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20/12/10

La poesia della Domenica - "Come onde davanti alla tempesta" di Paul Klee


I.
Come onde davanti alla tempesta
fuggono gli uomini. Cosa
li incalza, quale vento. Il vento
dei loro desideri. I vani
desideri del vento.

Io sono il timoniere e la mia nave
forte mi porta alla meta.
Rema la luminosa speranza
verso bellissime isole.

Con violenza si infrangono
marosi, quasi
crolla il coraggio. Se
qui naufragasse il meglio,
oh luminosa speranza ?

No, io sono giovane e il mio braccio
è forte. Io devo
raggiungere l'isola, ci fossero
grandissime montagne
e alta fosse la loro solitudine.

Libero vento di lassù.
Schiuma dei marosi.

II.
So guardare più lontano.
Io ho raggiunto l'isola.
Io ho vinto la risacca
senza spegnerla.
Vive e divora.

Il mio monte più alto tremerà.

Il canto di guerra delle onde
è ammutolito. Il mondo
è una fossa fradicia,
un grande deserto.

La luce si spegne, il mondo
deve essere buio. Il giorno
rinnova la vita.

Avremo la notte !
Lottare da uomini
prima che scenda la notte.
Prima la vita !


(1901)

Paul Klee - da 'Poesie' - ediz. Guanda - poeti della fenice, a cura di Giorgio Manacorda, 1978