15/09/17

"Viviamo nell'età della rabbia" - dal 29 settembre al 1 ottobre il Festival di Internazionale a Ferrara.





Oltre 250 ospiti provenienti da 40 paesi e da 4 continenti per 250 ore di programmazione e 130 incontri. 

Questi i numeri del programma di Internazionale a Ferrara che e' stato presentato nella sede della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Filo conduttore di questa edizione e' la prospettiva intesa come lungimiranza e opportunita', una risposta ai moti xenofobi, ai populismi e ai nuovi protezionismi, sintomi di un affanno della politica a fare fronte ai grandi mutamenti sociali

Per tendere verso un`informazione corretta; per leggere gli eventi in corso senza paura, immaginando soluzioni rispettose dei diritti umani; per individuare modelli economici piu' inclusivi, serve la giusta distanza. 

"Anche quest`anno la citta' di Ferrara si trasformera' per un fine settimana nella piu' grande redazione al mondo - ha dichiarato Giovanni De Mauro, direttore di Internazionale - Il mondo del nostro logo quest`anno ha un cannocchiale, per cercare una direzione, mettere in prospettiva le cose, guardarle dalla giusta distanza per vedere non solo crisi ma anche le possibili soluzioni". "

Grandi ospiti da tutto il mondo: da Angela Davis, femminista ed ex militante del partito comunista statunitense a John Lewis che nel 1963, insieme a Martin Luther King organizzo' la grande marcia su Washington al termine della quale fu pronunciato il celebre discorso "I have a dream". Appuntamento, come ogni anno, con giornalisti, scrittori e fotoreporter da ogni continente: dallo scrittore siriano Khaled Khalifa alla reporter colombiana Marta Ruiz, dall`inviato iracheno Gaith Abdul-Ahad all`attivista di origine eritrea Meron Estefanos, fino a Shane Bauer che, nell`anno del risveglio dei nazionalismi e del razzismo istituzionalizzato, sotto copertura si e' infiltrato nei movimenti paramilitari di estrema destra americani. 

Emblematico l`incontro conclusivo del festival, intitolato "L`Eta' della rabbia" dal libro dello scrittore indiano Pankaj Mishra che dialoghera' con lo statunitense Adam Shatz e lo studioso francese Olivier Roy. 



Si parlera' anche molto di Europa con l`ex ministro greco Varoufakis, il presidente della Vallonia, Paul Magnette, e con Romano Prodi. Con MSF si approfondira' l`importante lavoro svolto dall`ong nella ricerca e salvataggio in mare dei migranti, un lavoro che negli ultimi mesi e' stato messo sotto accusa da alcune forze politiche italiane, mentre l`accademica Iris Chyi analizzera' il futuro dei giornali di carta e la sociologa di origine egiziana Shereen El Feki raccontera' la mutazione dei costumi sessuali nel mondo arabo dopo le rivolte. 

Dopo il grande successo dei loro video "Lettere dalla vagina", pubblicati dal Guardian e tradotti sul sito di Internazionale, saranno a Ferrara le autrici Mona Chalabi e Mae Ryan. Con Guy Delisle, autore di Fuggire, sulla lunga prigionia in Cecenia di un collaboratore di Msf e Zerocalcare si parlera' della graphic novel come strumento per raccontare il presente. "Sembra sia passato un secolo dalla scorsa edizione, invece e' solo un anno - ha commentato Chiara Nielsen, che dirige il festival con Luisa Cifolilli - Ma il quadro e' molto piu' cupo: non abbiamo fatto in tempo a riprenderci dalla Brexit che e' arrivato Trump, nel Mediterraneo abbiamo assistito a una svolta drammatica e l`Europa che, tra pulsioni razziste e populismo, sembra aver smarrito la strada, per questo il programma di quest`anno e' declinato sulla prospettiva". 

Per François Dumont, direttore della comunicazione di Medici senza Frontiere, "ancora una volta, partecipare al Festival di Internazionale ci da' modo di raccontare la nostra azione medico-umanitaria nel mondo, da Mosul alla Libia, dallo Yemen alla Nigeria, in un anno complesso sotto molti aspetti e che ci ha visti sotto attacco per la nostra azione di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo". Si rinnova l`appuntamento con il Premio per il giornalismo d`inchiesta Anna Politkovskaja che quest`anno sara' assegnato al giornalista turco Can Duendar, distintosi per le sue coraggiose inchieste sul coinvolgimento diretto della Turchia nella questione siriana e con le rassegne di Mondocinema e di Mondoascolti; al festival anche la mostra del World Press Photo 2017 e la realta' virtuale con Giant, un`installazione nata dall`esperienza personale della regista e co-autrice serba Milica Zec, che fa provare l`esperienza della guerra e un autentico programma parallelo per bambini, con oltre 12 laboratori. 

"Anche quest'anno la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e' presente al Festival di Internazionale e lo fa nel momento in cui il progetto di europeo riprende quota dopo anni di difficolta'. Il discorso sullo Stato dell'Unione di Jean-Claude Junker traccia le strade da percorrere nei prossimi mesi e tutti gli eventi di Ferrara contribuiranno a un dibattito pubblico sul futuro dell'Europa", ha dichiarato Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Internazionale a Ferrara e' promosso da Internazionale, Comune di Ferrara, Regione Emilia Romagna, Universita' degli studi di Ferrara, Citta' Teatro, Ferrara Terra e Acqua, Comune di Portomaggiore, Arci Ferrara, Assessorato alla cultura nell`ambito del Progetto Polimero promosso da Arci Emilia-Romagna, Associazione IF e Anci. Il Festival e' reso possibile dalla collaborazione di Medici Senza Frontiere, charitypartner, e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, grazie a Unipol Gruppo, Fondazione Unipolis, Assicoop, UnipolSai, con il sostegno di Bonifiche Ferraresi, Montura, Alce Nero, Camera di Commercio di Ferrara, Cir Food, Global Progressive Forum, Poste Italiane, Banca Etica, Sky, Arci Nazionale, Universita' LUISS Guido Carli, Coop Alleanza 3.0, Cidas, Cooperativa Camelot, Sammontana, Astoria, Acer, Terna, Doc Servizi, CGIL, CNA. Con la main mediapartership di Rai e la media partnership di Radio 3, Radio 2, RaiNews24, RaiCultura, RadioRadicale, @stoleggendo, VoxEurop, Housatonic.

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