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21/04/19

Poesia della Domenica. "Buonanotte a te" di Charles Bukowski



Buonanotte a te che in questo momento 
dovresti essere qui e non chissà dove. 
Buonanotte a chi anche stanotte 
si perderà tra le lacrime e i pensieri. 
Buonanotte a chi ha sperato, lottato 
a chi ha tirato fuori le unghie ma comunque ha perso. 
Buonanotte a me, che ti aspetto 
e prego ogni sera per vederti tornare. 
Buonanotte ai codardi, ai “lo faccio per te”, 
a chi ha deposto i sogni nel cassetto, 
a chi è caduto ma ha avuto la forza e il coraggio di rialzarsi. 
A chi non vuole occhi diversi. 
A chi non ci riesce, a chi ci prova ma è dura, 
a chi soffre in silenzio, a chi ride ma sta male, 
a chi non riesce a camminare, 
a chi è stato lasciato, a chi ha il cuore spezzato. 
Buonanotte, che poi questa notte di buono non ha nulla. 
E resterò sveglia a pensarti, 
a immaginarti a chiedermi come stai, 
cosa fai, se sorridi, se sei felice, 
se ti manco, se stai bene anche senza di me. 
Chi ti scalda la notte, chi ti guarda dormire, 
chi ti sorride così dal nulla. 
E non so, ma ho paura. 
Perché la notte diventiamo più deboli, 
perché la notte cadiamo, i pensieri vanno veloci e le lacrime scendono. 
Dove sei, con chi sei, mi manchi.


18/09/18

"Preferisco di no" - I ribelli nei libri, protagonisti a "Torino Spiritualità" dal 26 settembre.




Certe figure inventate dagli scrittori possiedono la facoltà di insinuarsi nelle nostre esistenze e non abbandonarci più. Le vite dei lettori, infatti, sono circondate da un battaglione di uomini e donne tutti un po’ curvi sotto il peso di un giogo e ognuno, in un modo o nell’altro, accomunato dall’irriducibile rifiuto dell’oppressione esercitata nei loro riguardi.

Questi personaggi letterari, i ribelli che abitano i libri, e le loro prodigiose affermazioni di dignità umana, sono al centro di numerosi incontri che arricchiscono il calendario di Torino Spiritualità “Preferisco di no” – dal 26 al 30 settembre – festival sulle grandi domande dell’essere umano dedicato quest’anno ai “no” che pungono le coscienze, a quei rifiuti pronunciati senza ostilità ma scaturiti da uno scrupolo interiore che impone di proteggere l’umanità, in se stessi e negli altri.

Il primo ribelle a prendere parola è Henry Chinaski, alter ego ironico e malconcio di Charles Bukowski. Si tratta di un personaggio senza paura, sdegnoso delle regole che imprigionano la società e la classe media, cinico e indurito ma insieme vulnerabile e tremendamente sensibile. A Torino Spiritualità Chinaski vive attraverso la voce di Massimo Popolizio, interprete tra i più stimati e versatili della scena teatrale e cinematografica, accompagnato dalle atmosfere jazz del sassofonista argentino Javier GirottoGiovedì 27 settembre, ore 21 al Teatro Carignano, va in scena Post Office; la riduzione letteraria è di Giuseppe Culicchia, la produzione del Circolo dei lettori (ingresso € 15, ridotto Amici di Torino Spiritualità € 10).

Di figure letterarie controcorrente parla la filosofa Edith de la Héronnière, passandole in rassegna insieme alla giornalista Annalena Benini nell’incontro di sabato 29 settembre, ore 15 Antigone, Bartleby e gli altri: i ribelli della letteratura al Teatro Gobetti, a partire dal libro della scrittrice, Ma il mare dice no (Ippocampo edizioni). Perché «la storia non conosce – o preferisce trascurare e dimenticare – i paladini del diritto universalmente non riconosciuto di dire di no, secondo l’autrice. Chi lo esercita, e recede, si tira indietro, si nega, corre il rischio di essere frainteso. Rischia che il suo rifiuto appaia dettato dalla viltà, dall’inettitudine, dalla mancanza di coerenza o di responsabilità. Proprio il contrario di un gesto di coraggio». Ma non è così, e a Torino Spiritualità capiamo perché, approfondendo la conoscenza di disobbedienti del calibro Antigone, Bartleby e Oblomov. 

Un libro contemporaneo, che racconta di “no” detti a se stessi, di rifiuti intimi e negazioni, è Cattiva(Einaudi) di Rossella Milone, al centro dei dialogo tra l’autrice e la giornalista Annalena Benini,venerdì 28 settembre, ore 21 al Circolo dei lettori. Infatti, quello della maternità, è forse uno dei temi più dibattuti, indagati e analizzati. Lo avvolge un fitto reticolo di “vedrai”, “dovresti” e “potresti”, di cliché inarrestabili, brezze progressiste e giudizi espressi a mezza voce. Una riflessione al di là degli stereotipi su quel che spesso le donne non trovano il coraggio di confidare.

Le storie dei libri, spesso più reali e tangibili di quelle vere, si mescolano a quelle dei disobbedienti della storia – da Oscar Wilde ad Anna Politovskaja, da Franco Basaglia a Rosa Parks e Martin Luther King – nel reading dello scrittore Daniele Aristarco, classe 1977, già autore di testi teatrali, programmi radiofonici, trasmissioni televisive e ora di romanzi, racconti e saggi divulgativi di storia e cinema sia per gli adulti che per i giovani e i giovanissimi lettori. Io dico “no”! Storie di disobbedienza, va in scena venerdì 28 settembreore 22 a Off Topic (via Giorgio Pallavicino, 35), accompagnato dalle musiche e parole di Chiara Perciballi, voce e chitarra e Giulia Marinelli, synth e voce. Alternando brevi ritratti in forma di monologo di donne e uomini che hanno saputo disobbedire di fronte alle ingiustizie. Perché, se lo vogliamo davvero e ci diamo da fare, non c’è muro che non si possa abbattere, non c’è iniquità che non si possa rimuovere. (Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili, gli Amici di Torino Spiritualità possono prenotare un posto in sala. Non è richiesta tessera d’ingresso. Chi lo desidera può prenotare la “Cena resistente”, servita dalle ore 19.30, telefonando allo 011 0601768 o scrivendo a bistro@offtopictorino.it).

Ma non solo gli esseri umani! Anche gli animali sanno come dire di “no” e opporre resistenza: è il caso del Toro Ferdinando, colosso buono che faceva paura ai regimi. E infatti il libro che ne racconta la pacifica storia venne messo al bando da Franco, Mussolini e Hitler. Su questa vicenda si confrontano Anna Peiretti, scrittrice per l’infanzia e David Tolin, libraio, domenica 30 settembre, ore 15 al Circolo dei lettori, in un dialogo seguito da un esperimento di immersione sonora curato dal sound designer Niccolò Bosio e da Ombretta Bosio. E al torello che preferiva annusare le margherite invece di correre nell’arena, è dedicato anche il laboratorio per bambini con Anna Peiretti, scrittrice per l’infanzia, domenica 30 settembreore 17 al Circolo dei lettori.

Mentre alla “più strana faccia d’uom che mai si sia vista”, il giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco dedica la lezione-spettacolo “Grazie, no!”. Il cuore di Cyranodomenica 30 ore 17 al Circolo dei lettori (ingresso € 6, gratuito Amici di Torino Spiritualità), perché se si parla di coraggio e temerarietà di fronte alle ingiustizie, il pensiero va subito al personaggio nato dalla penna di Edmond Rostand, l'estroso e umorale spadaccino guascone dotato di un enorme naso.

Con gli scrittori Premi Strega Edoardo Albinati e Paolo Giordano, invece, domenica 30 settembre, ore 17 al Museo Nazionale del Risorgimento, ci si arrampica sull’albero insieme a Cosimo Piovasco di Rondò, meglio conosciuto come il Barone Rampante. È proprio dal suo rifiuto che prende le mosse il dialogo No! E respinse un piatto di lumache, modera Armando Buonaiuto. Dopo aver mandato a monte il pranzo di famiglia, il dodicenne Cosimo non scenderà mai più dalle fronde che ha scelto come dimora: la sua vita si svolgerà lassù, condotta nell’ostinato compimento di un rifiuto. Muove da qui, da un’eversione forse futile o forse perfetta, una riflessione sulla determinazione di cui a volte ci scopriamo capaci e sulle insidie di un’inflessibilità perseguita a ogni costo.

E invece con Oblomov, il personaggio spensierato e indolente del capolavoro di Ivan Gončarov, è lecito abbandonarsi a una mite pigrizia, per osservare la vita che passa ascoltando la lettura di Paolo Nori al Circolo dei lettori: Oblomov. Una vita orizzontale è domenica 30 ore 21 (intero € 10, ridotto Amici di Torino Spiritualità € 7). E così, chi non ha mai provato, al mattino, un po’ di riluttanza a iniziare la giornata, a rifare il letto, a cambiare la lampadina fulminata in bagno, a iscriversi a un corso di inglese, potrà trovare una giustificazione, perché in fondo, tutti, siamo stati almeno una volta Oblomov. Disponibili in sala alcuni tappetini di gomma, per chi desiderasse seguire il reading in tipica posizione “oblomoviana”!

Il Programma completo della manifestazione al link: www.torinospiritualita.org

Info: l’ingresso agli incontri è gratuito, salvo dove diversamente indicato. Gli Amici di Torino Spiritualità possono prenotare un posto in sala. Biglietteria al Circolo dei lettori dal lunedì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 21.30 e domenica 30 settembre dalle ore 9.30 alle ore 21. Biglietti online su Vivaticket.

03/09/16

Un Bukowski intimo alla Mostra del Cinema di Venezia, in un docufilm di Matteo Borgardt.






"I complimenti e la fama ti infiacchiscono, l'odio invece ti fa attaccare ancora di piu' a quello ami fare". 

Parola di Charles Bukowski, protagonista di You never had it - An evening with Bukowski, il documentario di Matteo Borgardt costruito con i filmati della videointervista realizzata con lo scrittore nel gennaio del 1981 dalla madre del regista, la giornalista Silvia Bizio. 

Il film non fiction, presentato alla Mostra del cinema di Venezia come evento speciale delle Giornate degli autori, regala un Bukowski intimo, conviviale, che non nasconde le sue fragilita' e si confida bevendo vino, fumando e facendo visitare alla reporter (anche coproduttrice del film), diventata un'amica, la sua casa di San Pedro in California. 

Nelle immagini, che erano rimaste negli scatoloni per 30 anni nel garage di Silvia Bizio, Bukowski parla d'amore, sesso, del suo percorso d'autore, degli altri scrittori, che preferisce evitare ("meglio gli idraulici e i venditori di auto usate"), di quello che ha imparato negli anni. 

Un racconto arricchito dalle letture che fa di proprie poesie e dai disegni che realizzava per i suoi libri. "Dopo aver passato la vita a bere e scopare bene, ho capito che queste due cose non sono poi cosi' importanti" dice sorridendo. Accenna anche a come la sua difficilissima infanzia ("papa' mi picchiava con la cinta del rasoio..."), gli sia servita per diventare scrittore."Mio padre e' stato un maestro di letteratura?. Mi ha insegnato cos'e' il dolore".

09/04/14

Sprecare la vita . Smettere di esercitare il controllo (Bukowski).





Smettila di voler avere tutto sotto controllo. Sappi che tutto - ogni cosa (e a maggior ragione ogni persona) continuerà sempre a sfuggirti, perché così deve essere.    E' ciò che continuo a ripetermi, per l'evidenza stessa delle cose. 

In questo transito terrestre, nulla ti è dato di durevole, nulla ti è dato per sempre, nulla è tuo veramente. 

Per quanti sforzi tu faccia, per quanta convinzione ci metterai, tutto continuerà a sfuggire dal tuo controllo. 

Ed è da questa smania che nasce tutto lo scontento. La lamentazione quotidiana, il rimprovero, l'assillo

Charles Bukowski, con il suo tono sardonico, ineffabile, così lo ha descritto una volta. Nel suo stile che assomiglia a una pietra. 


 
Sprecare la vita

Lamentele infime e triviali,
costantemente ripetute,
possono far ammattire un santo,
per tacere di un bravo ragazzo
qualunque (me)
e il peggio è che chi
si lamenta
nemmeno si accorge di farlo
a meno che non glielo dici
e perfino se glielo dici
non ci crede.
E così non si conclude
niente
ed è solo un altro giorno
sprecato,
preso a calci
mutilato
mentre il Buddha
siede nell'angolo e sorride.