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15/12/22

Storia del Quadro del Giorno: "Autoritratto con cappello di feltro grigio" di Vincent Van Gogh (1887)

 


Il Museo Van Gogh di Amsterdam possiede ben diciotto autoritratti di Vincent Van Gogh.

Tra i primissimi compaiono anche due belle tele di piccole dimensioni in cui Vincent si mostra a capo scoperto mentre fuma la pipa.
Tornano subito alla memoria i disegni e gli studi dedicati ai contadini olandesi, mentre si concedono lo stesso passatempo. Ma si può affermare con tranquillità che il pittore desideri costruirsi un'immagine ben diversa da loro. 

Hartrick, compagno di studi presso la scuola di Cormon, ricorda che Vincent "si vestiva piuttosto bene e in modo normale, meglio di molti altri nell'atelier."  Sono in lenta evoluzione anche la competenza tecnica e la ricerca introspettiva.

Le lunghe, agguerrite discussioni con Paul Signac, consentono a Vincent di prendere familiarità con la tecnica cromoluminarista, anche se poi nell'applicarla egli sceglie la propria strada.

Per lui è "una vera scoperta" stendere il colore puro con tratti che non sono comunque piccoli punti bensì lineette di colore, e stendere quei tratti attribuendo loro il compito di indicare il dinamismo interno al dipinto (in questo caso circolare).

Peculiarità, quest'ultima, che distingue Van Gogh e anticipa l'atteggiamento di una parte dell'avanguardia artistica del primo Novecento. 

fonte: Van Gogh Museum Amsterdam, a cura di Paola Rapelli, Electa

21/09/21

Un quadro fiammingo meraviglioso e misterioso da scoprire nei particolari


E' un quadro meraviglioso. 

Un ragazzo che porta il pane (c. 1663) è un olio su tela del pittore olandese Pieter de Hooch che rappresenta la cosiddetta "età dell'oro" della pittura fiamminga

Un ragazzo offre un cesto di pane a una signora in un interno; dietro di loro un cortile piastrellato conduce in un altro interno buio, oltre il quale si può vedere un canale con una seconda donna, forse la madre del ragazzo, che guarda la transazione da lontano

La porta si affaccia su un sentiero, pavimentato con piastrelle e delimitato da una recinzione, che conduce attraverso il cortile all'ingresso sotto una porta di pietra decorata con uno stemma. 

Al di là c'è un canale, dall'altro lato del quale una donna sta dietro la mezza porta di una casa. In primo piano a destra è una sedia con un cuscino

L'intera scena è dominata dal rosso e dal nero del costume della donna. Ci sono toni bluastri nell'ombra.

Lo stemma sopra la porta dice "o, un azzurro azzurro".

Le insegne sulla finestra recano l'iscrizione, a sinistra "Cornelis Jansz" o "Jac.", A destra "Marnie" o "Maerti". 

A sinistra è il monogramma della famiglia dell'uomo: una "M", in mezzo alla quale si alza un albero che porta una piccola "c" e termina con un "4." 

A destra è quella della famiglia della donna: in una losanga, un albero, con due tratti incrociati in alto e due tratti che si incontrano in un angolo inferiore, ha una "M" a sinistra e una "C" a destra. 

Con la sua magistrale illusione di una profondità sfuggente, l'immagine dimostra la sensibilità di De Hooch ai diversi effetti della luce del giorno negli spazi adiacenti, focalizzando l'attenzione dello spettatore e infonde alla scena una calma profonda. 

Il dipinto è attualmente conservato alla Wallace Collection in Manchester Square a Londra.

11/08/21

Cinema: Apre a Rimini il "Fellini Museum", il polo museale più grande al mondo, dedicato a Fellini

 


Apre a Rimini il Fellini Museum, polo museale diffuso di nuovissima concezione e il piu' grande progetto museale dedicato a Federico Fellini

Le sue porte si apriranno per un lungo weekend di inaugurazione giovedi' 19 agosto, momento inaugurale e spettacolo a partire dalle 20.30, e il 20, 21 e 22 agosto visite guidate gratuite dalle 10 a mezzanotte

Il pubblico, munito di Green Pass, potra' prenotare la visita tramite il sito del museo (fellinimuseum.it). 

Inserito dal Ministero della Cultura tra i grandi progetti nazionali dei beni culturali, il Fellini Museum e' uno spazio in cui innovazione, ricerca e sperimentazione si misurano con la classicita' dell'arte. 

Il Museo verra' presentato dal ministro della Cultura Dario Franceschini in occasione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia martedi' 31 agosto

Considerata la complessita' della sua articolazione su tre siti, con tempi diversi di conclusione - Castel Sismondo, Piazza Malatesta e Palazzo del Fulgor - l'inaugurazione del Museo non si concentra in un unico evento, ma si distribuisce secondo un programma d'iniziative (mostre, concerti, rassegne, convegni, spettacoli) che proseguira' per tutto il 2021

 Il Fellini Museum - spiegano i promotori - non intende interpretare il cinema del regista riminese come opera in se' conclusa, come sacrario o omaggio alla memoria, ma esaltare l'eredita' culturale di uno dei piu' illustri registi della storia del cinema, nato a Rimini nel 1920, e riunisce piu' luoghi del cuore cittadino, "dando vita a un percorso composito di narrazioni che rendono il visitatore protagonista di una esperienza immersiva, in un 'dialogo' tra spazi interni ed esterni in cui la creativita' e l'immaginazione possano contaminare positivamente Rimini e il suo cammino nel presente e nel futuro, come chiave di accesso al mondo del 'tutto si immagina'".

26/04/21

Riaprono da oggi finalmente i musei a Roma !


Il Colosseo riapre le porte ai turisti. Da oggi, con le nuove disposizioni del governo, si puo' visitare il monumento italiano piu' celebre del mondo.

Il Parco archeologico del Colosseo, il Foro Romano e il Palatino, saranno aperti tutti i giorni della settimana, compreso il weekend, dalle 10.30 alle ore 19.15

Le vendite dei biglietti, con prenotazione obbligatoria della fascia oraria, saranno aperte settimanalmente, dal lunedi' alla domenica. 

Aperti anche i musei capitolini, mentre i Musei vaticani riapriranno lunedi' prossimo, 3 maggio.

30/01/21

Dopo 3 lunghi mesi riapre finalmente da lunedì 1 febbraio la splendida Galleria Borghese!


La Galleria Borghese riapre al pubblico da lunedi' 1 febbraio e lo farà con Ci siete mancati, una rassegna di due settimane di eventi speciali.

Tutte le mattine alle ore 12 la direttrice Francesca Cappelletti, in alternanza con uno storico dell'arte o un restauratore del Museo, racconta brevemente il dipinto Danza campestre di Guido Reni, appena acquisito, le sue vicende e la riscoperta sino al ritorno nella collezione del cardinale Scipione Borghese.

L'appuntamento quotidiano è nella Loggia del Lanfranco dove il quadro è temporaneamente allestito prima della sua collocazione definitiva che avverrà nei prossimi giorni per contestualizzare l'opera accostandola a quelle di artisti bolognesi, da Annibale Carracci a Domenichino, fondamentali per comprendere la fase di sperimentazione sul paesaggio come genere pittorico nei primi anni del Seicento. 

Inoltre, tutti i pomeriggi alle ore 16 sono previste delle mini visite tematiche a sorpresa nelle sale del museo, tutte riaperte, realizzate dai funzionari della Galleria, in attesa di riprendere al piu' presto l'attività didattica. 

Danza Campestre, attribuito a Guido Reni



02/06/20

Festa della Repubblica, Riaprono da oggi 2 giugno, 50 Musei e parchi archeologici in tutta Italia. La lista.



Musei in campo per la Festa della Repubblica, con 50 aperture nella giornata di oggi mentre ieri il pubblico e' tornato al parco archeologico del Colosseo, Palatino e Foro Romano e storici e specialisti possono tornare a consultare le carte dell'Archivio di Stato di Brescia. 

Il ripristino degli accessi ai luoghi della cultura statali sulla base delle disposizioni previste dal Dpcm del 17 maggio 2020 permetteranno di aprire il 2 giugno

-il Parco Archeologico di Ostia Antica
- quattro siti del Parco Archeologico dei Campi Flegrei (Anfiteatro di Pozzuoli, Parco archeologico di Cuma, Terme Romane di Baia, Museo del Castello di Baia) 
- il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, 
- il Parco e il Giardino inglese della Reggia di Caserta, 
- il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, 
- il Parco archeologico di Ercolano, 
- la Galleria Estense di Modena, 
- il Palazzo Ducale di Sassuolo, 
- la Pinacoteca di Ferrara, 
- il Museo storico del castello di Miramare a Trieste, 
- i Musei Reali di Torino con Palazzo Reale, Armeria, Galleria Sabauda, Musei di Antichita' e Palazzo Chiablese, 
- la Galleria dell'Accademia e Museo degli Strumenti Musicali di Firenze, 
- i Musei del Bargello con Palazzo Davanzati e il Museo delle Cappello Medicee, 
- il Castello Piccolomini di Celano, 
- il Museo Archeologico "Dino Adamesteanu" di Potenza, 
- il Museo Archeologico Nazionale di Metaponto, 
- il Museo Archeologico Nazionale "Massimo Pallottino" di Melfi, 
- i cortili e il giardino romantico del Palazzo Reale di Napoli, 
- la Certosa di San Martino, il Parco e la Tomba di Virgilio a Napoli, 
- il giardino di Villa Pignatelli, 
- l'aiuola grande e il belvedere di Villa Floridiana, 
- il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum a Teano, 
- il Museo dei Gladiatori di Santa Maria Capua Vetere, 
- il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, -
- il Teatro romano di Benevento, il Museo Archeologico di Cividale, 
- il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, 
-il Museo preistorico dei Balzi Rossi a Ventimiglia, 
- l'area archeologica di Nervi, 
- la Villa romana del Varignano a Portovenere, 
- il Museo archeologico nazionale di Luni, 
- il parco archeologico di Naquane, 
-il parco archeologico nazionale dei massi di Cemmo, -
- il Parco archeologico di Egnazia, 
- il Parco archeologico di Monte Sannace, 
- il Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria, 
- il Museo Archeologico Nazionale di Spoleto, 
-il Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, 
- l'area archeologica di Carsualae, 
- il Palazzo Ducale di Gubbio, -
-l'Ipogeo dei Volumni con la necropoli di Palazzone. 

 Per il 3 giugno sono inoltre previste le riaperture del Museo dell'Opificio delle Pietre Dure, della Galleria degli Uffizi, del Complesso Monumentale della Pilotta a Parma, del Teatro Romano di Gubbio, della Necropoli del Crocefisso del Tufo a Orvieto, mentre storici e studiosi potranno tornare a accedere all'Archivio di Stato di Genova. 

10/01/20

A Livorno trovate le pagelle di Modigliani, con la mostra dedicata al pittore per il centenario della morte.

 Modigliani nel suo studio fotografato da Paul Guillaume

 
Livorno ritrova ed espone le pagelle di un ginnasiale Amedeo Modigliani (1884-1920), mentre prosegue con grande successo la super-mostra dedicata all'artista. 

Frutto di una ricerca all'Archivio storico del Liceo Ginnasio Niccolini Guerrazzi di Livorno, dove Modigliani fu studente, e' allestita nei locali della biblioteca di via Ernesto Rossi dell'attuale Liceo Niccolini Palli, la mostra 'A scuola di Dedo', quadro d'insieme della vita del liceo negli anni in cui Modigliani lo frequento'. 

La rassegna e' stata possibile dopo il ritrovamento di documenti e materiali inediti, tra i quali il registro dei voti, i libri dei verbali e il tabellone della sessione autunnale del 1898 consentono di ricostruire la carriera scolastica dell'artista, che fu iscritto al Liceo Classico Niccolini Guerrazzi negli anni 1893-98 in I, II, III, IV, V Ginnasio.

L'esposizione sara' visitabile al pubblico (ingresso gratuito) dal 16 gennaio al 17 febbraio. 

Nel frattempo resta aperta la mostra 'Modigliani e l'avventura di Montparnasse', al Museo della Citta' fino al 16 febbraio che finora ha registrato oltre 45mila presenze

Ci sono esposte 133 opere rappresentative della Ecole de Paris: Modigliani di cui si celebra quest'anno il centenario della morte (24 gennaio) e' rappresentato dai suoi inconfondibili ritratti e da una collezione di disegni raramente esposti, opere accompagnate da capolavori di Soutine, Utrillo, Derain, Kisling. 



09/10/19

Canova a Roma: Una grande mostra a Palazzo Braschi



Prendere in mano un candela per cercare, con la sua luce fioca e fragile, la perfezione delle forme, la leggerezza dell'armonia e la profondità del sentimento ripercorrendo i gesti di un maestro insuperato: c'e' anche questa tra le suggestioni offerte dalla grande mostra "Canova. Eterna bellezza", in programma a Palazzo Braschi dal 9 ottobre al 15 marzo. 

A cura di Giuseppe Pavanello, l'esposizione indaga il lungo e proficuo rapporto che tra '700 e '800 lego' il grande scultore veneto alla citta' di Roma attraverso ben 170 opere - del maestro e di artisti a lui contemporanei - distribuite in 13 sezioni. 

Sculture in marmo ma anche disegni, bozzetti, modellini e gessi si susseguono nelle sale del museo, per ripercorrere gli itinerari che Canova segui' con l'obiettivo di conoscere Roma e coglierne i misteri. 

Del resto quella tra l'artista, miglior interprete degli ideali di bellezza di Winckelmann, e la citta', dove egli giunse nel 1779 all'eta' di 22 anni, fu davvero una storia d'amore, fatta di ispirazione e ammirazione, studio e impegno, domande e risposte finalmente trovate, accanto alla conquista di una bellezza che raggiunge la perfezione: una relazione affascinante, che il percorso puo' raccontare anche grazie a importanti prestiti, come quelli provenienti dall'Ermitage di San Pietroburgo, dai Musei Vaticani, dai Musei Capitolini, dal Museo Correr di Venezia, dal Museo Archeologico di Napoli e dall'Accademia Nazionale di San Luca e la Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno che insieme con il Comune di Roma, Arthemisia e Ze'tema hanno collaborato alla realizzazione del progetto. 

Da non perdere, l'omaggio, al termine della mostra, che Mimmo Jodice ha voluto offrire allo scultore: due sale in cui, attraverso 30 scatti d'autore, i marmi di Canova vengono riletti in modo inedito, per esaltarne la maestosita' ma anche l'emozione e il dinamismo. 

"E' la prima volta che Canova e Roma si sposano in una mostra", ha detto il curatore Pavanello, che ha voluto porre l'attenzione anche "su cio' che non si vede, ossia i tanti restauri fatti per questa occasione" e sulla particolarita' dell'allestimento, con "alcune opere che si trovano su supporti girevoli e la possibilita' di osservare le sculture anche a lume di candela, perche' era cosi' che Canova voleva si guardassero"

Dalla nascita del nuovo stile tragico al rapporto con la Repubblica Romana, dal legame con l'Accademia di San Luca all'impegno nella difesa del patrimonio dopo la nomina a Ispettore delle Belle Arti nel 1802 fino alle ultime opere realizzate a Roma, sono tanti i temi che la mostra indaga, primo fra tutti la volonta' di Canova di far rinascere l'antico con il moderno e plasmare il moderno attraverso l'antico: se nei tanti gessi esposti questo appare smorzato, nei marmi la forza dell'arte canoviana si esprime nella sua totale pienezza, come dimostrano i tre gioielli provenienti dall'Ermitage, la Danzatrice mani sui fianchi, il Genio della Morte e l'Amorino alato, perfetti nella loro bellezza immortale.

19/09/19

Bacon e Freud per la prima volta insieme a Roma in una grande mostra al Chiostro del Bramante

Lucien Freud, Girl with a kitten, 1947, in mostra al Chiostro del Bramante

BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA 
Opere della TATE 26 settembre 2019 – 23 febbraio 2020 al Chiostro del Bramante di Roma

Due giganti della pittura, Francis Bacon e Lucian Freud per la prima volta insieme in una mostra in Italia. Uno dei più affascinanti, ampi e significativi capitoli dell’arte contemporanea mondiale con la Scuola di Londra. Una città straordinaria in un periodo rivoluzionario. Bacon, Freud, l’arte britannica in oltre sette decenni, lo spirito di una città in mostra al Chiostro del Bramante di Roma dall’autunno 2019 fino a febbraio 2020, a cura di Elena Crippa, Curator of Modern and Contemporary British Art, Tate e organizzata in collaborazione con Tate, Londra.

Insieme a Francis Bacon e Lucian Freud, Michael Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Rego, artisti che hanno segnato un’epoca, ispirato generazioni, utilizzato la pittura per raccontare la vita. 

Grazie a un prestito di Tate, la pittura di sei artisti con opere dal 1945 al 2004 rivela, in maniera diretta e sconvolgente, la natura umana fatta di fragilità, energia, opposti, eccessi, evasioni, nessun filtro, verità. Tanti i temi affrontati: gli anni della guerra e del dopoguerra, storie di immigrazione, tensioni, miserie e insieme, desiderio di cambiamento, ricerca e introspezione, ruolo della donna, dibattito culturale e riscatto sociale. Al centro di tutto questo la realtà: ispirazione, soggetto, strumento, fino a essere ossessione. 

Un tema più che mai attuale, in un’epoca, la nostra, di filtri e #nofilter. La scuola di Londra In mostra oltre quarantacinque dipinti, disegni e incisioni di artisti raggruppati nella “School of London”. 

Artisti eterogenei, nati tra l’inizio del Novecento e gli anni Trenta, immigrati in Inghilterra per motivi differenti che hanno trovato in Londra la loro città, il luogo dove studiare, lavorare, vivere. 

Francis Bacon (1909-1992) nasce e cresce in Irlanda e arriva in Inghilterra quindicenne, Lucian Freud (1922-2011) scappa dalla Germania per sfuggire il nazismo, lo stesso succede, pochi anni dopo a Frank Auerbach; Michael Andrews è norvegese e incontra Freud suo professore alla scuola d’arte; Leon Kossoff è nato a Londra da genitori ebrei russi; Paula Rego lascia il Portogallo per studiare pittura nelle scuole inglesi. 

Nell’architettura cinquecentesca progettata da Donato Bramante trovano spazio, con un approccio cronologico e tematico, opere che raccontano individui, luoghi, vita vissuta, per mostrare la totalità dell’esperienza di essere umano. Opere in cui la fragilità e la vitalità della condizione umana viene presentata tramite lo sguardo dell’artista: disegni e dipinti che ritraggono esistenze e luoghi scandagliati nella sua crudezza senza filtri. 

Per l'approfondimento sugli artisti vedi: www.chiostrodelbramante.it/mostra-bacon-freud-approfondimento


23/05/19

Arriva in Italia dopo 35 anni la "Madonna Benois" di Leonardo da Vinci !



Dal 4 luglio al 4 agosto 2019, Perugia sarà teatro di uno straordinario appuntamento d'arte.

Alla Galleria Nazionale dell’Umbria, infatti, arriva la Madonna Benois, uno dei capolavori giovanili di Leonardo da Vinci, proveniente dall’Ermitage di San Pietroburgo, che torna in Italia dopo 35 anni dalla sua unica esposizione.

L’appuntamento, una delle iniziative che celebrano il quinto centenario della morte del genio fiorentino, vivrà un momento preliminare alla Pinacoteca di Fabriano, dal 1° al 30 giugno, in occasione della XIII Unesco Creative Cities Network Annual Conference.

La mostra offre la possibilità di un interessante confronto iconografico tra la Madonna Benois e le opere del Perugino, eseguite al suo rientro in Umbria da Firenze, e conservate nella Galleria Nazionale dell’Umbria.
Già nelle Cronache Rimate del 1482, infatti, il pittore Giovanni Santi ricordava che Due giovin par d'etate e par d'amori / Leonardo da Vinci e 'l Perusino / Pier della Pieve ch'è un divin pittore, per sottolineare il profondo rapporto che legò i due artisti mentre lavoravano insieme come giovani apprendisti nella bottega fiorentina del Verrocchio.

La Madonna Benois è un’opera chiave del giovane Leonardo da Vinci. Dipinta con ogni probabilità tra il 1478 e il 1480, segna la sua indipendenza dallo stile e dalla formazione di Verrocchio, nella cui bottega il maestro era entrato circa 10 anni prima: un manifesto di quella “maniera moderna” di cui l’artista fu iniziatore.
Al suo secondo impegno su uno dei temi religiosi più diffusi, all’età di ventisei anni, il genio del Rinascimento rompe con la tradizione e inventa una nuova figura di Maria: non più l’imperturbabile Regina dei cieli, ma una semplice madre che gioca con il proprio figlio.

“La Madonna è scesa dal trono su cui gli artisti del Quattrocento l’avevano posta e si è andata a sedere su una panca, in una stanza di casa abitata”, afferma Tatiana Kustodieva, del Dipartimento dell'arte dell’Ermitage. È rimasta la tradizionale tenda che scende dietro la schiena di Maria, che da segno di un cerimoniale, oppure simbolo delle alte sfere, è diventato un tessuto ricoprente lo schienale di una sedia. La stanza è descritta con grande parsimonia, ma Leonardo rende omaggio al suo tempo considerando con l’attenzione di un quattrocentista dettagli come i riccioli di Maria, la spilla, i fragili petali del fiore, le testine dei chiodi nella cornice della finestra. Ciascun oggetto non esiste per sé stesso e grazie alla luce partecipa di un unico ambiente”.

A differenza dei suoi contemporanei Leonardo concentra l’attenzione su ciò che è fondamentale, poiché “Un buon pittore - annota lo stesso Leonardo nel “Trattato della Pittura” - deve dipingere due cose principali: l’uomo e la rappresentazione della sua anima. Il primo è facile, il secondo è difficile, poiché deve essere rappresentato da gesti e movimenti delle membra del corpo”.

La Madonna Benois entrò nelle collezioni dell’Ermitage nel 1914, venduta da Marija Aleksandrovna Benois, che la aveva ereditata dal nonno paterno, mercante in Astrachan, a un prezzo inferiore a quello di mercato, «purché rimanesse in Russia». Non è nota la storia del dipinto prima dell’Ottocento, ma appena fu esposta per la prima volta nel 1908, quasi tutti gli storici dell’arte del tempo l’assegnarono a Leonardo da Vinci, attribuzione che oggi risulta molto solida e affermata pressoché all’unanimità.

La rassegna, organizzata in collaborazione con Villaggio Globale International, rinsalda il legame già in essere tra la Galleria Nazionale dell’Umbria e il Museo Ermitage di San Pietroburgo: grazie a questa collaborazione, La lavandaia, capolavoro di Jean Siméon Chardin dell’Ermitage, è presente alla mostra della Galleria dedicata alle Bolle di sapone, mentre, lo scorso dicembre, l’Annunciazione della Vergine Maria di Piero della Francesca, cimasa del Polittico di Sant’Antonio, è stata eccezionalmente prestata al museo russo, che ora sceglie di celebrare il genio del grande artista toscano proprio nel suo paese natale.


LEONARDO DA VINCI. LA MADONNA BENOIS
Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria (corso Pietro Vannucci, 19)
4 luglio – 4 agosto 2019

Orari: da martedì a domenica, 8.30-19.30; lunedì 12.00-19.30 (ultimo ingresso ore 18.30)

Biglietti: intero, € 8,00; ridotto, € 4,00, Gratuito (per le singole categorie consultare il sito www.gallerianazionaledellumbria.it/visita); Card Perugia Città Museo


Biglietteria/Bookshop: Tel. 075.5721009; gnu@sistemamuseo.it 



21/12/18

TUTTI I MUSEI NELLE VACANZE DI NATALE A ROMA.


A Natale i Musei Civici fanno festa con mostre, eventi, spettacoli e attivita' didattiche con un ricco programma, promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dal 22 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019 e con l'apertura straordinaria del 1° gennaio dei Musei

Eccezionalmente, i Musei Capitolini, i Mercati di Traiano, il Museo dell'Ara Pacis, il Museo di Roma, il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, il Museo Napoleonico e il Museo di Roma in Trastevere saranno aperti il 1° gennaio 2019 dalle 14.00 alle 20.00 e l'area archeologica del Circo Massimo sara' aperta dalle 10.00 alle 16.00

I Musei Civici resteranno tutti chiusi il 25 dicembre mentre il 24 e il 31 dicembre saranno aperti i Musei Capitolini, i Mercati di Traiano, e il Museo dell'Ara Pacis dalle 9.30 alle 14.00 e, come ogni anno

Domenica 6 gennaio 2019 con ingresso gratuito per la prima domenica del mese per i residenti a Roma e nella Citta' Metropolitana per tutti i Musei e le mostre in programma, tranne le mostre Marcello Mastroianni in corso al Museo dell'Ara Pacis e Il Sorpasso. Quando l'Italia si mise a correre, 1946-1961, in corso al Museo di Roma. Sara' inoltre aperto al pubblico gratuitamente il percorso di visita nell'area dei Fori Imperiali dalle ore 8.30 alle 16.30, con l'ultimo ingresso alle 15.30

L'apertura straordinaria prevede l'ingresso in prossimita' della Colonna di Traiano e, dopo il percorso con passerella attraverso i Fori di Traiano e di Cesare, la prosecuzione attraverso il breve camminamento nel Foro di Nerva, che permette di accedere al Foro Romano mediante la passerella realizzata presso la Curia dalla Soprintendenza di Stato. 

Alle tante MOSTRE da visitare nei musei durante le festivita' si aggiungono come sempre al grande patrimonio di collezioni permanenti dei Musei, a cominciare dalle due esposizioni in corso ai Musei Capitolini, La Roma dei Re. Il racconto dell'archeologia e I Papi dei Concili dell'era moderna. Arte, Storia, Religiosita' e Cultura. 

Proseguendo con Balla a Villa Borghese e L'acqua di Talete. Opere di Jose' Molina, le mostre al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese, la prima incentrata sulle opere dipinte dall'artista nella villa e l'altra sulle origini del pensiero occidentale. 

Al Museo di Roma Paolo VI. Il Papa degli artisti, una mostra per ripercorrere la storia degli ultimi tre concili dell'eta' moderna che hanno determinato nella storia della Chiesa radicali cambiamenti. 

Nel chiostro della Galleria d'Arte Moderna di via Crispi, l'installazione etica di Antonio Fraddosio Le tute e l'acciaio, dedicata agli operai dell'Ilva e alla citta' di Taranto. 

Alla Casina delle Civette di Villa Torlonia Metamorfosi del quotidiano, il fascino dei materiali liberty e de'co nella la collezione romana di Francesco Principali, raffinato collezionista di arti decorative del XX secolo. 

Al Casino dei Principi Discreto continuo - Alberto Bardi. Dipinti 1964/1984, una mostra che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica. 

Oltre a Lisetta Carmi. La bellezza della verita', al Museo di Roma in Trastevere e' da vedere la mostra Vento, caldo, pioggia, tempesta. Istantanee di vita e ambiente nell'era dei cambiamenti climatici con la quale, attraverso un percorso di fotografie, Greenpeace racconta i cambiamenti climatici. 

Al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco e al Museo Ebraico di Roma e la mostra sull'archeologo e mercante d'arte Ludwig Pollak (Praga 1868 - Auschwitz 1943), che ripercorre la storia professionale e personale del grande collezionista dalle sue origini nel ghetto di Praga, agli anni d'oro del collezionismo internazionale, alla tragica fine nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

Ai Mercati di Traiano Viaggio nel Colosseo - Magico fascino di un monumento, una mostra grafica sul fascino che "la magia" del Colosseo ha sempre esercitato sull'artista austriaco Gerhard Gutruf, attraverso una selezione delle sue opere realizzate in tecniche e formati differenti. Io So(g)no. Sguardi dei minori stranieri non accompagnati sulla loro realta' e i loro sogni e' la mostra fotografica al Museo delle Mura rivolta a minori stranieri non accompagnati accolti a Roma. 

Fino al 6 gennaio, i Musei faranno festa anche offrendo SPETTACOLI, CONCERTI E ATTIVITÀ per tutte le eta' e per ogni gusto. 

Con Musei in gioco, i protagonisti delle feste di Natale saranno bambini e ragazzi di ogni eta', dal 22 dicembre 2018 alla Befana 2019, che potranno scegliere tra le tante attivita' divertenti e formative organizzate per conoscere la storia di Roma e delle sue collezioni museali, in modo inusuale e divertente: dall'originale caccia al tesoro del Museo delle Mura, il 22 dicembre e il 5 gennaio, alla speciale tombola allestita al Museo di Casal de' Pazzi - 23 dicembre e 4 gennaio - con animali, piante e uomini del Pleistocene. 

E ancora, il Museo dell'Ara Pacis il 4 gennaio proporra' prove di abilita' e simpatici enigmi e al Museo Civico di Zoologia saranno molti i giorni dedicati al gioco - 22,23,27,28,29,30 dicembre e 2,3,4,5,6 gennaio - in cui i piccoli partecipanti potranno interagire con reperti naturalistici negli incontri della scienza divertente sulle orme di Babbo Natale e tra gli animali del ghiaccio. 

Anche al Museo di Roma, il 23 dicembre i ragazzi "vestiranno i panni" dei personaggi dipinti nelle opere attraverso oggetti - vestiti e gioielli - indossati nell'opera scelta. Non mancheranno cruciverba, puzzle, caccia all'opera d'arte misteriosa al Casino dei Principi di Villa Torlonia il 27 dicembre e il 6 gennaio, un "Mercante in Fiera" rivisitato in chiave napoleonica, naturalmente al Museo Napoleonico, il 3 e il 5 gennaio. Sabato 29 dicembre divertenti appuntamenti sia ai Musei Capitolini, con caccia all'opera e altri giochi di osservazione, sia alla Centrale Montemartini, dove melodie antiche e frastuoni moderni accompagneranno i bambini alla scoperta del museo. 

30/10/18

Domenica prossima, 4 novembre, Musei e Fori aperti gratis a Roma. Il dettaglio di tutti i siti visitabili.


Domenica 4 novembre, come ogni prima domenica del mese, e' previsto l'ingresso gratuito in tutti i Musei Civici per i residenti a Roma e nella Citta' Metropolitana, promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l'organizzazione di Ze'tema Progetto Cultura. 

 Sara' inoltre aperto al pubblico gratuitamente il percorso di visita nell'area dei Fori Imperiali dalle ore 8.30 alle 16.30, con l'ultimo ingresso alle 15.30. 

L'apertura straordinaria prevede l'ingresso in prossimità della Colonna di Traiano e, dopo il percorso con passerella attraverso i Fori di Traiano e di Cesare, la prosecuzione attraverso il camminamento nel Foro di Nerva, che permette di accedere al Foro Romano mediante la passerella realizzata presso la Curia dalla Soprintendenza di Stato. 

Domenica 4 si potranno visitare gratuitamente le collezioni permanenti dei Musei e le molte mostre in corso. 


Ai Mercati di Traiano la mostra sull'imperatore Traiano in occasione dei 1900 anni dalla sua morte Traiano. Costruire l'Impero, creare l'Europa. 

Da non perdere, al Museo di Roma in Trastevere Lisetta Carmi. La bellezza della verita', un eccezionale percorso fotografico scandito da tre temi molto diversi fra loro: la metropolitana parigina, i travestiti e la Sicilia. 

Inoltre, alla Galleria d'Arte Moderna di via Crispi Roma Citta' Moderna. Da Nathan al Sessantotto, una rassegna unica che ripercorre le correnti artistiche protagoniste del '900 con in primo piano la citta' di Roma;

Chi vive o studia a Roma, puo' acquistare la MIC, la nuova card che, al costo di 5 euro, permette l'ingresso illimitato per 12 mesi nel Sistema dei Musei Civici.

26/09/18

Apre a Roma l'11 Ottobre "Rhinoceros" un meraviglioso nuovo spazio per l'arte contemporanea e il bel vivere, in pieno centro a San Giorgio al Velabro.

Caviar Kaspia a Roma al Palazzo Rhinoceros. Terrazze mozzafiato, caviale e respiro internazionale
Aprirà a Roma il prossimo 11 Ottobre un nuovo bellissimo spazio nel pieno centro della città grazie al mecenatismo di Alda Fendi. 3500 metri di ex case popolari nel cuore della Roma classica sono stati interamente ripensati con 8 anni di lavoro e un progetto di architettura d'autore. e un nuovo nome: Palazzo Rhinoceros. 
Sarà museo, residenza culturale, e ospiterà anche caffè e ristorante (separata la gestione): l'esordio in Italia di Caviar Kaspia, storica maison del caviale parigina.
Si tratta di un palazzo storico che affaccia sulla splendida piazza di San Giorgio al Velabro, dove l’arco quadrifronte di Giano (che di recente è stato con sicurezza attribuito definitivamente all'Imperatore Costantino) segna il confine dell’antico Foro Boario. Poco più in là l’area dei Fori, il Palatino e il Circo Massimo, nel cuore della Roma classica, tra gli scavi archeologici più celebri del mondo
3500 metri quadri da vivere e abitare, destinati a diventare polo d’attrazione culturale della Capitale (la quale, amministrativamente, risponde voltando le spalle: tutta l’area circostante rimane immersa nel degrado più inaccettabile), ospitando una collezione permanente ed esposizioni temporanee (il primo anno la programmazione declinerà proprio il tema del rinoceronte, simbolo di forma e anticonformismo, nelle arti visive e performative); ma pure - con gestione completamente separata -  un’esclusiva struttura di ospitalità da 25 unità abitative destinate ad artisti, mecenati, collezionisti (appartamenti curati nel minimo dettaglio) e un’offerta di ristorazione altrettanto peculiare, ai piani più alti del palazzo, con vista incredibile sulla città e tripudio di terrazze.

In questi anni si è lavorato sull’intera struttura (in realtà tre grandi palazzi accorpati), ripristinando l’aspetto originale del palazzo laddove le preesistenze potessero raccontarne la storia, e muovendo dal principio di un restauro filologico degli spazi verso la concezione di un’architettura nuova, che stupisse il visitatore senza cedere al decorativismo che mal avrebbe sposato lo spirito dell'operazione, con soluzioni inaspettate e raffinate, specie nella progettazione degli appartamenti, letteralmente incastonati tra i piani superiori del palazzo. 

Dall'11 ottobre Rhinoceros aprirà le porte alla città, invitandola a entrare e farsi scoprire: sviluppata in altezza attorno a due corti interne (il bianco e il nero; la notte e il giorno), il percorso espositivo lascerà spazio man mano che si sale alle residenze, anch’esse pronte a inaugurare alla metà del mese sotto la gestione del gruppo internazionale di ospitalità Room Mate di Kike Sarasola; già presente in molte città del mondo, a Roma il brand fa il suo debutto sotto il marchio The Rooms of Rome, con 24 appartamenti uno diverso dall’altro. Ma nel progetto c’è stato spazio sin dall’inizio per un’area dedicata alla ristorazione, aperta a romani e turisti al quinto e sesto piano del complesso. Spazio ricettivo e spazio ristorativo sono parte integrante del progetto del palazzo, e funzionali al suo racconto complessivo.

Anche in questo caso la scelta è ricaduta su un format già presente all’estero, e anzi particolarmente antico per fondazione, Caviar Kaspia, nato a Parigi nel 1927. Sull’addomesticamento della formula al mercato romano ha lavorato Dario Laurenzi, consapevole di poter scommettere su un asso nella manica di non poco conto: due saranno le terrazze a disposizione degli ospiti per tutta la bella stagione – da marzo a ottobre, e con un po’ di fortuna anche nelle giornate più miti d’inverno – più come se non bastasse un’altana qualche metro più su, allestita con divani e uno spazio più rilassato per l’aperitivo. Tutte affacciate a 360 gradi sulla Roma classica vista qui da un punto di osservazione inedito e ammaliante, costituiranno il cuore del ristorante, che vivrà 7 giorni su 7, dalle 8 alle 24, e disporrà anche di uno spazio all’interno da circa 50 coperti (fuori i numeri triplicano, arrivando fino a 150). L'idea è quella di proporre una formula variabile che rappresenti una novità, ma senza spaventare. 

La sera del 19 tutto questo contribuirà a realizzare un menu che per la prima volta nella storia di Caviar Kaspia introduce pietanze più cucinate, come primi piatti di pasta – lo spaghetto al caviale omaggio a Gualtiero Marchesi, da subito in carta, o i ravioli ripieni di granchio – e pietanze legate alla cucina mediterranea, in aggiunta al consueto trionfo di tartare, salmone fresco e affumicato, patate con caviale. A prezzi di posizionamento adeguati alla piazza romana. Un modo, a detta di chi ha ripensato la formula, per esaltare il concept all'insegna dell'italianità. In abbinamento carta di vini e champagne, da circa 70 etichette. Durante tutta la giornata, invece, sarà disponibile l'offerta della caffetteria internazionale, con proposte per la colazione dolce (c'è la firma di Marco Rinella) e salata e poi un menu agile che spazia dal club sandwich con salmone selvaggio alla Caesar Salad con astice. Per l'aperitivo si cambia ancora: drink list e tapas in abbinamento, fino a tarda sera per chi volesse cenare al cocktail bar. Esperienza vivamente consigliata vista la spettacolarità dell'allestimento, con due banconi in marmo e acciaio (uno per ogni terrazza), da 10 e 5 metri. Anche in questo caso saranno i prodotti della casa a dettare la linea, ma l'alternativa cocktail e selezione di tapas sarà decisamente più informale rispetto alla proposta del ristorante (dove si stima una spesa che parte dai 50-60 euro per salire fino a picchi più che vertiginosi, in base a quanto amate il caviale). Italiano lo staff, tutto inviato nei mesi scorsi a formarsi sul campo, a Parigi. A dirigere la squadra sarà Alessia Meli, in cucina, invece, si muoverà Giovanni Gianmarino.
Roma acquista uno spazio culturale – unico! - di respiro internazionale, frutto di un'operazione mirata di mecenatismo artistico. 
 Palazzo Rhinoceros - Roma - Cancellata Arco di Giano, via di San Giovanni Decollato - dall'11 ottobre 2018

Fonte Livia Montagnoli per Gambero Rosso

02/06/18

Domani, Domenica 3 giugno, Musei Aperti gratis a Roma.



Anche il 3 giugno, come tutte le prime domeniche del mese, l'ingresso a tutti i musei civici e alle mostre in programma in questi spazi sara' gratuito per i residenti a Roma e nella Citta' Metropolitana. 

La giornata e' promossa da Roma Capitale, assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l'organizzazione di Ze'tema Progetto Cultura.

Inoltre, come prima domenica del mese, il percorso di visita nell'area dei Fori Imperiali sara' aperto al pubblico gratuitamente dalle ore 8.30 alle 19.15, con l'ultimo ingresso alle 18.15. 

L'apertura straordinaria prevede l'ingresso alla Colonna di Traiano e, dopo il percorso con passerella attraverso i Fori di Traiano e di Cesare, la prosecuzione attraverso il breve camminamento nel Foro di Nerva, che permette di accedere al Foro Romano mediante la passerella realizzata presso la Curia dalla Soprintendenza di Stato

Questa domenica sara' l'occasione per visitare gratuitamente le collezioni permanenti dei Musei e le mostre temporanee in corso tra cui I Papi dei Concili dell'era moderna.Arte, Storia, Religiosita' e Cultura ai Musei Capitolini, la mostra sull'imperatore Traiano in occasione dei 1900 anni dalla sua morte ai Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali (Traiano. Costruire l'Impero, creare l'Europa) e, nel nuovo spazio espositivo della Centrale Montemartini, l'esposizione dedicata al dialogo tra due importanti culture del mediterraneo: quella egizia e quella etrusca (Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato). 

Da non perdere anche, al Museo di Roma in Trastevere, Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo, un racconto per immagini e video del Paese di quegli anni, e ROMA CITTÀ MODERNA. Da Nathan al Sessantotto alla Galleria d'Arte Moderna di via Crispi, una rassegna unica che ripercorre le correnti artistiche protagoniste del '900 con in primo piano la citta' di Roma. 

Restano a pagamento la mostra, in chiusura proprio il 3 giugno, nello Spazio espositivo del Museo dell'Ara Pacis Magnum Manifesto. Guardare il mondo e raccontarlo in fotografia - che celebra i 70 anni della Magnum Photos con le immagini e gli storici reportage della piu' grande agenzia fotogiornalistica al mondo - e la mostra Canaletto 1697-1768 al Museo di Roma, che celebra il 250° anniversario della morte del grande pittore veneziano presentando il piu' grande nucleo di opere di sua mano mai esposto in Italia, 68 tra dipinti, disegni e documenti, inclusi alcuni celebri capolavori.

Nei Musei si svolgeranno anche alcune attivita' didattiche a pagamento per bambini e famiglie:

Illuminate vedute. Canaletto 1697-1768 Museo di Roma ore 11.00 Visita alla mostra Canaletto 1697-1768 per condurre il pubblico alla riscoperta dell'artista e delle sue opere. E attraverso i suoi capolavori approfondire alcune delle complessita' storico/artistiche del XVIII secolo. Durata: 90 minuti 

Passeggiata scientifica al Museo Museo Civico di Zoologia orari: 10.45 - 12.00 - 14.30 - 15.45 - 17.00 Una "passeggiata scientifica" con tutta la famiglia per visitare il museo in un modo diverso dal solito. Durata: 1h. Eta': adulti e bambini Roma, 29 mag. 

MOSTRE IN CORSO 

I Papi dei Concili dell'era moderna. Arte, Storia, Religiosita' e Cultura Musei Capitolini Palazzo dei Conservatori - Sale piano terra. Fino al 9 Dicembre 2018 La mostra costituisce un'occasione unica per ripercorrere la storia degli ultimi tre Concili dell'eta' moderna www.museicapitolini.org 

Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato Centrale Montemartini. Fino al 30 Giugno 2018 Un dialogo tra due grandi popoli del Mediterraneo in una mostra che inaugura il nuovo spazio per esposizioni temporanee della Centrale Montemartini. www.centralemontemartini.org

Traiano. Costruire l'Impero, creare l'Europa Mercati di Traiano. Fino al 16 Settembre 2018 Il "racconto" della mostra si sviluppa attraverso statue, ritratti, decorazioni architettoniche, calchi della Colonna Traiana, monete d'oro e d'argento, modelli in scala e rielaborazioni tridimensionali, filmati: una sfida a immergersi nella grande Storia dell'Impero e nelle storie dei tanti che l'hanno resa possibile.www.mercatiditraiano.it 

ROMA CITTÀ MODERNA. 

Da Nathan al Sessantotto (fino al 28 Ottobre 2018) AMIN GULGEE - "7" (fino al 23 Settembre 2018) Galleria d'Arte Moderna Roma citta' moderna e' un tributo alla Capitale d'Italia attraverso gli artisti che l'hanno vissuta e gli stili con cui si sono espressi. Una rassegna unica, che ripercorre le correnti artistiche protagoniste del '900 con in primo piano la citta' di Roma, da sempre polo d'attrazione di culture e linguaggi diversi. Amin Gulgee "7" e' l'installazione di uno dei piu' importanti artisti pakistani che parte da una frase in arabo, trascritta nella scrittura nakshi, intraducibile ma dal significato universale, il cui riferimento e' alla pace fra i popoli e all'amore umano. www.galleriaartemodernaroma.it 

 Raffaele de Vico (1881-1969) Architetto e Paesaggista Museo di Roma. Fino al 30 Settembre 2018 Un tributo della Capitale a uno dei maggiori architetti e paesaggisti del Novecento, Raffaele de Vico (1881-1969). Una mostra unica nel suo genere attraverso la quale viene anche ripercorsa la storia del verde pubblico romano nella prima meta' del passato secolo. www.museodiroma.it 

Gianni Asdrubali "Lo spazio impossibile" Museo Carlo Bilotti. Fino al 10 Giugno 2018 Diversamente da quanto avviene tradizionalmente con singoli dipinti collocati su parete secondo ordini lineari e ordinati, la mostra rende in tutta la sua vivace drammaticita' e velocita' la concezione spaziale e pittorica di Asdrubali. www.museocarlobilotti.it Matteo Negri 

NAVIGATOR ROMA Museo Carlo Bilotti. Fino al 10 Giugno 2018 "Verra', se resisto a sbocciare non visto": il racconto di un viaggio nel parco popolato da persone, architetture, natura e dal tempo che scorre. Il progetto Navigator Roma, ideato e realizzato da Matteo Negri, prende le mosse dall'omonima installazione all'aperto. www.museocarlobilotti.it 

Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo Museo di Roma in Trastevere. Fino al 2 Settembre 2018 L'iniziativa intende delineare un vero e proprio percorso nell'Italia del periodo: un racconto per immagini e video del paese di quegli anni per rivivere, ricordare e ristudiare quella storia. www.museodiromaintrastevere.it 

BABELE - Gloria Argele's Museo di Roma in Trastevere. Fino al 17 Giugno 2018 Le 30 opere in mostra, realizzate tra il 2000 e il 2018 utilizzando tecniche diverse, sculture di legno, rete metallica, rilievi in carta e disegni sono la riflessione dell'artista argentina sulla nostra Babele contemporanea, la storia del Novecento e sul disagio di questo inizio di secolo. www.museodiromaintrastevere.it

MUSEO DI ZOOLOGIA… DIVERSO PER NATURA Museo Civico di Zoologia. Fino al 30 giugno 2018 Decine e decine di specie animali trovano a Roma un ambiente ideale per vivere, scegliendo soprattutto i parchi, le ville storiche e gli edifici del centro che, con i loro tetti antichi e le tante cavita', riproducono gli ambienti naturali ricchi di ripari e anfratti. www.museodizoologia.it 

Serban Savu Museo Pietro Canonica a Villa Borghese. Fino al 1° Luglio 2018 In sintonia con le linee guida del programma espositivo "Fortezzuola", Serban Savu, dopo aver soggiornato a piu' riprese a Roma, ha concepito un progetto ispirato al contesto storico e culturale del Museo Canonica.

06/04/18

Il Louvre si conferma il Museo più visitato al Mondo - Ma incalzano i Cinesi !



Re Louvre sempre sul trono supera la crisi e risale la china tornando di nuovo sopra agli 8,1 milioni di visitatori, 700 mila in piu' rispetto al 2016, l'anno nero del terrorismo.

Ma il vero exploit e' quello del National Museumof China che con poche presenze in meno (8.062.000) rispetto al blasonatissimo collega francese svetta di colpo al secondo posto della classifica mondiale 2017 stilata dal Giornale dell'Arte con The Art Newspaper, lasciandosi alle spalle il Met di NewYork, che pure ha affrontato le sue crisi di bilancio guadagnando ancora visitatori.

Tant'e', quest'anno anche i Musei Vaticani festeggiano, con 400 mila presenze in piu' che gli valgono la riconquista del quarto posto (un anno fa erano scivolati al quinto, superati dalla National Gallery di Londra).

Mentre nella top 100, dove da sempre figurano alcuni dei piu' importanti musei italiani, dagli Uffizi a Castel Sant'Angelo, entrano alla grande il Complesso Museale del Duomo di Siena (31), Palazzo Reale di Milano che ha ospitato tra l'altro la grande mostra di Caravaggio (71) e finalmente la Reggia di Caserta, complici forse pure le domeniche gratuite lanciate dal Mibact (100).

Insomma, se guerre e terrorismo continuano a fare paura e la crisi economica costringe anche i piu' grandi a rivedere i bilanci, la fame di cultura nel mondo sembra crescere insieme con i numeri globali del turismo.

E l'Oriente, con un trend che va avanti ormai da tempo, si fa spazio, sgomitando anche ai danni delle istituzioni piu' storiche. Nella lista dei primi dieci le variazioni sono minime.

Soffrono un po' i musei londinesi (anche qui la paura del terrorismo puo' aver fatto la sua parte) con il British Museum che scivola dal terzo al quinto posto e la National Gallery che dal quarto precipita all'ottavo.

Escluso il Reina Sofia di Madrid, che con 3,8 milioni di visitatori si deve accontentare dell'undicesimo posto, in discesa come il Prado che con 2,8 milioni e' diciottesimo (era al gradino 14).

Intanto si fa strada il Tokyo Metropolitan Art Museum, che entra al 21/o posto, cosi' come il Museum National de Antropologia di Citta' del Messico, che con 2 milioni 336 mila presenze e' 24/o, seguito al 30/o da un altro museo cittadino, il Museum National de Historia (2.135.465).

E se a Firenze gli Uffizi perdono una posizione scendendo al 26/o posto e la Galleria dell'Accademia ne cede due (al 37/o con 1,6 milioni), un destino analogo al museo dell'Acropoli di Atene (1,5 milioni di visitatori, e' 40/o, nel 2016 era al 36/o posto), guadagna invece ben 11 posizioni il National Museum of Western Art di Tokyo, 43/o con 1,4 milioni di visitatori.

Quanto alla classifica italiana, i primi posti sono gli stessi di sempre, al top inossidabili gli Uffizi, con 2 milioni 235 mila visitatori, seguiti dalla Galleria dell'Accademia di Firenze e dal Museo di Castel sant'Angelo, primo dei romani.

Tra i siti archeologici domina il Colosseo, da sempre il monumento piu' gettonato, che nel 2017 ha sfondato il muro dei 7 milioni di visitatori, seguito da Pompei con 3 milioni 418 mila (anche qui oltre un milione in piu' rispetto a pochi anni fa) e a sorpresa dalla Valle dei templi di Agrigento con 867 mila.

Guardando ai 32 super musei voluti da Franceschini (quelli a gestione autonoma) in testa c'e' sempre l'Anfiteatro Flavio, seguito dal complesso Uffizi, Pitti, Boboli (3 milioni 825 milioni) e poi da Pompei e dalla Galleria dell'Accademia.

Agli ultimi posti la Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia (59 mila visitatori) e il Parco dell'Appia Antica (48 mila) con tutta probabilita' penalizzato dalla mancanza di uffici e personale. 

Una classifica valuta anche chiese, abbazie e complessi museali: qui dominano i toscani, primo assoluto il Duomo di Siena con 2,1 milioni di visitatori, seguito a distanza dal Duomo di Firenze (725 mila) e da Santa Maria Novella (450 mila).

30/03/18

A Roma Musei Gratis a Pasqua! Aperture straordinarie a Pasquetta.


In occasione delle festività pasquali e' in programma a Roma l`iniziativa "La sorpresa e' nei Musei", promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l`organizzazione di Ze'tema Progetto Cultura. 

I musei civici saranno aperti anche a Pasqua e Pasquetta con una ricca offerta culturale di mostre, spettacoli, visite guidate e laboratori per bambini, con il pagamento del biglietto ordinario di ingresso al museo, salvo che non sia diversamente indicato. 

La domenica di Pasqua, che quest`anno coincide con la prima domenica del mese, l`ingresso a tutti i musei civici e' gratuito per i residenti a Roma e nella Citta' Metropolitana (ad eccezione della mostra Magnum Manifesto al Museo dell`Ara Pacis). 

I tanti appuntamenti con l`arte proseguono anche il lunedi' di Pasquetta grazie all`apertura straordinaria di tutti i musei.

 Fino al 2 aprile sono in programma nei musei civici concerti e letture: 

venerdi' 30 marzo il Museo Carlo Bilotti ospita alle 12 "Racconti di Pasqua fra Resurrezione e Liberazione" con Antonio Banno', Angela Ciaburri e Alessandro Muller al violoncello, a cura di Teatro di Roma; al Museo Napoleonico e' previsto alle 16 il concerto jazz di Aldo Bassi/Alessandro Bravo duo, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma; al Museo di Roma in Trastevere alle 16 il concerto di musica classica con il pianista Luca Lione a cura di Roma Tre Orchestra. 

Sabato 31 marzo alla Villa di Massenzio (Mausoleo di Romolo) alle 12.00 e' in programma "Racconti di Pasqua fra Resurrezione e Liberazione" con Lorenzo Parrotto, Antonietta Bello, e Alessandro Muller al violoncello, a cura di Teatro di Roma; alla Centrale Montemartini alle 12 il concerto di MuSa Classica A tutto Bach a cura di Sapienza CREA - Nuovo Teatro Ateneo; al Museo Napoleonico alle 16 il concerto jazz Greg Burk/Federica Michisanti duo in collaborazione con Fondazione Musica per Roma; al Museo Carlo Bilotti alle 16 il concerto di musica classica con il pianista Giovanni Alvino a cura di Roma Tre Orchestra. 

La domenica di Pasqua, primo aprile, il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina propone alle 16 "Racconti di Pasqua fra Resurrezione e Liberazione", con Antonio Banno', Alessandro Minati, e Alice Cortegiani al clarinetto, a cura di Teatro di Roma; mentre al Museo Carlo Bilotti si svolge alle 16 il concerto di musica classica con il pianista Michele Tozzetti a cura di Roma Tre Orchestra. 

Vari sono gli eventi previsti il giorno di Pasquetta, lunedi' 2 aprile: al Museo Carlo Bilotti alle 12 il concerto di MuSa Classica Le de'but du printemps en France a cura di Sapienza CREA - Nuovo Teatro Ateneo; al Museo Giovanni Barracco alle 12 il concerto di musica classica con Fabiola Gaudio, violino, e Marco Simonacci, violoncello, a cura di Roma Tre Orchestra; al Museo Pietro Canonica alle 12 "Racconti di Pasqua fra Resurrezione e Liberazione" con Alessandro Minati, Silvia Quondam, e Alice Cortegiani al clarinetto, a cura di Teatro di Roma; al Museo Napoleonico alle 16 il concerto di MuSa Jazz All that jazz... a cura di Sapienza CREA - Nuovo Teatro Ateneo. 

In programma nei musei civici anche visite guidate, laboratori per bambini e ragazzi e l`apertura straordinaria di L`Ara com`era il giorno di Pasqua e Pasquetta. 

In particolare, il Museo Civico di Zoologia, oltre ad insolite visite al museo previste il 2 aprile per la Pasquetta in famiglia, propone campus scientifici per bambini dai 5 ai 12 anni nelle date del 29 marzo, 30 marzo e 3 aprile, in occasione della chiusura delle scuole per le festivita' pasquali. 

I Campus scientifici proietteranno i giovani scienziati fra barriere coralline e grandi carnivori del nostro pianeta, per sperimentare e giocare con la scienza. 

Informazioni e prenotazioni su www.myosotisambiente.it 

Infine, domenica primo aprile il percorso di visita nell`Area Archeologica dei Fori Imperiali sara' aperto al pubblico gratuitamente dalle 8.30 alle 19.15, con l`ultimo ingresso alle 17.30. 

L`apertura straordinaria prevede l`ingresso alla Colonna di Traiano e, dopo il percorso con passerella attraverso i Fori di Traiano e di Cesare, la prosecuzione attraverso il breve camminamento nel Foro di Nerva, che permette di accedere al Foro Romano, mediante la passerella realizzata presso la Curia dalla Soprintendenza di Stato

fonte askanews

16/03/18

Ecco i Sette Nuovi Musei da visitare nel 2018 !

Il Louvre Abu Dhabi, Emirati Arabi

I sette musei da visitare nel 2018

Dal Louvre di Abu Dhabi alla Casa Lego danese, dall’Urban Nation di Berlino alla Zeitz Mocaa di Città del Capo; ecco i nuovissimi luoghi della cultura che meritano un viaggio.


Louvre Abu Dhabi, Emirati Arabi
Inaugurato lo scorso novembre, il faraonico museo Louvre Abu Dhabifirmato dall’architetto Jean-Nouvel, è una meraviglia architettonica tutta da scoprire. Sorge sull’isola Saadiyat, non lontano dal cuore finanziario della capitale degli Emirati, ed è formato da 55 edifici bianchi ispirati a una Medina orientale, coperti da una cupola in acciaio di 180 metri di diametro. Il museo ospita opere di tutte le epoche e civiltà; tra i pezzi esposti più prestigiosi ci sono un Corano del VI secolo, una Bibbia gotica e una Torah dello Yemen come simbolo di fratellanza e di scambio di culture. Il museo offre dunque uno sguardo sull’arte universale - dalla Preistoria fino ai giorni nostri, passando per l’Antico Egitto, la Grecia e la Roma imperiale - con più di 300 opere provenienti da 13 musei francesi e varie sezioni dedicate alle mostre temporanee; solo una piccola parte, con 23 gallerie permanenti, è invece destinato all’arte moderna e contemporanea. Info:www.louvreabudhabi.ae
Curiosità: la cupola che ricopre il museo è pesante quasi quanto la Torre Eiffel ed è formata da 7.850 stelle metalliche, che creano un gioco di luci e ombre ispirato ai suk orientali. Il Paese ha pagato quasi un miliardo di euro al governo francese per poter usare per 30 anni il nome del suo museo più famoso, il Louvre.

Lego House, Danimarca
E’ nato lo scorso settembre a Billund, la città natale della Lego in Danimarca, il museo dedicato ai mattoncini colorati più famosi al mondo. La casa della Lego è un luogo dove grandi e piccoli possono divertirsi giocando e creando, secondo la filosofia della celebre azienda danese. Sorge su 12mila metri quadrati nel cuore della città di Billund e ospita 21 blocchi con attrazioni a pagamento e spazi all’aperto, come la Lego Square, una grande piazza al centro del museo dove gli ospiti possono giocare liberamente o concedersi un’esperienza gourmet in uno dei 3 ristoranti presenti. Cuore della Lego House sono le “experience zones”, che si sviluppano in 4 aree di gioco colorate, dove ogni colore rappresenta un aspetto dell’apprendimento dei bambini: rosso è creativo, blu cognitivo, verde sociale e giallo emozionale. Completano l’esperienza una magnifica galleria “Masterpiece” dove i visitatori possono esporre le proprie creazioni e la “History Collection”, uno spazio dedicato al racconto e alla storia dell’azienda.
Curiosità: i 21 blocchi del museo sono sovrapposti in modo sfalsato, proprio come i mattoncini Lego; la facciata è ricoperta da tegole in cotto che danno l’impressione di essere un mattonicino, così come il tetto, coronato da un gigantesco Lego in scala gigante. Non lontano dal museo sorge il parco dei divertimenti Legoland dove il mondo in miniatura è fatto di mattoncini colorati.

Urban Nation, Germania
Nel quartiere Schöneberg di Berlino è nato da pochi mesi il primo museo dedicato all’esposizione, allo studio e alla promozione della street art, l’arte contemporanea urbana, che vanta anche una biblioteca tematica con oggetti e più di 5mila libri, donati da Martha Cooper, la reporter americana che negli anni Settanta documentò la nascita del fenomeno artistico a New York. Il museo rappresenta un punto di riferimento importante per artisti, appassionati d’arte, berlinesi e turisti e offre un laboratorio didattico agli studenti. La facciata del museo, disposto su due piani con muri alti sette metri, è ricoperta di grandi pannelli modulari sui quali gli artisti realizzano graffiti e murales; i pannelli con le opere d’arte sono rimovibili per poter essere trasportati in altre parti della città o conservati all’interno del museo. Info: urban-nation.com
Curiosità: un corridoio/passerella all’interno del museo tra murales e graffiti crea un effetto “distanza”, come se le opere fossero sulla strada o sulle pareti di muri o edifici in giro per la città. “Il museo”, ha spiegato l’architetto progettista Thomas Willemeit “deve riflettere l’aspetto dinamico e non convenzionale della street art”.

Musée YSL Marrakech, Marocco
Inaugurato lo scorso ottobre in un palazzo color ocra con una cornice in pizzo di mattoni, il nuovo museo dedicato a Yves Saint Laurent è un omaggio alla moda e alla creatività dello stilista francese, scomparso dieci anni fa, e allo speciale rapporto d’amore che aveva con Marrakech, luogo ispiratore delle sue collezioni. Dal primo viaggio nella città marocchina nel 1966, infatti, lo stilista francese non smise di tornarci fino al 1980 quando la scelse come seconda casa, vivendo nella villa ai Jardin Majorelle con il compagno Pierre Bergé, uno dei luoghi che ogni visitatore ammira arrivando a Marrakech, tra le piante di cactus del giardino botanico e il blu cobalto delle pareti della villa. Il museo dedicato a Yves Saint Laurent, voluto della Fondation Pierre Bergé–Yves Saint Laurent e costruito vicino ai giardini Majorelle, è stato concepito come un grande centro culturale che comprende uno spazio espositivo permanente, una galleria temporanea di mostre, una biblioteca di ricerca, un auditorium, una libreria e una caffetteria con terrazza. La facciata è un raffinato incastro di volumi quadrati e circolari, alti e bassi, pieni e vuoti, che ricorda le sculture cubiste; i materiali usati sono tipicamente maghrebini: terracotta, pietra, ceramica e marmo. Se l’esterno è opaco, l’interno è volutamente luminoso, liscio e vellutato proprio come il rivestimento di una giacca sartoriale. Info: www.museeyslmarrakech.com
Curiositàal piano interrato c’è il dipartimento di conservazione: è una “camera di Tutankhamon”, un luogo speciale supportato da sofisticati sistemi hi-tech che oltre a conservare a temperature ottimali, è in grado di anticipare, prevenire e ostacolare il deterioramento naturale dei pezzi esposti, cioè di scarpe, cappelli, gioielli, vestiti a trapezio, cappotti di lamé, cappe di taffetà con buganvillee ricamate e altri capi d’alta moda.

Wien Museum Beethoven Museum, Austria
Da fine novembre Vienna ha un nuovo museo dedicato al grande compositore Ludwig van Beethoven, che nella capitale viennese visse molto a lungo, prima per prendere lezioni da Mozart e poi come allievo di Joseph Haydn. Il nuovo museo, che si trova al 6 di Probusgasse nel distretto termale di Heiligenstadt, fuori dal centro della capitale, è il risultato dell’ampliamento di uno degli appartamenti dove visse il compositore tedesco, che qui cercò di curare i disturbi all’udito di cui soffriva. L’allestimento museale, moderrno e interattivo, permette di conoscere la storia della cultura viennese tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento e di approfondire la figura di uno dei massimi compositori di tutti i tempi. All’interno 14 stanze raccontano attraverso gli oggetti e le testimonianze alcune tematiche legate alla vita e alle opere di Beethoven: la storia della casa, il trasferimento da Bonn a Vienna, il soggiorno a Heiligenstadt, le composizioni e le rappresentazione teatrali dell’epoca. In questa casa-museo a 32 anni Beethoven, in preda a un profondo sconforto, scrisse il “Testamento di Heiligenstadt”, una lettera ai fratelli, che non fu mai spedita, dopo aver appreso di essere destinato alla sordità. Sempre in questo appartamento si dedicò alla stesura di alcune opere, tra cui le tre sonate per pianoforte che compongono l’Op. 31, l’oratorio “Christus am Ölberge” e la “Sinfonia eroica”. Info: www.wienmuseum.at/de/standorte/beethoven-museum.html
Curiosità: nel museo sono esposti tubi acustici, una buca del suggeritore che Beethoven metteva sul pianoforte per amplificare il suono, e alcune uova, che simboleggiano il carattere irascibile del compositore. Nelle “stazioni” sonore, inoltre, si può avere una percezione simulata dell’affievolirsi dell’udito del compositore tedesco.

Zeitz Mocaa, Sudafrica
Il Museum of Contemporary Art Africa, inaugurato lo scorso settembre a Città del Capo, è il punto di riferimento per l’arte contemporanea nel continente africano, un Paese dalle molte potenzialità e in continua attesa di rilancio. Il museo Zeitz Mocaa potrebbe finalmente rappresentare questa possibilità grazie anche all’intervento di un ente no profit che sostiene gli artisti africani. Gran parte delle opere sono di proprietà del collezionista tedesco Jochen Zeitz, ma presto arriveranno nuove risorse e nuovi curatori, che punteranno sugli artisti africani e su elementi quali la multimedialità e le piattaforme digitali. L’enorme museo, dall’architettura spettacolare, è stato progettato dal britannico Thomas Heatherwick ed è di proprietà di V&A Waterfront, la società che possiede l’area del porto della capitale sudafricana. All’interno si trovano 80 gallerie, una collezione permanente, mostre temporanee e un centro per la fotografia, oltre a ristoranti e a un centro commerciale. Info: zeitzmocaa.museum
Curiosità: i 9.500 metri quadrati della struttura sono distribuiti su 9 piani, ai quali si accede da un imponente atrio che il progettista ha realizzato a forma di chicco di mais dei silos di cemento, dove un tempo si immagazzinava il grano.

Thomas Dane Gallery, Italia
Il gallerista inglese Thomas Dane ha inaugurato a fine gennaio un nuovo spazio espositivo al primo piano di Casa Ruffo, splendido palazzo ottocentesco nel cuore di via Chiaia, a Napoli. Un’elegante atmosfera neoclassica domina le 5 sale espositive, gli uffici e il grande salone centrale della galleria di Casa Ruffo, raffinato e sobrio, con una veranda che collega le opere dell’interno con la città campana; una splendida terrazza si affaccia su Capri e regala uno scenario mozzafiato. La galleria, che ogni mese ospita nuove esposizioni, è stata affidata alla direzione di Federica Sheehan, che formatasi tra New York e Milano, vive stabilmente a Napoli da sette anni. Info: www.thomasdanegallery.com
Curiosità: per Thomas Dane quella di Napoli è la prima sede esterna, la prima esperienza di galleria fuori da Londra; “Siamo rimasti molto colpiti“, racconta il gallerista, “dal grande riscontro ricevuto. Sono venute tantissime persone provenienti da tutta Europa, sicuramente per il grande interesse che questa città generaVolevamo essere presenti”, ha continuato Thomas Dane in una città ricca di storia e di opportunità per i nostri artisti. È una città unica, con la sua grande cultura e le sue peculiarità”.