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15/03/20

La Lettura della Domenica: "Cecità" di Josè Saramago - un romanzo profetico

José Saramago (1992-2010)

Riporto qui Incipit ed Explicit del profetico romanzo - bellissimo, uno dei migliori in assoluto degli ultimi 50 anni - di Josè Saramago, Cecità, pubblicato nel 1995. Saramago ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1998. 


Incipit 


Il disco giallo si illuminò. Due delle automobili in testa accelerarono prima che apparisse il rosso. Nel segnale pedonale comparve la sagoma dell'omino verde. La gente in attesa cominciò ad attraversare la strada camminando sulle strisce bianche dipinte sul nero dell'asfalto, non c'è niente che assomigli meno a una zebra, eppure le chiamano così. Gli automobilisti, impazienti, con il piede sul pedale della frizione, tenevano le macchine in tensione, avanzando, indietreggiando, come cavalli nervosi che sentissero arrivare nell'aria la frustata. Ormai i pedoni sono passati, ma il segnale di via libera per le macchine tarderà ancora alcuni secondi, c'è chi dice che questo indugio, in apparenza tanto insignificante, se moltiplicato per le migliaia di semafori esistenti nella città e per i successivi cambiamenti dei tre colori di ciascuno, è una delle più significative cause degli ingorghi, o imbottigliamenti, se vogliamo usare il termine corrente, della circolazione automobilistica.

Finalmente si accese il verde, le macchine partirono bruscamente, ma si notò subito che non erano partite tutte quante. La prima della fila di mezzo è ferma, dev'esserci un problema meccanico, l'acceleratore rotto, la leva del cambio che si è bloccata, o un'avaria nell'impianto idraulico, blocco dei freni, interruzione del circuito elettrico, a meno che non le sia semplicemente finita la benzina, non sarebbe la prima volta.

Il nuovo raggruppamento di pedoni che si sta formando sui marciapiedi vede il conducente dell'automobile immobilizzata sbracciarsi dietro il parabrezza, mentre le macchine appresso a lui suonano il clacson freneticamente. Alcuni conducenti sono già balzati fuori, disposti a spingere l'automobile in panne fin là dove non blocchi il traffico, picchiano furiosamente sui finestrini chiusi, l'uomo che sta dentro volta la testa verso di loro, da un lato, dall'altro, si vede che urla qualche cosa, dai movimenti della bocca si capisce che ripete una parola, non una, due, infatti è così, come si viene a sapere quando qualcuno, finalmente, riesce ad aprire uno sportello, Sono cieco.


Explicit

Perché siamo diventati ciechi, Non lo so, forse un giorno si arriverà a conoscerne la ragione, Vuoi che ti dica cosa penso, Parla, Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono. La moglie del medico si alzò e andò alla finestra. Guardò giù, guardò la strada coperta di spazzatura, guardò le persone che gridavano e cantavano. Poi alzò il capo verso il cielo e vide tutto bianco, è arrivato il mio turno, pensò. La paura le fece abbassare immediatamente gli occhi. La città era ancora lì.

27/07/16

Il libro del giorno: "Tutti i nomi" di Josè Saramago.




Il Signor Josè, scrittore ausiliario presso la Conservatoria Generale dell'Anagrafe, per caso si imbatte durante la raccolta di dati per la sua nascosta collezione di notizie su persone famose, nel "modulo" di una donna sconosciuta. 

Il Signor Josè si mette sulle tracce della donna per cercare di scoprire tutto sulla sua vita ma non arriverà a conoscerla prima del suo misterioso suicidio.  

Ma per l'oscuro funzionario sarà l'occasione per un illuminante chiarimento con il suo capo sui confini labili che dividono i morti dai vivi. 

Geniale, ancora un altro geniale romanzo di Saramago, virtuosistico nella costruzione. Un romanzo che sembra parlare soltanto di nomi - di vivi, di morti - eppure nel quale non è riportato neppure un solo nome, tranne quello del protagonista, il Signor Josè, un ricercatore di anime, in bilico sopra i nonsensi apparenti della vita, e sulla sua innegabile sublimità. 


Tutti i nomi
di José Saramago
Traduz. di Rita Desti
Ediz. Einaudi 1998. 




20/10/12

Pessoa, esoterismo e astrologia: fece "le stelle" perfino a Mussolini.




Esoterismo e astrologia non erano solo una passione per Fernando Pessoa ma un modo di guardare al mondo che ha influenzato la sua opera e la poesia dei suoi eteronimi, oltre che una fonte di guadagno per il poeta portoghese. 

E' quanto sostengono Jeronimo Pizarro, fra i massimi esperti di Pessoa, e l'astrologo Paulo Cardoso, autore di saggi sugli aspetti esoterici del poeta, ora curatori del libro, 'Fernando Pessoa. L'astrologo', che sara' pubblicato, con illustrazioni, il 15 novembre da Cavallo di Ferro. 

Finora totalmente inedito, il libro riunisce e interpreta per la prima volta le piu' significative carte astrologiche che Fernando Pessoa ha fatto su se stesso, sui suoi eteronimi e sui grandi personaggi della storia della letteratura, della cultura e della politica dell'epoca, tra cui il Re d'Italia e Mussolini. 

Poeta, saggista, narratore, drammaturgo, scrittore di gialli, filosofo, Pessoa sotto lo pseudonimo di Raphael Baldaya ha fatto dell'astrologia un'insolita professione e fonte di guadagno, secondo recenti scoperte biografiche sulle quali e' basato il libro di Pizarro e Cardoso. 

Grande studioso di stelle e astri - ai quali ha dedicato anche un trattato teorico - e' proprio a Pessoa e alle sue ricerche, spiegano i curatori del libro, che si deve l'introduzione del pianeta Plutone, scoperto nel 1930, nelle carte astrologiche. 

Nei suoi quaderni, il poeta ha addirittura calcolato, con una certa precisione, anche la data della sua morte, che era un'ossessione alla quale ha dedicato moltissime riflessioni, e previsto avvenimenti futuri come la Rivoluzione dei Garofani. 

fonte ANSA