12/05/16

Dopo due anni torna a splendere la 'Galleria dei Candelabri' dei Musei Vaticani.



Dopo un intervento di restauro durato oltre due anni, torna a splendere la Galleria dei Candelabri, nel cuore dei Musei Vaticani, ogni giorno attraversata dalle migliaia di persone che si recano alla Cappella Sistina. I lavori hanno riguardato non solo il degrado delle pitture ottocentesche di questo corpo architettonico edificato gia' a partire dalla seconda meta' del nel '500, ma hanno hanno affrontato e risolto la problematica costituita dall'eterogeneita' dell'esecuzione delle pitture, al fine di riconsegnare la Galleria alla sua piena integrita' estetica.

Il restauro e' stato presentato dal direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci, dal curatore della Collezione d'Arte Contemporanea Micol Forti, dal responsabile del Cantiere di restauro Francesca Persegati e da Padre Mark Haydu, dei Patronsof the Arts in the Vatican Museums che hanno finanziato l'intervento. Per la precisione, i circa 700.000 euro necessari per il restauro nel suo insieme sono arrivati da Connie Frankino, dei Patrons dell'Ohio, che ha sponsorizzato l'opera in memoria del marito Sam attraverso la Fondazione di famiglia.

Il non facile intervento, ha detto Micol Forti, ha richiesto un'organizzazione in grado di portare a termine i lavori senza mai chiudere quegli ambienti sempre affollati e sopratutto la sinergia di numerose, diverse competenze. La Galleria dei Candelabri, quando venne progettata e realizzata, si presentava infatti come una loggia aperta e solo nel 1785 Pio VI la fece chiudere per preservare in modo ottimale le sculture di epoca romana li' collocate. Il corridoio, lungo oltre 70 metri, fu scandito in sei campate con l'inserimento di arcate sostenute da coppie di colonne doriche e aperture laterali, dove trovarono posto dei grandi Candelabri in marmo bianco, che diedero il nome alla Galleria. 

L'ambiente rimase invariato fino a quando papa Leone XIII (1878-1903) decise di abbellirlo con dipinti che avrebbero avuto il compito di sviluppare le linee programmatiche del suo pontificato, aperto, ha ricordato la Forti, alle trasformazioni sociali dell'epoca.

I lavori furono avviati nel 1883 con la realizzazione di un nuovo pavimento in marmo, mentre per la vasta decorazione pittorica furono chiamati artisti quali Annibale Angelini, Domenico Torti e Ludovico Seitz, che ha dipinto le splendide scene della quarta campata, la piu' grande della Galleria, nonche' i monocromi della quinta e della sesta. Sono appunto le sue pitture quelle qualitativamente piu' alte, ricche di reminiscenze raffaellesche, aggiornate pero' da un sentimento romantico e da un'accurata messa in scena. Non mancano inoltre dei veri gioielli, come il paesaggio di una Roma ideale, alle spalle delle due eleganti personificazioni dell'Arte pagana e dell'Arte cristiana. Qui, il Colosseo e il Colle Palatino, la Basilica di San Pietro e San Giovanni in Laterano, fino al Cortile della Pigna dei Musei Vaticani, sono uniti da un'atmosfera morbida e crepuscolare.

La visione del pontefice che emano' l'enciclica 'Rerum Novarum', ha spiegato Micol Forti, mirava anche a definire il ruolo della Chiesa in accordo con lo sviluppo delle scienze e dell'arte. Cosi' le pitture a secco di Seitz hanno immortalato le arti maggiori e quelle minori, fra cui compare anche la fotografia, che aveva preso piede da pochi decenni. Una decorazione indubbiamente di pregio quella voluta da Leone XIII, che pero' negli ultimi decenni ha subito un forte degrado.

Gli sbalzi climatici degli ultimi tempi, ha aggiunto Francesca Persegati, la mancata impermeabilizzazione del tetto, l'esposizione continua ai raggi solari ha determinato problemi strutturali e alle pitture. Per ripulire le ampie superfici decorate a monocromi, ha proseguito la restauratrice, sono stati sperimentati molti materiali, ma la scelta e' caduta su una spugnetta per make-up, che ha consentito di non macchiare le superfici e restiuire la Galleria dei Candelabri all'antico splendore.

Nessun commento:

Posta un commento

Se ti interessa questo post e vuoi aggiungere qualcosa o commentare, fallo.