31/08/14

Lettura della domenica: "Ogni storia d'amore è potenzialmente una storia di sofferenza" (Julian Barnes).





Siamo creature destinate al piano orizzontale, a vivere coi piedi per terra, eppure - e perciò - aspiriamo a elevarci.

Da spettatori terragni quali siamo, qualche volta ci è dato di raggiungere gli dèi. Alcuni di noi lo fanno attraverso l'arte, altri con la religione; nove su dieci, con l'amore.

Ma se è vero che possiamo elevarci, allo stesso modo rischiamo di precipitare. Non sono molti gli atterraggi morbidi. Ci può succedere di rimbalzare sulla terra, trascinati da una violenza spaccaossa che abbatte lungo una linea ferroviaria straniera.

Ogni storia d'amore è potenzialmente una storia di sofferenza. Se non subito, in un secondo tempo. Se non per l'uno, per l'altro. Per tutti e due, qualche volta.

Ma allora perché non facciamo che ambire all'amore ? Perché l'amore è il punto di incontro fra verità e prodigio. Verità come nella fotografia; prodigio, come nel volo aerostatico.


Julian Barnes, Livelli di Vita, traduzione di Susanna Basso, Einaudi 2013, pag. 38 e 39. 

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