Visualizzazione post con etichetta inaf. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta inaf. Mostra tutti i post

04/07/19

A Luglio la Luna grande protagonista con l'Eclissi Parziale e il 50mo anniversario dell'Allunaggio . Tutte le iniziative a Milano e Roma




Luna protagonista in questo mese di luglio con l'eclissi parziale di martedi' 16 e le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della partenza della missione Apollo 11 e lo storico allunaggio nella notte tra il 20 e il 21

Per rendere omaggio al nostro satellite naturale l'Istituto nazionale di astrofisica ha in programma numerosi eventi organizzati dalle sedi Inaf per divulgare, raccontare e appassionare il pubblico ai temi scientifici, con particolare riguardo alla Luna, e riportati da Media Inaf, il notiziario online dell'Istituto. 

* A Milano, la sede di Merate dell'Osservatorio astronomico di Brera, giovedi' 4 luglio apre le porte al pubblico per una serata di "teatro-scienza" con lo spettacolo serale Luna dove sei? Liberamente tratto dall'Odissea di un fisico ed un attore. 

Nella suggestiva cornice dello storico telescopio Zeiss, esempio di ottica e meccanica degli anni Venti, Bianca Salmaso e Marco Ballerini intratterranno i partecipanti in una serata alla ricerca della Luna, passando per l'odissea di un fisico e di un attore. 

Sabato 6 luglio, alle ore 20.30 per la rassegna "Aperti per voi sotto le stelle", apertura straordinaria del cortile di Palazzo Litta, per il ciclo "No si volta chi a stelle e' fisso", storie di donne e uomini geniali, al chiaro di Luna. 

Nel magico ambiente del palazzo si terra' l'evento "L'ochiale per veder la luna grande" Leonardo da Vinci e l'astronomia del suo tempo, un incontro teatralizzato a cura di Valeria Palumbo. Interverra' Mario Carpino dell'Osservatorio astronomico dell'Inaf di Brera, per parlare di Galileo Galilei e del Sidereus Nuncius. 

Ancora nella sede di Merate dell'Inaf, il 9 luglio alle ore 20.45, serata di osservazione guidata della Luna, nell'ambito della rassegna Turismo Lunare presso la Cupola Zeiss. La prenotazione e' obbligatoria (02-72320416) e la serata e' consigliata sopra ai 15 anni. 

Martedi' 16 luglio alle 21, Ilaria Arosio dell'Inaf di Brera, terra' una conferenza per il pubblico dal titolo Ritorno alla Luna, presso la Biblioteca Civica di Biassono, nella quale verranno ripercorsi i passi che hanno portato l'uomo sulla Luna.

*Nella Capitale, il 10 luglio dalle 20.30 fino alle 24, il Planetario di Roma e l'Inaf propongono una suggestiva rievocazione dell'impresa che segno' in maniera indelebile la memoria collettiva dell'umanita', dimostrando che l'uomo e' capace di lasciare il proprio pianeta per avventurarsi nello spazio. Nello scenario dell'area archeologica del Circo Massimo, verra' rievocata la corsa alla Luna che culmino' il 20 luglio 1969 nel Mare della Tranquillita'

L'osservazione diretta della Luna proseguira' per tutta la serata ai telescopi allestiti sul prato, con l'assistenza degli astronomi e ricercatori dell'Osservatorio astronomico dell'Inaf di Roma e del Planetario, mentre sul palco naturale delle rovine del Circo si alterneranno gli interventi di ospiti prestigiosi e grandi narratori dell'epopea spaziale: Nichi D'Amico (presidente Inaf), Marco Ciardi (Universita' di Bologna) ed Ettore Perozzi (Asi)

L'evento Luna - Memorie di un Satellite e' realizzato nell'ambito del progetto Roma Citta' delle Stelle, una collaborazione fra Planetario di Roma e Inaf per promuovere la divulgazione astronomica a Roma, in occasione del ventennale dalla fondazione dell'Inaf. 

Sabato 20 luglio, dalle 20.30 alle 24, presso la Sala Gratton dell'Osservatorio astronomico di Roma si terra' una serata per celebrare l'allunaggio che prevede l'apertura delle sale storiche con l'esposizione della Luna di Padre Secchi e i disegni di Galilei tratte dal Siderius Nuncius, l'osservazione della Luna con il telescopio di Monte Porzio e i telescopi didattici dell'Osservatorio, e un tour delle costellazioni con i laser. Sempre a Roma, tutti i giovedi' sera di luglio e agosto, si terranno serate organizzata dal Planetario di Roma in collaborazione con Inaf, presso l'Arena della casa del cinema con proiezioni di film sullo spazio che prevedono un'introduzione da parte di un ricercatore e a seguire osservazioni ai telescopi.

10/04/19

Scattata la foto del secolo: Prova diretta dei buchi neri.


Per la prima volta e' stato fotografato un buco nero. Dopo che nel 2016 le onde gravitazionali hanno dimostrato l'esistenza di questi misteriosi oggetti cosmici, arriva la prima prova diretta e l'immagine che lo testimonia e' quella del buco nero Messier 87, al centro della galassia Virgo A (o M87), distante circa 55 milioni di anni luce. 

Al risultato, del progetto internazionale Event Horizon Telescope (Eht), l'Italia ha partecipato con Istituto Nazionale di Astrofisica(Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

Come si vede nella foto che pubblichiamo, l'enorme Buco Nero è stato rivelato dalla sua ombra, che appare come una sorta di anello rossastro, il buco nero al centro della galassia M87 con la massa di sei miliardi e mezzo quella del nostro Sole. 

"Quella che abbiamo visto e' l'ombra di un buco nero", ha detto all'ANSA Luciano Rezzolla, direttore dell'Istituto di Fisica Teorica di Francoforte e membro del comitato scientifico della collaborazione Eht (Event Horizon Telescope).

La grande novita' della prima fotografia di un buco nero è che oggetti cosmici invisibili per definizione per la prima volta possono essere visti e studiati direttamente. "Adesso possiamo finalmente osservarli", ha detto all'ANSA Luciano Rezzolla, direttore dell'INFN di Francoforte e membro del comitato scientifico della collaborazione Eht. Oggi si apre la "prima pagina di un libro nel quale e' possibile fare osservazioni sempre piu' accurate di questi oggetti, previsti un secolo fa da Albert Einstein". 

27/09/17

Torna la Notte dei Ricercatori, il 29 settembre manifestazioni in tutta Italia tra telescopi e Galassie.



Seminari scientifici, mostre, laboratori, visite guidate. Tante le iniziative proposte dalle sedi dell'Istituto Nazionale di Astrofisica sparse sul territorio italiano in occasione della Notte Europea dei Ricercatori, iniziativa promossa dalla Commissione europea, che chiudera' il prossimo 29 settembre l'edizione 2017 della Settimana della Scienza

Obiettivo dichiarato: divulgare la scienza al grande pubblico e rendere piu' familiare la figura del ricercatore. 

Tantissimi gli appuntamenti da nord a sud della penisola (maggiori dettagli su media.inaf.it). 

A Brera - ad esempio - all'Osservatorio Astronomico presso l'Aula Magna del Museo di Storia Naturale, Giardini di Via Palestro, venerdi' 29, dalle 16 alle 22, e sabato 30, dalle 16 alle 21, sara' possibile visitare la mostra "Grandi telescopi, grande scienza", organizzata congiuntamente dall'Osservatorio Europeo Australe (Eso) e dal progetto europeo "Darklight", finanziato dall'European Research Council (Erc). 

Il cuore dell'Universo e della sua straordinaria zoologia di forme e colori sara' scandagliato con gli occhi del VLT (Very Large Telescope), il telescopio all'avanguardia che ha portato a scoperte scientifiche straordinarie, come la gigantesca mappa dell'Universo creata e studiata dal progetto Darklight. 

Non manchera' uno sguardo al futuro, con immagini del progetto ELT (Extremely Large Telescope), l'enorme telescopio da 39 m di diametro in fase di costruzione da parte dell'Eso, di cui sabato 30 parlera' il responsabile di programma dell'ELT, Roberto Tamai dell'ESO. 

A Milano, presso il Museo della scienza e della tecnologia Leonardo Da Vinci, venerdi' 29 dalle 19 alle 20.30, presso l'Area Spazio si svolgera' l'inaugurazione della musealizzazione del telescopio Merz Repsold, utilizzato da Giovanni Virginio Schiaparelli alla fine del XIX secolo per i suoi studi del pianeta Marte. 

A seguire, nella Sala delle Colonne, si svolgera' l'incontro "150 anni col naso all'insu': dal telescopio di Schiaparelli agli strumenti astronomici di prossima generazione", con il presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, con il responsabile tecnico del progetto europeo dell'ESO che costruira' in Cile il telescopio piu' grande e sofisticato mai realizzato e con alcuni scienziati che collaborano alla sua realizzazione e che lo utilizzeranno per indagare sempre piu' a fondo i segreti dell'Universo

A Padova proprio il 29 settembre si concludono le celebrazioni per i 250 anni dell'Osservatorio Astronomico della citta': ci saranno cacce al tesoro e robot spaziali per i piu' piccoli, si parlera' di storia, cieli da salvare, missioni da spedire nello spazio e galassie a forma di medusa per i piu' grandi, tutto fino a tarda sera. 

"Cari Pianeti vicini e Lontani" - informa l'Inaf - e' invece il titolo della tavola rotonda sullo sviluppo delle missioni spaziali future per l'esplorazione dei pianeti del nostro Sistema solare e per la scoperta di nuovi pianeti extrasolari che si terra' nel cortile interno dalle 19 alle 20.30. 

Dalle 19 alle 23 nella Sala Pigne ci sara' la presentazione "Galassie medusa e i buchi neri supermassicci" con filmati, simulazioni e proiezioni 3D dei recentissimi clamorosi risultati su queste galassie a forma di medusa che alimentano famelici buchi neri nascosti negli ammassi di galassie. 

 Tra gli appuntamenti di Bologna, l'evento congiunto Inaf/Infn "L'Universo oscuro: viaggio ai limiti della nostra conoscenza del Cosmo" una conversazione tra fisici e astrofisici sul tema della Materia e dell'Energia Oscura, con intervalli musicali e collegamento in streaming con il Cern (alle 21.00 nell'Auditorium Biagi di Sala Borsa). 

Nel Lazio l'Osservatorio Astronomico di Roma e l'Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali organizzano diverse attivita' partecipando al progetto Made in Science, organizzato da FrascatiScienza

 Tra gli appuntamenti, quello con la mostra "In Viaggio con Cassini" realizzata in collaborazione con l'Associazione Stellaria, per celebrare insieme il gran finale della sonda Cassini-Huygens. 

A completamento della mostra verranno presentati alcuni dei principali progetti spaziali e di ricerca dell'Istituto, tra cui il progetto europeo AHEAD, con la proiezione del premiato documentario per planetari "L'Universo Caldo e violento". 

Venerdi' 29, in collaborazione con il CNR-ARTOV sara' possibile visitare i laboratori di ricerca dell'Inaf-Iaps ospitati presso ARTOV, Area di Ricerca di Tor Vergata (via Fosso del Cavaliere 100, Roma).

 Presso la sede dell'Osservatorio Astronomico di Roma, venerdi' 29, l'appuntamento e' con "ASTROJukeBox": i ricercatori incontreranno il pubblico, presso l'Osservatorio e organizzeranno un vero e proprio talk show, con ricercatori a rispondere alle domande piu' svariate del pubblico, secondo le loro curiosita', spaziando dal Sistema solare al Big Bang fino ai buchi neri

All'Inaf di Capodimonte laboratori, esperimenti, conferenze e osservazioni. Venerdi' 29 dalle 18 sino a tarda sera, l'Osservatorio invita grandi e piccini a "toccare con mano" l'Universo con un ricco e vario programma di attivita'. In Sicilia l'Osservatorio Astrofisico di Catania aprira' le porte delle sue sedi, mentre a Palermo l'Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica offre diverse attivita' tra cui due presentazioni per la Science Happy Hour presso il "Caffe' Internazionale" di Palermo: "The dark side of the universe: materia oscura ed energia oscura" e "Il grande, il piccolo, l'io: storia del Cosmo a uso dei suoi abitanti". Per concludere, l'Osservatorio Astronomico di Cagliari venerdi' 29 aprira' le porte al pubblico gia' dal pomeriggio, mettendo a disposizione il suo personale di ricercatori, tecnologi e tecnici per chiacchierare con i visitatori e raccontare le attivita' scientifiche e tecnologiche portate avanti al suo interno. La serata proseguira' poi con una visita al Museo degli strumenti storici dell'Osservatorio, uno spettacolo al Planetario e si chiudera' con l'osservazione del cielo ai telescopi. Inoltre, durante la giornata sara' possibile visitare il Sardinia Radio Telescope.

22/06/17

Scoperte "anomalie" in una Galassia antichissima.



Una galassia giovane e massiccia, ma gia' "morta" in un'epoca in cui invece l'universo era nel massimo ritmo di produzione stellare e la cui fine resta misteriosa: a scoprirla e' stato un team internazionale di ricercatori, tra cui Anna Gallazzi e Stefano Zibetti dell'Istituto Nazionale diAstrofisica (INAF) di Firenze, e coordinato dall'Universita' di Copenhagen. 

La galassia MACS2129-1 e' lontanissima, a 10 miliardi di anni luce, quando l'Universo aveva appena 3 miliardi di anni. Al suo interno non si stanno formando nuove stelle, ma quelle presenti sono sorprendentemente disposte in un disco in rapida rotazione, proprio come la Via Lattea. 

La scoperta e' stata pubblicata sulla rivista Nature. Le galassie sono sistemi stellari che gli astronomi raggruppano in due categorie principali: a spirale, dalla tipica forma di disco, come la Via Lattea, ed ellittiche. Una delle differenze piu' importanti tra le due e' che, mentre le galassie a spirale sfornano nuove stelle, le ellittiche hanno smesso di farlo da lungo tempo, e per questo sono dette "morte". 

Mai prima d'ora era stata osservata una galassia primordiale di grande massa, che mostra allo stesso tempo di possedere un disco ben ordinato e un tasso di formazione stellare praticamente nullo: MACS2129-1 mette in crisi le piu' accreditate teorie secondo cui solo eventi catastrofici, che rimescolano le stelle e distruggono le ordinate strutture dei dischi, sono in grado di interrompere la formazione stellare in queste enormi galassie primordiali. 

Le osservazioni fatte con il Very Large Telescope (VLT), dello European Southern Observatory (ESO), e con il telescopio spaziale Hubble, di NASA ed Agenzia Spaziale Europea (ESA), hanno evidenziato le caratteristiche fuori dal comune della galassia: la sua massa e' circa il triplo della Via Lattea, ma e' grande circa la meta'. Inoltre le sue stelle ruotano attorno al centro ad oltre 500 chilometri al secondo, due volte piu' veloci di quelle della nostra galassia. 

I ricercatori sono riusciti ad analizzarla cosi' in dettaglio anche perche' si trova esattamente dietro un ammasso di altre galassie piu' vicine a noi, che si e' trasformato in una vera e propria lente di ingrandimento. 

11/11/15

Le piramidi "sbilenche" di Snefru e altri misteri. Un convegno internazionale a Roma.



Piramidi 'sbilenche' ma costruite con perfette rappresentazioni del cielo, telescopi di ossidiana e monumentali lastre di pietra bucate per puntare il Sole: sono solo alcune delle più recenti scoperte dell'archeoastronomia, lo studio del passato archeologico con gli occhi scientifici degli astronomi, presentate a Roma in occasione del convegno internazionale della Societa' Europea per l'Astronomia nellaCultura (Seac), fino al 13 novembre. 

"Forse una delle piu' rivoluzionari scoperte degli ultimi anni nello studio dell'antico Egitto - ha spiegato Juan Antonio Belmonte, astronomo dell'Istituto di Astrofisica delle Canarie - arriva dalle piramidi di Snefru, da sempre considerate come un tentativo poco riuscito di piramidi. Studi recenti, integrando archeologia e astronomia, hanno permesso di stravolgere questa visione e dimostrato che quelle opere erano volutamente costruite in quel modo e sono cariche di simbolismo sia politico che astronomico"

La 'riscoperta' di queste piramidi rappresenta solo uno dei grandi successi arrivati dallo studio delle relazioni che le antiche civiltà del passato avevano con il cielo, il tutto attraverso l'astronomia e le moderne tecniche di analisi. 

"E' una disciplina - ha spiegato Vito Francesco Polcaro, dell'Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali (Iaps) dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) - che aveva avuto un grande sviluppo a inizio del '900 ma che e' stata poi svergognata dai nazisti che la usarono per giustificare la loro ideologia e dai moltissimi studi anche attuali privi di qualsiasi valore scientifico ma che hanno trovato grande visibilita' grazie a un giornalismo di basso livello". 

Se fatta correttamente l'unione di archeologia e astronomia diventa pero' uno strumento potentissimo che ha permesso di raggiungere grandi risultati, come capire la funzione delle grandi lastre di pietra 'bucate' presenti in tutto il sud Italia, risalenti al II millennio a.C., la cui funzione era di perfetto calendario, o la possibilita' dell'uso di pietre di ossidiana come specchi per rudimentali telescopi.

questo il programma:
Convegno/Cultura Astronomy in Past and Present Cultures

lunedì 9 novembre 2015, ore 09.00 aula Odeion – edificio di Lettere piazzale Aldo Moro 5, Roma martedì 10 novembre 2015, ore 08.00 auditorium – Cappella universitaria piazzale Aldo Moro 5, Roma
mercoledì 11 e giovedì 12 novembre 2015, ore 09.00 auditorium – Cappella universitaria piazzale Aldo Moro 5, Roma
venerdì 13 novembre 2015, ore 09.00 museo dell’arte classica – edificio di Lettere piazzale Aldo Moro 5,

Roma Lunedì 9 novembre, presso il Museo dell’arte classica, si inaugura il convegno internazionale della European society for astronomy in culture (SEAC) “Astronomy in Past and Present Cultures”. La manifestazione riunisce scienziati che lavorano nel campo dei beni culturali e dell’astronomia. Nelle varie sessioni del convegno, che prosegue presso l’auditorium della Cappella universitaria, si propone un’analisi dei fenomeni astronomici nel mondo antico e gli aspetti culturali legati all’osservazione del cielo, all’organizzazione e alla gestione del territorio, nonché alla progettazione di edifici e spazi in funzione dell’osservazione celeste.