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06/03/12

La visione di Costantino e L’Arco di Malborghetto sulla Via Flaminia - 8 - Conclusioni.




8. Conclusioni.


Al termine di questa relazione, vogliamo esporre qualche breve conclusione che ci sembra di poter trarre dalle considerazioni precedentemente esposte:

Non sembra esservi plausibile dubbio che il cosiddetto Arco di Malborghetto, al 19mo chilometro della Via Flaminia, alle porte di Roma, sia stato edificato in stretta relazione all’episodio della Battaglia di Ponte Milvio. 

La lontananza però dell’arco stesso dal luogo dove la Battaglia ebbe luogo – una distanza di circa 12 km. -  autorizza a immaginare che l’Arco stesso non sia stato edificato a ricordo della Battaglia, ma per commemorare il luogo dove avvenne la misteriosa visione del segno nel cielo, riferita da diverse fonti coeve e posteriori alla vita dell’Imperatore Costantino.  Nella raffigurazione artistica più famosa dell’episodio in questione – quella di Piero della Francesca ad Arezzo – l’artista dipinse, sullo sfondo della scena, un cielo stellato che i recenti studi hanno dimostrato rispettare fedelmente la riproduzione esatta del planisfero celeste boreale.   

L’esperimento di puntatura di un normale programma astronomico sul cielo di Malborghetto - compiuto per la prima volta da Bruno Carboniero e illustrata nel suo libro (scritto a quattro mani con Fabrizio Falconi, In Hoc Vinces, Edizioni Mediterranee, 2011) -  durante la notte della visione, conferma a grandi linee il quadro astronomico riprodotto da Piero, con in più il particolare che l’artista di San Sepolcro inserisce nel quadrante di cielo al posto dove avrebbe dovuto trovarsi la Costellazione del Cigno: un angelo con in mano una croce. 

Peraltro la raffigurazione dell’angelo di Piero risulta assai somigliante all’immagine della costellazione così come è riprodotta nelle antiche tavole di astronomia. La dimostrazione che abbiamo riferito – riproducibile con i normali programmi di simulazione astronomica in commercio, non è, ovviamente dimostrativa.  

Propone semplicemente una ipotesi di lavoro, e cioè che Piero della Francesca, studioso appassionato dei principi matematici e alchemici, abbia avuto conoscenza della particolare luminosità della Costellazione del Cigno – che appare in cielo con forma di croce – nel periodo dell’anno in cui avvenne il Sogno di Costantino (cioè la fine del mese di Ottobre) , e che abbia inserito questo velato  riferimento, nelle forme e nei volumi dell’angelo (con le ali di cigno) che scende dal cielo per portare il Segno al primo imperatore cristiano.  I molti studi, le molte ricerche fiorite negli ultimi anni intorno al Piero esoterico offrirebbero numerosi spunti a questa pista interpretativa. 

Ma ci fermiamo qui, convinti come siamo che l’episodio della battaglia di Ponte Milvio debba continuare ad essere argomento di prioritaria competenza da parte degli storici, considerata la complessità degli effetti che quel rapido conflitto portò come conseguenza durante i secoli a venire sui destini dell’intero Occidente. 
Fabrizio Falconi
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