 

Non sembra che la vita possa essere più piena di senso, oltre a questo. 

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