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19/03/21

19 Marzo, Festa di San Giuseppe: riapre finalmente a Roma la meravigliosa San Giuseppe dei Falegnami al Foro Romano

 



Oggi è una giornata speciale per la Festa di San Giuseppe e per quella del papà.

Per l'occasione infatti riapre la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, nel cuore dei Fori Imperiali. Il cardinale vicario Angelo De Donatis vi celebrerà la messa alle ore 12.

Una occasione da non perdere per rivedere dopo mesi di chiusura il gioiello d'arte e di storia (che fra l'altro custodisce il Carcere Mamertino) oramai giunto quasi alla conclusione dei lavori di restauro del soffitto (in legno dorato) dopo il tragico crollo avvenuto nell'agosto del 2018.

Fonte Il messaggero



20/10/20

Roma: La chiesa di Santa Francesca Romana e l’impronta del ginocchio di San Pietro


 La chiesa di Santa Francesca Romana e l’impronta del ginocchio di San Pietro

 

Per la sua posizione scenografica – sul magnifico prospetto rialzato del Foro Romano, prospiciente il Colosseo e i due archi, di Costantino e di Tito – la Chiesa di Santa Francesca Romana è una delle più richieste da sempre, dai romani per matrimoni e cerimonie religiose.  Non solo: ogni anno, il 9 marzo, si svolge la benedizione degli automobilisti che, provenienti da ogni parte di Roma, vengono qui con la loro vettura.

Le origini della Chiesa sono lontane nel tempo. Fondata nel IX secolo ricevette il titolo di Santa Maria Nova per distinguerla dall’altra chiesa dedicata a Maria esistente già nel Foro Romano con il nome di Santa Maria Antiqua.

La dedica alla Santa romana avvenne molto più tardi alla morte di Francesca Ponziani, la nobildonna vissuta nel Quattrocento, benefattrice e fondatrice dell’Ordine religioso delle Oblate Olivetane  di Tor de’ Specchi.

Nella chiesa di Santa Francesca Romana si conserva anche una suggestiva memoria dell’apostolo Pietro, le cui tracce del resto sono abbondanti nella zona del Foro Romano dove sorgeva il Carcere Mamertino nel quale la tradizione vuole che Pietro, insieme ad altri cristiani fu rinchiuso dopo il disastroso incendio del 64 d.C.

In questo luogo – cioè nel Foro – è collocato anche il racconto del duello tra i due apostoli, Pietro e Paolo e Simon Mago, il misterioso personaggio citato negli Atti degli Apostoli, il quale secondo alcuni testi apocrifi – gli Atti di Pietro in primis – avrebbe vissuto a Roma proprio sotto gli imperatori Claudio e Nerone.

Simon Mago, racconta la leggenda, al cospetto dei due apostoli, i più diretti discepoli di Cristo, li avrebbe pubblicamente sfidati, proprio nel Foro Romano, levandosi prodigiosamente in volo davanti ai loro occhi sbalorditi.

Per fermare questa magia, prosegue il racconto, i due apostoli si inginocchiarono invocando a gran voce Dio perché fermassero l’eretico e l’intervento del Padre non si fece attendere, visto che la magia di Simone si spense come d’incanto, facendolo precipitare al suolo.

A ricordo di questo episodio, proprio nella Chiesa di Francesca Romana, è conservata una pietra antichissima sulla quale è possibile osservare le impronte lasciate dal ginocchio dell’apostolo Pietro.

Per ammirarla bisogna salire le rampe di scale ai lati della cripta e proprio sulla parete destra del transetto si notano le due pietre protette da una vecchia inferriata sulle quali vi sono due cavità annerite dalla adorazione di migliaia di mani che le hanno baciate e toccate nel corso dei secoli. Al di sopra delle grate si legge una antica iscrizione: In queste pose le ginocchia S. Pietro quando i demonii port(arono) Simon Mago per aria.


In realtà sulla figura di Simone – e soprattutto sulla sua presenza a Roma –
sono più le leggende che le fonti certe.  Quel che si può dire è che, secondo gli Atti degli Apostoli era originario della Samaria ed era un profeta che si proclamava possessore di doni strabilianti donatigli direttamente da Dio. Queste figure però erano piuttosto numerose, nella Terra Santa nei primi secoli dopo Cristo ed è molto probabile che – come sostiene Ireneo di Lione – Simone fosse semplicemente il fondatore di una eresia gnostica. 

La sua popolarità comunque, specie a partire dal Medioevo, fu grandissima, al punto tale che anche Dante lo inserisce nel diciannovesimo canto della Divina Commedia intitolandogli addirittura l’intero ottavo cerchio dell’Inferno dove sono ospitati proprio i seguaci di Simon Mago, ovvero i simoniaci (coloro che pretendono di comprare con beni preziosi materiali le capacità spirituali),  con i celebri versi:   O Simon mago, o miseri seguaci/che le cose di Dio, che di bontate/ deon essere spose, e voi rapaci/ per oro e per argento avolterate,/ or convien che per voi suoni la tromba,/però che ne la terza bolgia state. (v.1-6, canto XIX, Inferno).

Tratto da: Fabrizio Falconi, Misteri dei Rioni e dei Quartieri di Roma, Newton Compton, 2013 


27/06/19

Per la festa dei Patroni di Roma Pietro e Paolo, sabato 29 Giugno Ingresso Gratuito ai Fori Romani e Visita Notturna al Museo di Palazzo Braschi !



In occasione della Festivita' dei Santi Pietro e Paolo, Patroni di Roma, due grandi iniziative promosse da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali per il prossimo 29 giugno. 

Prende il via la bigliettazione congiunta del nuovo ticket Forum Pass. Alla scoperta dei Fori per accedere al percorso unificato dell'area archeologica dal Foro Romano ai Fori Imperiali, realizzato grazie all'intesa siglata dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali e dal Parco archeologico del Colosseo per conto di Roma Capitale e MIBAC. 

E per festeggiare i patroni della Capitale, questa prima giornata sara' ad ingresso gratuito, con ingressi dalle 8.30 alle 19.15 per cittadini e turisti. 

Saranno in tutto cinque gli ingressi dai quali si potra' accedere all'area archeologica unificata con il nuovo unico biglietto'Forum Pass. Alla scoperta dei Fori': quattro del Parco Archeologico del Colosseo (largo Corrado Ricci, via Sacra in prossimita' dell'arco di Tito, via di San Gregorio, via del Tulliano di fronte al carcere Mamertino) e uno della Sovrintendenza Capitolina (piazza della Madonna di Loreto vicino alla Colonna Traiana). 

Inoltre, il Museo di Roma a Palazzo Braschi sara' straordinariamente aperto dalle 19 alle 24 (ultimo ingresso alle 23) con la serata-evento Tutt'altra musica. La marchesa Boccapaduli e il suo Cabinet di storia naturale al Museo di Roma, in collaborazione con la Fondazione Teatro dell'Opera di Roma. La serata iniziera' alle 19.

04/02/19

Grazie al Mecenatismo della Danimarca si torna a scavare nel Foro di Cesare !




Con l'allestimento del cantiere si avviano le attivita' preparatorie alla realizzazione del progetto di scavo del Foro di Cesare a Roma.

Le indagini preliminari prevedono la pulizia dell'area recintata, delimitata da via dei Fori Imperiali, dall'ex via Bonella, dall'ex via Cremona e dall'attuale belvedere sul Foro di Cesare, con la messa in luce degli strati di interro moderno.

Le attivita', finanziate con un milione e 500mila euro donati dall'Accademia di Danimarca grazie alla Fondazione Carlsberg di Copenhagen (senza alcun onere di spesa a carico del Campidoglio) - il gesto di mecenatismo fu presentato il 26 ottobre 2017, in occasione della visita a Roma di Sua Maesta' la Regina di Danimarca Margrethe II -, rientrano negli accordi stipulati in quello stesso anno tra la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e l'istituzione danese.

La convenzione, che ha una durata di tre anni, eventualmente rinnovabile, ha avviato nella fase preliminare la realizzazione di un programma di ricerche, finalizzato alla conoscenza delle varie fasi del complesso e alla loro fruizione.

Il programma prosegue ora con le attivita' propedeutiche all'ampliamento dell'area di scavo sul lato orientale, lungo Via dei Fori Imperiali.

Seguira' la fase operativa con la realizzazione dello scavo archeologico, durante il quale saranno effettuate le indagini stratigrafiche, la numerazione e schedatura dei reperti, il rilevamento e la documentazione grafica e fotografica dei ritrovamenti e gli interventi di primo restauro su murature e materiali.

 Grazie al significativo apporto danese, al termine dello scavo sara' possibile apprezzare nella sua interezza il primo dei cinque Fori di eta' imperiale.

Le parti gia' visibili, i lati occidentale e meridionale, occupati dai portici, e un ampio tratto di quello corto settentrionale, al cui centro rimangono i resti del Tempio di Venere Genitrice con le tre colonne della peristasi rimontate nel 1933, saranno integrate dal fianco oggi invisibile del tempio e dall'intero portico orientale della piazza, attualmente sepolto sotto la sede stradale di via dei Fori Imperiali e sotto i marciapiedi e le aiole che la fiancheggiano, nascondendo le connessioni e i passaggi verso gli altri due Fori contigui, quelli di Augusto e di Traiano.

Lo scavo si innesta in un percorso di risistemazione dell'area promosso dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in accordo con il Parco Archeologico del Colosseo, come prima tappa di un piu' articolato e complessivo disegno che mira alla creazione di un rapporto armonico tra l'antico e la citta' moderna, restituendo leggibilita' e continuita' al racconto storico di cui la Roma contemporanea e' il risultato.

Fonte: LaPresse


24/03/17

Menomale che ci sono i Mecenati stranieri: Tornerà alla luce il Foro di Cesare !



Dalla Danimarca arriva un importante atto di mecenatismo per riportare alla luce il Foro di Cesare nella sua interezza

Un significativo contributo alla conoscenza della storia che si cela nell'area archeologica dei Fori Imperiali, patrimonio culturale dell'umanità. 

Ne dà notizia il campidoglio che spiega in una nota che la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ha siglato nei giorni scorsi una convenzione con l'Accademia di Danimarca, del valore di € 1.500.000 erogato dalla Fondazione Carlsberg di Copenhagen (senza alcun onere di spesa a carico dell'amministrazione capitolina), finalizzata all'ampliamento del Foro di Cesare, tuttora l'unico dei cinque complessi architettonici imperiali a essere visibile nell'intera lunghezza originaria, mentre l'apprezzamento della sua larghezza è impedito dal fatto che un'ampia parte di esso giace ancora sotto il bordo di Via dei Fori Imperiali

L'intervento, possibile grazie al significativo apporto danese, si innesta in un percorso di risistemazione dell'area promosso dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l'Area Archeologica Centrale di Roma, e costituisce la prima tappa di un più articolato e complessivo disegno che mira alla creazione di un rapporto armonico tra l'antico e la città moderna, restituendo in tal modo continuità al racconto storico di cui la Roma contemporanea è il risultato. 

Le attività oggetto dell'accordo con la Danimarca avranno una durata di tre anni, eventualmente rinnovabile, e comprendono nella fase preliminare la realizzazione di un programma di ricerche finalizzato alla conoscenza delle varie fasi del complesso e alla sua fruizione

Seguirà la fase operativa con la realizzazione dello scavo archeologico in cui verranno effettuate le indagini stratigrafiche, la numeratura e schedatura dei reperti, il rilevamento e la documentazione grafica e fotografica dei ritrovamenti e la esecuzione degli interventi di primo restauro su murature e materiali. 

L'area corrispondente all'antico Foro di Cesare è stata in larga parte scoperta nel corso di due ampi interventi di scavo realizzati dal Governatorato di Roma nel 1932-1933 e dalla Sovrintendenza Capitolina nel 1998-2000

Attualmente sono visibili i lati occidentale e meridionale, occupati dai portici, e un ampio tratto di quello corto settentrionale al cui centro rimangono i resti del Tempio di Venere Genitrice, con tre colonne della peristasi rimontate nel 1933

Obiettivo dello scavo è quello di riportare alla luce il fianco orientale del tempio e l'intero portico orientale della piazza, attualmente sepolti sotto la sede stradale di via dei Fori Imperiali e sotto i marciapiedi e le aiuole che la fiancheggiano. Lo scavo potrebbe aggiungere, inoltre, importanti dati storico-scientifici alla conoscenza delle vicende medievali e moderne del monumento; nel sottosuolo è infatti presente una ricca sequenza stratigrafica riguardante soprattutto i secoli centrali del Medioevo, quando nell'area della piazza si insediò un agglomerato umano con le tipiche abitazioni dell'epoca, delle quali sono stati ritrovati molti resti

Sulla base della sequenza stratigrafica è poi prevedibile anche il ritrovamento di nuove sepolture afferenti a una necropoli protostorica dei secoli XI-X a.C. della quale tra il 1998 e il 2008 sono state già scavate 10 tombe, reperti importantissimi che consentono di ricostruire il paesaggio pre-urbano della nascente città di Roma e di gettare ulteriore luce sulle modalità della sua fondazione.

17/05/16

Torna L'Archeo-show notturno ai Fori Imperiali, ideato da Piero Angela.



Dopo il successo degli anni scorsi, "l'archeo show" ideato da Piero Angela e Paco Lanciano per i Fori Imperiali torna nel centro di Roma dove andrà avanti fino a ottobre: una visita notturna, con ricostruzioni e animazioni luminose, che mostra i fori come erano 2000 anni fa. 

L'appuntamento per l'ingresso al Foro di Cesare (ma per chi preferisce una visita 'seduta' c'è anche il Foro di Augusto) è dalle 21 a mezzanotte, sotto la Colonna Traiana accanto a piazza Venezia, e si entra in gruppi di massimo 50, ogni 20 minuti. 

Nei gruppi ci sono tanti turisti stranieri e italiani, ma anche tanti romani di ogni età. La visita comincia e luci, suoni, voci, immagini in movimento calano tutti in una passeggiata nella Roma imperiale, tra monumenti e scene di vita quotidiana: dal Tempio di Venere genitrice, fatto costruire e inaugurato da Cesare nel 46 a.c. due anni prima che fosse assassinato; alla scuola dove gli alunni usavano tavolette di cera come quaderni, e papiri al posto dei libri di testo

Ancora pochi passi e, sui resti della Basilica argentaria, l'animazione mostra uno degli uffici interni, in quello che era il luogo di lavoro dei banchieri dell'antichità: dietro a un tavolo con sopra bilancini, documenti e monete, un argentario gestisce risparmi e investimenti dei propri clienti e cambia monete provenienti da tutto l'impero, che all'epoca si estendeva dal nord Europa all'Africa, fino alle porte dell'Asia. 

La visita dura 50 minuti, gli spettatori si muovono al buio, lungo una passerella leggermente illuminata, guardano e ascoltano la storia della Curia, dove si riunivano i senatori; i resti della Cloaca massima, l'antica condotta fognaria, mentre qualche metro più in alto, sul marcia piede di via dei Fori imperiali si formano capannelli di persone a passeggio, incuriosite dallo spettacolo di luci. 

Comune e ministero dei Beni culturali hanno potenziato, già dallo scorso anno, l'offerta serale e ne hanno creata di nuova affinché la Roma antica, dal Colosseo a Castel Sant'Angelo, dalle Terme di Caracalla ai Fori, la si possa godere sempre più, anche di notte.


fonte Lapresse