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24/11/15

La ragazza di Gaza che è rimasta chiusa in casa per 20 mesi e ha trasformato la sua vita in opera d'arte (Nidaa Badwan).



Attraverso la sua macchina fotografica, Nidaa Badwan ci trasporta nella sua piccola camera da letto, dove è rimasta per un anno e dieci mesi. 

Le sue opere denunciano le tragedie della sua terra e allo stesso tempo rappresentano una realtà vivace e poetica, colorando e creando un percorso luminoso per Gaza

Il 19 novembre del 2013 Nidaa Badwan ha chiuso la porta della sua camera da letto e l’ha tenuta chiusa per ventidue mesi. 

Una reclusione volontaria, decisa e motivata. Il giorno prima i miliziani di Hamas l’avevano fermata mentre aiutava un gruppo di giovani a preparare una mostra. “Perché porti quei pantaloni larghi? Devi indossare il velo non quel cappello di lana colorato. Sei strana, chi sei?”. “Sono un’artista” aveva risposto lei. “Che vuol dire? Che cos’è un’artista e soprattutto che cos’è un’artista donna?”. 

 Da quel giorno Nidaa si è isolata nella sua stanza, piccola, solo nove metri quadrati e con una sola finestra. Al soffitto una lampadina appesa ai soli fili elettrici. Ha colorato le pareti di blu, di verde, una l’ha riempita di cartoni delle uova ognuno di colore diverso, come un arcobaleno e durante i quattordici mesi, ha cambiato e ricambiato, secondo l’ispirazione e soprattutto in base alla poca luce naturale che filtrava dalla finestra

Nella stanza strumenti musicali (un oud, una chitarra rotta), una vecchia macchina per scrivere, una cucitrice, gomitoli di lana, una scala di legno da imbianchino, fanno da scenografia

Nidaa Badwan prepara la sua macchina fotografica, aspetta la giusta luce naturale e scatta, scatta e poi scatta ancora. 



Sono autoscatti in cui il volto si riconosce appena, ma sembrano quadri e non fotografie. I colori, il calore, suscitano emozioni, sensazioni forti, ricordano le nature morte di Chardin, i chiaroscuri di Caravaggio, le scene teatralizzate di David. 

Nidaa Badwan con i suoi ritratti rappresenta i sogni dei giovani della sua terra e l'isolamento del mondo femminile sotto il governo autoritario di Hamas.

Dopo aver esposto a Gerusalemme, Betlemme, Nablus, Herbron in Palestina, a Montecatini Terme e Montegrimano in Italia, e prima di esporre in molti altri paese in giro per il mondo, le meravigliose opere di Nidaa verranno esposte nello splendido scenario del Palazzo Graziani della Repubblica di San Marino, con ben 24 tavole, che rimarranno a disposizione del pubblico dal 23 novembre 2015 al 6 gennaio 2016

 Queste le parole del Segretario alla Cultura Giuseppe Morganti: “In una terra come San Marino, che basa i suoi valori e la sua storia sulla libertà, tu rappresenti un simbolo particolare, perché ti batti per i diritti con strumenti di pace e non di guerra”.

“100 giorni di solitudine” di Nidaa Badwan dal 23.11.2015 al 6.01.2016 Palazzo Graziani Via dello Stradone, 12 San Marino