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21/09/21

Un quadro fiammingo meraviglioso e misterioso da scoprire nei particolari


E' un quadro meraviglioso. 

Un ragazzo che porta il pane (c. 1663) è un olio su tela del pittore olandese Pieter de Hooch che rappresenta la cosiddetta "età dell'oro" della pittura fiamminga

Un ragazzo offre un cesto di pane a una signora in un interno; dietro di loro un cortile piastrellato conduce in un altro interno buio, oltre il quale si può vedere un canale con una seconda donna, forse la madre del ragazzo, che guarda la transazione da lontano

La porta si affaccia su un sentiero, pavimentato con piastrelle e delimitato da una recinzione, che conduce attraverso il cortile all'ingresso sotto una porta di pietra decorata con uno stemma. 

Al di là c'è un canale, dall'altro lato del quale una donna sta dietro la mezza porta di una casa. In primo piano a destra è una sedia con un cuscino

L'intera scena è dominata dal rosso e dal nero del costume della donna. Ci sono toni bluastri nell'ombra.

Lo stemma sopra la porta dice "o, un azzurro azzurro".

Le insegne sulla finestra recano l'iscrizione, a sinistra "Cornelis Jansz" o "Jac.", A destra "Marnie" o "Maerti". 

A sinistra è il monogramma della famiglia dell'uomo: una "M", in mezzo alla quale si alza un albero che porta una piccola "c" e termina con un "4." 

A destra è quella della famiglia della donna: in una losanga, un albero, con due tratti incrociati in alto e due tratti che si incontrano in un angolo inferiore, ha una "M" a sinistra e una "C" a destra. 

Con la sua magistrale illusione di una profondità sfuggente, l'immagine dimostra la sensibilità di De Hooch ai diversi effetti della luce del giorno negli spazi adiacenti, focalizzando l'attenzione dello spettatore e infonde alla scena una calma profonda. 

Il dipinto è attualmente conservato alla Wallace Collection in Manchester Square a Londra.

26/09/18

Apre a Roma l'11 Ottobre "Rhinoceros" un meraviglioso nuovo spazio per l'arte contemporanea e il bel vivere, in pieno centro a San Giorgio al Velabro.

Caviar Kaspia a Roma al Palazzo Rhinoceros. Terrazze mozzafiato, caviale e respiro internazionale
Aprirà a Roma il prossimo 11 Ottobre un nuovo bellissimo spazio nel pieno centro della città grazie al mecenatismo di Alda Fendi. 3500 metri di ex case popolari nel cuore della Roma classica sono stati interamente ripensati con 8 anni di lavoro e un progetto di architettura d'autore. e un nuovo nome: Palazzo Rhinoceros. 
Sarà museo, residenza culturale, e ospiterà anche caffè e ristorante (separata la gestione): l'esordio in Italia di Caviar Kaspia, storica maison del caviale parigina.
Si tratta di un palazzo storico che affaccia sulla splendida piazza di San Giorgio al Velabro, dove l’arco quadrifronte di Giano (che di recente è stato con sicurezza attribuito definitivamente all'Imperatore Costantino) segna il confine dell’antico Foro Boario. Poco più in là l’area dei Fori, il Palatino e il Circo Massimo, nel cuore della Roma classica, tra gli scavi archeologici più celebri del mondo
3500 metri quadri da vivere e abitare, destinati a diventare polo d’attrazione culturale della Capitale (la quale, amministrativamente, risponde voltando le spalle: tutta l’area circostante rimane immersa nel degrado più inaccettabile), ospitando una collezione permanente ed esposizioni temporanee (il primo anno la programmazione declinerà proprio il tema del rinoceronte, simbolo di forma e anticonformismo, nelle arti visive e performative); ma pure - con gestione completamente separata -  un’esclusiva struttura di ospitalità da 25 unità abitative destinate ad artisti, mecenati, collezionisti (appartamenti curati nel minimo dettaglio) e un’offerta di ristorazione altrettanto peculiare, ai piani più alti del palazzo, con vista incredibile sulla città e tripudio di terrazze.

In questi anni si è lavorato sull’intera struttura (in realtà tre grandi palazzi accorpati), ripristinando l’aspetto originale del palazzo laddove le preesistenze potessero raccontarne la storia, e muovendo dal principio di un restauro filologico degli spazi verso la concezione di un’architettura nuova, che stupisse il visitatore senza cedere al decorativismo che mal avrebbe sposato lo spirito dell'operazione, con soluzioni inaspettate e raffinate, specie nella progettazione degli appartamenti, letteralmente incastonati tra i piani superiori del palazzo. 

Dall'11 ottobre Rhinoceros aprirà le porte alla città, invitandola a entrare e farsi scoprire: sviluppata in altezza attorno a due corti interne (il bianco e il nero; la notte e il giorno), il percorso espositivo lascerà spazio man mano che si sale alle residenze, anch’esse pronte a inaugurare alla metà del mese sotto la gestione del gruppo internazionale di ospitalità Room Mate di Kike Sarasola; già presente in molte città del mondo, a Roma il brand fa il suo debutto sotto il marchio The Rooms of Rome, con 24 appartamenti uno diverso dall’altro. Ma nel progetto c’è stato spazio sin dall’inizio per un’area dedicata alla ristorazione, aperta a romani e turisti al quinto e sesto piano del complesso. Spazio ricettivo e spazio ristorativo sono parte integrante del progetto del palazzo, e funzionali al suo racconto complessivo.

Anche in questo caso la scelta è ricaduta su un format già presente all’estero, e anzi particolarmente antico per fondazione, Caviar Kaspia, nato a Parigi nel 1927. Sull’addomesticamento della formula al mercato romano ha lavorato Dario Laurenzi, consapevole di poter scommettere su un asso nella manica di non poco conto: due saranno le terrazze a disposizione degli ospiti per tutta la bella stagione – da marzo a ottobre, e con un po’ di fortuna anche nelle giornate più miti d’inverno – più come se non bastasse un’altana qualche metro più su, allestita con divani e uno spazio più rilassato per l’aperitivo. Tutte affacciate a 360 gradi sulla Roma classica vista qui da un punto di osservazione inedito e ammaliante, costituiranno il cuore del ristorante, che vivrà 7 giorni su 7, dalle 8 alle 24, e disporrà anche di uno spazio all’interno da circa 50 coperti (fuori i numeri triplicano, arrivando fino a 150). L'idea è quella di proporre una formula variabile che rappresenti una novità, ma senza spaventare. 

La sera del 19 tutto questo contribuirà a realizzare un menu che per la prima volta nella storia di Caviar Kaspia introduce pietanze più cucinate, come primi piatti di pasta – lo spaghetto al caviale omaggio a Gualtiero Marchesi, da subito in carta, o i ravioli ripieni di granchio – e pietanze legate alla cucina mediterranea, in aggiunta al consueto trionfo di tartare, salmone fresco e affumicato, patate con caviale. A prezzi di posizionamento adeguati alla piazza romana. Un modo, a detta di chi ha ripensato la formula, per esaltare il concept all'insegna dell'italianità. In abbinamento carta di vini e champagne, da circa 70 etichette. Durante tutta la giornata, invece, sarà disponibile l'offerta della caffetteria internazionale, con proposte per la colazione dolce (c'è la firma di Marco Rinella) e salata e poi un menu agile che spazia dal club sandwich con salmone selvaggio alla Caesar Salad con astice. Per l'aperitivo si cambia ancora: drink list e tapas in abbinamento, fino a tarda sera per chi volesse cenare al cocktail bar. Esperienza vivamente consigliata vista la spettacolarità dell'allestimento, con due banconi in marmo e acciaio (uno per ogni terrazza), da 10 e 5 metri. Anche in questo caso saranno i prodotti della casa a dettare la linea, ma l'alternativa cocktail e selezione di tapas sarà decisamente più informale rispetto alla proposta del ristorante (dove si stima una spesa che parte dai 50-60 euro per salire fino a picchi più che vertiginosi, in base a quanto amate il caviale). Italiano lo staff, tutto inviato nei mesi scorsi a formarsi sul campo, a Parigi. A dirigere la squadra sarà Alessia Meli, in cucina, invece, si muoverà Giovanni Gianmarino.
Roma acquista uno spazio culturale – unico! - di respiro internazionale, frutto di un'operazione mirata di mecenatismo artistico. 
 Palazzo Rhinoceros - Roma - Cancellata Arco di Giano, via di San Giovanni Decollato - dall'11 ottobre 2018

Fonte Livia Montagnoli per Gambero Rosso

15/04/17

Musei civici aperti a Roma a Pasqua: Ecco tutte le mostre.




Sarà una Pasqua d'arte quella di Roma, dove, oltre alle aperture straordinarie, e in alcuni casi serali, di molti musei, sono previste visite didattiche e iniziative di vario genere.

Ecco un elenco delle principali mostre in corso: 

Porte aperte ai Musei Capitolini per vedere il manoscritto che raccoglie la summa delle intuizioni elaborate da Leonardo sul volo, per la prima volta a Roma nella mostra Leonardo e il Volo. Il manoscritto originale del Codice e un'esperienza multimediale e 3D e, al piano terra di Palazzo dei Conservatori, L'Annunciazione del grande artista cretese El Greco. E anche ai Mercati di Traiano con I Fori dopo i Fori. La vita quotidiana nell'area dei Fori Imperiali dopo l'antichità, che illustra le vicende dell'area archeologica dei Fori Imperiali attraverso i rinvenimenti degli scavi degli ultimi 25 anni.

La splendida mostra Artemisia Gentileschi e il suo tempo al Museo di Roma in Palazzo Braschi, si svolge in un percorso che svela gli aspetti più autentici dell'artista, attraversando un arco temporale che va dal 1610 al 1652. 
Nelle sale del piano terra del Museo I pittori del '900 e le carte da gioco. La collezione di Paola Masino, un'originale collezione di carte di Paola Masino, donate da Alvise Memmo al Museo di Roma ed esposte per la prima volta al pubblico. In mostra alla Galleria d'Arte Moderna di via Francesco Crispi Stanze d'artista. Capolavori del '900 italiano. Sironi, Martini, Ferrazzi, De Chirico, Savinio, Carrà, Soffici, Rosai, Campigli, Marini, Pirandello e Scipione, circa sessanta opere di scultura, pittura, grafica in cui l'arte della prima metà del Novecento è raccontata da dodici dei suoi maggiori esponenti.

Da non perdere al Museo dell'Ara Pacis Spartaco. Schiavi e padroni a Roma per comprendere la realtà della schiavitù nella vita quotidiana e nell'economia della Roma imperiale.

Al Museo Pietro Canonica di Villa Borghese Nick Devereux, la prima personale dell'artista presso una pubblica istituzione a Roma, che prosegue il ciclo espositivo dal titolo Fortezzuola. 
Nella stessa villa al Museo Carlo Bilotti InMateriale. Lucilla Catania e, presso lo spazio esterno del Museo, la luce, Noor in persiano, è elemento base dell'opera di Bizhan Bassiri.

Diversificata la scelta per il MACRO di via Nizza con Anish Kapoor; Nanni Balestrini - La Tempesta Perfetta; Arte e Politica. Percorsi nell'arte contemporanea attraverso la collezione MACRO; Gea Casolaro. Con lo sguardo dell'altro. 

Al MACRO Testaccio Alfredo Pirri. I pesci non portano fucili; Pietro Fortuna S.I.L.O.S. 
Alla Pelanda Marco Paoli Etiopia; Alessandro Verdi. Sulla pelle della pittura; #POETRY Adonis e Marco Nereo Rotelli con la partecipazione del poeta Yang Lian.

Alla Casina delle Civette di Villa Torlonia, Tre Civette Sul Comò, una mostra dedicata alle "civette" attraverso un percorso di 67 opere, al Casino dei Principi Magia della luce. Specchio e simbolo nell'opera di Lorenzo Ostuni.

Decisamente animato il panorama del Museo di Roma in Trastevere con le immagini potenti, di una folgorante bellezza, che rivelano una grande fotografa: Vivian Maier. Una fotografa ritrovata, 120 scatti in bianco e nero realizzati tra gli anni Cinquanta e Sessanta insieme a una selezione di immagini a colori scattate negli anni Settanta, oltre ad alcuni filmati in super 8. 

Al primo piano, per conoscere la Cina di ieri e capire la Cina di oggi attraverso l'iconografia, l'arte e la propaganda maoista, CHINA: rivoluzione - evoluzione. Manifesti della Propaganda (1949 - 1983) in un percorso d'immagini originali d'epoca.

Al Museo Napoleonico Minute visioni. Micromosaici romani del XVIII e del XIX secolo dalla collezione Ars Antiqua Savelli, una delle più importanti in ambito internazionale dedicate a questo peculiare genere artistico, frutto di oltre quarant'anni di acquisizioni e ricerche.

Alla Centrale Montemartini l'esposizione permanente si è arricchita di nuovi straordinari capolavori da tempo conservati nei depositi. Da ammirare il treno di Pio IX, il prezioso ritratto in basanite dell'imperatrice Agrippina Minore in prestito dalla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen.

Al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco All'ombra delle piramidi. La mastaba del dignitario Nefer, il preziosissimo rilievo funerario del dignitario Nefer, databile al regno del faraone Cheope: una ricostruzione 1:1 della struttura della cappella funeraria e una ricchissima documentazione grafica, fotografica e multimediale per descriverne lo spazio interno.

Al Museo delle Mura Alphabetica - Abecedario grafico contemporaneo, una rassegna di opere grafiche di artisti nazionali e internazionali.

21/02/17

In mostra a Roma alla Galleria Corsini due meravigliosi e rari quadri di Daniele da Volterra.


Una mostra preziosa, perché rara. 

A cura di Barbara Agosti e Vittoria Romani si presentano alla Galleria Corsini l’Elia nel deserto e la Madonna con il Bambino, san Giovannino e santa Barbara di Daniele da Volterra, l’artista più vicino a Michelangelo nella sua esperienza creativa e umana, del quale si sono conservati pochissimi dipinti. 

I due quadri sono capolavori unanimemente riconosciuti e da più di un secolo appartengono all’antica collezione senese Pannocchieschi d’Elci e sono quindi scarsamente visibili. 

I dipinti furono realizzati a Roma al tempo di papa Paolo III Farnese (1534-1549) e sono il riflesso del determinante impatto che ebbero su Daniele da Volterra il Giudizio finale di Michelangelo e le sue ultime e più drammatiche opere

La mostra è anche l'occasione per visitare uno dei gioielli romani, il Palazzo Corsini alla Lungara,  situato nel rione di Trastevere, proprio di fronte alla Villa Farnesina, e edificato alla fine del XV secolo dai Riario, nipoti di Sisto IV della Rovere.

La Galleria Corsini

Nel XVII secolo il palazzo come è noto fu la residenza di Cristina di Svezia che vi fondò l'Accademia dell'Arcadia (la cui sede è attualmente poco lontano, alle pendici del Gianicolo). 

Fu Ferdinando Fuga a trasformare la piccola villa suburbana dei Riario in una vera e propria reggia, raddoppiando l'estensione della facciata e ovviando alla notevole larghezza con l'aggiunta di dieci lesene giganti, più addensate in corrispondenza dell'asse centrale.

Nel 1856 gran parte dei giardini sul Gianicolo furono uniti alla confinante Villa Doria Pamphilj, mentre nel 1883 il principe Tommaso Corsini vendette al Governo Italiano il palazzo, donando la biblioteca e la galleria ivi custodite

Il palazzo divenne quindi sede degli uffici e della biblioteca della Reale Accademia dei Lincei e della Galleria d'Arte Antica, costituita con l'occasione per accogliere le raccolte Corsini

All'interno del palazzo sono oggi collocate la Galleria Corsini (opere di Beato Angelico, Jacopo Bassano, Caravaggio, Rubens, Jusepe de Ribera ecc.) e la sede dell'Accademia dei Lincei con la relativa Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana. 

Nel giardino ha sede l'Orto botanico di Roma.

DANIELE DA VOLTERRA
I DIPINTI D’ELCI
16 Febbraio 2017 - 07 Maggio 2017
Galleria Corsini
ORARI
Il lunedì; mercoledì-sabato 14.00 – 19.30
Domenica 8.30 – 19.30
La biglietteria chiude alle 19.00

25/01/16

"METAFORA" - Le opere di Sidival Fila all'Ambasciata del Brasile a Piazza Navona, da oggi.





Sidival Fila in mostra all'Ambasciata del Brasile a Roma.

Un dialogo fra uomo, natura e Dio. È questo ciò che suggeriscono le opere dell’artista brasiliano Sidival Fila anche in questa selezione, intitolata “Metafora”, presentata e realizzata presso la Galleria Candido Portinari di Palazzo Pamphilj in collaborazione con l’Ambasciata del Brasile in Italia. 

“Nel segno della trasformazione che opera l’uomo in relazione al Suo Creatore” – afferma la curatrice, Cinzia Fratucello – “è anche questo significativo omaggio offerto dalle rappresentanze diplomatiche brasiliane in Italia ad un figlio del Brasile. Nei musei brasiliani Sidival ha incontrato l’arte e vissuto la sua prima passione artistica; nelle città italiane, e specie a Roma, ha raffinato il suo specifico linguaggio artistico”. 

Al primo impatto, lo spettatore è attratto dall’energia espressa dai colori e dalle tessiture complesse delle tele, per lo più monocrome

A uno sguardo più attento, però, ogni opera sprigiona una varietà di tonalità e diverse alterazioni di luci e spazi. 

“Lo sguardo non si ferma all’evidenza ma va aldilà del percettibile e del materiale” – spiega Fila. “Lo spettatore è invitato ad andare oltre lo spazio e il tempo, a lasciare i bisogni e ad affacciarsi all’anelito”. 

In questa comunicazione, gioca un ruolo importante la tecnica usata per ogni installazione. Le tele a volte sperimentano l’utilizzo del lino antico, tessuto a mano cento anni prima per qualche corredo nuziale e mai usato, oppure di un ricco damasco.

 “Non è un riciclo” – commenta l’artista. “È un recupero della stoffa antica che ha subito una cristallizzazione e ora torna a vivere. Fra il momento della creazione e la nuova realtà c’è un collegamento con lo spazio lontano. Il mio intento è quello di dar nuova vita alle trame antiche. Di farle rivivere attraverso l’arte”. Fra le installazioni esposte ci saranno alcune inedite, realizzate appositamente per la mostra, “Metafore”. “ 



"Metafora" 
Opere di Sidival Fila 
a cura di Cinzia Fratucello 
Palazzo Pamphilj (Ambasciata del Brasile) | Galleria Candido Portinari 
Piazza Navona 10 | Roma Mostra dal 27 gennaio al 19 febbraio 2016 
Dal lunedì al venerdì | ore 10-17 Entrata libera 
Presentazione alla stampa: 25 gennaio ore 18


24/12/15

Natale: Tutte le mostre aperte il 25 e 26 !


fonte: Nicoletta Castagni per ANSA

Da Giotto a Matisse a Balthus, quasi tutte le grandi mostre attualmente in svolgimento in Italia rimarranno aperte per le feste di Natale

Senza contare che proprio a ridosso del 25 dicembre si sono inaugurate due importanti esposizioni, a Cagliari 'Eurasia' e a Firenze 'Carlo Portelli. Pittore eccentrico tra Rosso fiorentino e Vasari'. 

MILANO - Prosegue l'onda lunga di Expo 2015 con numerose rassegne di indiscusso richiamo, ancora allestite nelle sedi espositive milanesi, e che resteranno aperte in questo week end natalizio. A Palazzo Reale si potranno infatti visitare la bellissima 'Giotto e l'Italia', in cui sono riuniti per la prima volta rarissimi capolavori provenienti da tutto il mondo, 'Da Raffaello a Schiele', con opere straordinarie del genio urbinate, Tintoretto, Durer, Velasquez, Rubens, Goya, Canaletto, Manet, Cezanne, Gauguin custodite al Museo di Belle Arti di Budapest, nonche' 'Mito e Natura' dall'antica Grecia a Pompei. Gli orari di ingresso alla famosa sede espositiva saranno i seguenti: oggi dalle 9.30 alle 14.30, il 25 dalle 14.30 alle 18.30, il 26 dalle 9.30 alle 22.30. 

Porte aperte anche a Palazzo Marino, dove si potranno ammirare la collezione di opere del Municipio del Comune di Milano nella Sala Alessi, e L'Adorazione dei pastori di Rubens, proveniente dalla Pinacoteca Civica di Fermo, che anticipa l'attesa mostra dedicata al pittore fiammingo prevista nel 2016 a Palazzo Reale. Ecco gli orari: domani 9.30-18, per Natale e Santo Stefano dalle 9.30 alle ore 20.00. 

ROMA - Ormai tradizione consolidata, anche nella capitale resteranno aperte le mostre di maggior richiamo, quelle di livello internazionale allestite nelle sedi espositive piu' prestigiose. Per ammirare i capolavori di Balthus, il grande artista francese che fu direttore dell'Accademia di Francia a Villa Medici, riuniti alle Scuderie del Quirinale nella vigilia di Natale oggi si dovra' rispettare l'orario d'ingresso ridotto, dalle 10 alle 15, mentre il 25 l'apertura sara' dalle 16 alle 22.30. Dalle 10 alle 22, invece, per Santo Stefano.

Stessi orari per Palazzo delle Esposizioni, dove sono allestite due bellissime rassegne, 'Impressionisti e Moderni', con opere strepitose della Phillips Collection di Washington e 'Una dolce vita? Dal Liberty al design italiano. 1900-1940', curata dal Museo d'Orsay. Sempre dal museo parigino provengono i capolavori della mostra 'Impressionisti tete a tete', che si potra' visitare al Complesso del Vittoriano domani dalle 9.30 alle 15.30, il giorno di Natale dalle 15.30 alle 20.30 e il 26 dalle 9.30 alle 22. 

Il Chiostro del Bramante, infine, che con un'importante esposizione fa scoprire le suggestioni di James Tissot, sara' aperto per la vigilia dalle 10 alle 17, per Natale dalle 16 alle 21 e il 26 dalle 10 alle 21

FIRENZE - Se a Palazzo Strozzi, la grande rassegna 'Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana', dedicata alla riflessione sul rapporto tra arte e sacro da meta' '800 a meta' '900 rispettera' l'orario normale dalle 10 alle 20 in tutti e tre i giorni del week end natalizio, alla Galleria dell'Accademia c'e' una vera primizia, appena inaugurata: 'Carlo Portelli. Pittore eccentrico tra Rosso fiorentino e Vasari' con 50 opere del pittore cinquecentesco, che rimarra' chiusa per Natale. Ma oggi e il 26 si potra' entrare dalle 8.15 alle 18.50. 

TORINO - A Palazzo Chiablese, la bella mostra 'Matisse e il suo tempo', grande affresco delle Avanguardie parigine in oltre 100 opere provenienti dal Centre Pompidou, potra' essere visitata anche nelle festivita' con il seguente orario: oggi dalle 9.30 alle 17.30, per Natale dalle 14.30 alle 19.30 e il 26 dalle 9.30 alle 19.30. La rassegna di maggior richiamo del momento, che attraverso le collezioni del Museo d'Orsay racconta il genio impressionista di Monet, allestita alla Gam, pur restando chiusa il giorno di Natale, sara' visitabile oggi  dalle 10 alle 14 e il 26 dalle 10 alle 19.30. 

CAGLIARI - Conclude l'anno di Cagliari Capitale italiana della Cultura 2015 la grande mostra 'Eurasia', inaugurata ieri, che presenta per la prima volta oltre 350 opere provenienti dal Museo Ermitage di San Pietroburgo. Reperti eccezionali, che in questo progetto espositivo sono stati affiancati a 130 manufatti conservati nei musei sardi per raccontare il progresso della civilta' nell'Eurasia dal Neolitico fino al I millennio a.C. . La mostra durante il week end natalizio sara' visitabile dalle 10 alle 18.

27/11/15

"Everywhere, Nowhere" di Renzo Bellanca. Alla Galleria Honos Art fino al 15 gennaio 2016.



Con la mostra Renzo Bellanca, Everywhere, nowhere, curata da Loredana Rea, apre al pubblico, nel cuore di Roma, un nuovo spazio espositivo: Honos Art

Galleria d’arte contemporanea e al tempo stesso luogo esclusivo di proposta e ascolto di quanto ci circonda, nato per reinterpretare la realtà e offrire la sua chiave di lettura attraverso un gruppo di artisti, selezionati a garanzia di ricerca, qualità ed unicità. 

Honos Art non è però semplicemente un luogo in cui fruire l’arte ma anche un luogo in cui fare esperienza della complessità creativa contemporanea, in cui possono trovare accoglienza tutti coloro che vogliono approfondire o nutrire il proprio bisogno di conoscenza e di bellezza. 

Everywhere, nowhere, il primo appuntamento con cui Honos Art intende concretizzare la sua filosofia espositiva, presenta una serie di lavori recenti di Renzo Bellanca, di grande fascino e di forte impatto visivo, che contaminano, attraverso calibrate stratificazione di segni e immagini, linguaggi ed esperienze di natura diversa, capaci di trasformare luoghi della geografia in spazi da ricomporre frammento per frammento. 

Sono tele di grandi dimensioni, cui si affiancano come tasselli di un puzzle opere piccolissime, a suggerire un viaggio nei luoghi dove è nata la cultura mediterranea e il pensiero occidentale si è fuso con quello orientale: luoghi di approdi momentanei, di partenze e di arrivi, per raccontare storie di genti diverse e materializzare percorsi da leggere come antiche mappe per nuovi possibili itinerari. 

Tra questi. 
T.E.V.E.R.E. (2014) che contiene, quasi crittografata nell'opera una poesia inedita di Fabrizio Falconi, costruita con un acronimo della parola Tevere.


T.E.V.E.R.E. (2014) Tecnica mista su Tela, cm. 175X262 - Esposta in "Everywhere/Nowhere"

Tempo è passato da quando ti ho aspettato
Eri un ombra o uno spettro
Venivi di notte, camminando ebbro di vita
E di morte, parole seminavi al vento e canti
Ripetevi come fosse l'acqua dolce di un fiume
Estuario o delta, meraviglioso prodigio che lento finisce.

T.E.V.E.R.E. (2014) Tecnica mista su Tela, cm. 175X262 - Esposta in "Everywhere/Nowhere"

Sono inedite cartografie, giocate su una raffinata rarefazione della materia pittorica, intessuta di velature e vedute aeree, che suggeriscono la necessità dell’erranza, dappertutto e in nessun luogo, per recuperare la qualità emotiva del divenire e materializzarla sulla superficie in una polifonia di segni, forme, immagini e colori, che creano pause, sovrapposizioni e intervalli, sorprendenti e inattesi. 

Renzo Bellanca, nato ad Aragona (Ag) nel 1965, artista, scenografo cinematografico e docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, vive e lavora a Roma da oltre venticinque anni. Ha lavorato per importanti produzioni cinematografiche, televisive e teatrali, collaborando con importanti registi. Dalla fine degli anni ’90 si afferma la necessità di esprimersi attraverso la pittura e l’incisione. Negli ultimi anni è stato protagonista di mostre: in Spagna al Museo d’Arte Contemporanea di Ourense, in Galizia, a Roma al Chiostro del Bramante, alle FAM Fabbriche Chiaramontane di Agrigento, alla 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Italia, e a TRAME Festival delle letterature.

Renzo Bellanca
Everywhere / Nowhere
dal 21.11.2015 al 15.1.2016
HONOS ART ​
Via dei Delfini 35 
00186 
 +39 0631058440 
Orario: martedì/sabato 12.00-20.00