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29/04/21

Il dito di Costantino torna alla sua mano colossale, conservata ai Musei Capitolini e protagonista di "Porpora e Nero"



Di questa magnifica scoperta avevamo parlato per primi due anni fa da questo blog (leggi qui).   Adesso il sogno di ricongiungere il dito disperso alla colossale mano di Costantino è stato realizzato.  E a questo reperto di incredibile bellezza - completo dell'enorme globo separato dalla sua mano nel Cinquecento - ho dedicato il romanzo Porpora e Nero, uscito da Ponte Sisto Editore nel 2019. 




Da oggi infatti il pubblico potrà ammirare la mano del colosso bronzeo di Costantino dei Musei Capitolini ricomposta con il frammento del dito in bronzo, coincidente con le due falangi superiori di un indice, proveniente dal Museo del Louvre, grazie alla generosa disponibilita' del suo Presidente-Direttore Jean-Luc Martinez. 

E' esposta nell'Esedra del Marco Aurelio insieme agli altri bronzi, gia' in Laterano, donati al Popolo Romano da papa Sisto IV nel 1471

È di grande significato che questa straordinaria ricomposizione della mano con il suo frammento, frutto di una proficua collaborazione tra Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e il Museo del Louvre, avvenga in occasione dei 550 anni della donazione sistina, vero e proprio atto di fondazione delle collezioni capitoline, ma anche a quasi 500 anni dalla loro separazione

Il frammento in bronzo arrivo' a Parigi nel 1860 insieme a buona parte della collezione del marchese Giampietro Campana, uno dei protagonisti del panorama collezionistico romano degli anni centrali dell'Ottocento

In anni recenti e' stato possibile riconoscere la pertinenza del frammento a una delle sculture piu' iconiche dell'antichita' romana, il colosso in bronzo di Costantino, di cui restano ai Musei Capitolini la testa, la mano sinistra, con lacune in corrispondenza del dito indice, del medio, dell'anulare e del palmo, e una sfera un tempo sorretta dalla mano. 

La conferma dell'eccezionale scoperta e' venuta nel maggio del 2018 grazie a una prova effettuata a Roma con un modello 3D del frammento parigino, operazione coordinata da Françoise Gaultier e da Claudio Parisi Presicce. 

Al successo dell'operazione sono seguiti la realizzazione di un calco in vetroresina della porzione di dito cosi' ricomposta e la presentazione della mano originale, completata con le falangi mancanti, in occasione delle due grandi mostre dedicate alla collezione Campana: Un rêve d'Italie. La collection du marquis Campana, al Museo del Louvre, e A Dream of Italy. The Marquis Campana Collection, all'Ermitage di San Pietroburgo.

La prima descrizione dei frammenti del colosso bronzeo di Costantino risale alla meta' del XII secolo, quando questi si trovavano ancora in Laterano

La maestosita' dei resti, in cui per lungo tempo si e' voluto riconoscere il colosso del Sole eretto un tempo accanto all'anfiteatro flavio, denominato Colosseo per assimilazione con esso, e la preziosita' del materiale sono menzionati in numerose cronache e descrizioni medioevali e quattrocentesche. 

La mano con il globo (integra) e la testa, ciascuna collocata su un capitello, sono riconoscibili in un disegno attribuito a Feliciano Felice del 1465, in cui campeggia, al centro, la statua equestre del Marco Aurelio, anche questa, fino al 1538, in Laterano. 

Con il trasferimento in Campidoglio nel 1471, la testa colossale trova la sua sistemazione sotto i portici del Palazzo dei Conservatori. 

L'ultima attestazione dell'integrita' della mano e' documentata da fonti databili entro la fine degli anni Trenta del Cinquecento.

Testimonianze grafiche, di poco successive, mostrano la mano colossale separata dalla sfera e con l'indice gia' privo delle due falangi superiori. 

Il frammento oggi al Louvre, dunque, potrebbe essere entrato nel circuito del mercato antiquario romano gia' in questa fase molto precoce. 

Nulla si sa del frammento fino alla sua ricomparsa, nella prima meta' dell'Ottocento nella collezione del Marchese Campana. Ulteriori ricerche potranno chiarire le vicende del frammento in questo ampio lasso di tempo. 

Per informazioni sugli ingressi e acquisto biglietti www.museiincomuneroma.it. L'acquisto online e' obbligatorio per l'accesso sabato, domenica e festivi entro il giorno prima. Per gli altri giorni e' fortemente consigliata. 

16/06/20

Arriva Caravaggio ai Musei Capitolini - Fino al 13 settembre



Ai Musei Capitolini arriva la grande mostra "Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi", rimandata per l`emergenza Covid-19, che sara' ora nelle sale di Palazzo Caffarelli fino al 13 settembre

L`esposizione curata da Maria Cristina Bandera comprende il famoso "Ragazzo morso da un ramarro" e piu' di 40 dipinti degli artisti influenzati dalla rivoluzione figurativa di Michelangelo Merisi. 

Lo storico dell`arte Roberto Longhi seppe riconoscere la portata rivoluzionaria della pittura del Merisi tanto da considerarlo come il primo pittore dell`eta' moderna

"Il Ragazzo morso da un ramarro", che risale all`inizio del soggiorno romano di Caravaggio e databile intorno al 1596-1597, fu acquistato da Longhi negli anni Venti del `900

Al Caravaggio e ai cosiddetti "caravaggeschi" lo storico dell`arte dedico' un`intera vita di studi: secondo lui "il Caravaggio suggeri' un atteggiamento, provoco' un consenso in altri spiriti liberi, non defini' una poetica di regola fissa; e insomma, come non aveva avuto maestri, non ebbe scolari".

Ai musei capitolini i visitatori potranno ammirare, fra gli altri, quattro tavolette di Lorenzo Lotto e due dipinti di Battista del Moro e Bartolomeo Passarotti, che aprono il percorso espositivo, con l`intento di rappresentare il clima artistico del manierismo lombardo e veneto in cui si e' formato Caravaggio. 

Oltre al "Ragazzo morso da un ramarro" e' in mostra "Il Ragazzo che monda un frutto", una copia antica da Caravaggio, che Longhi riteneva una "reliquia". 

Nella mostra sono rappresentati artisti che per tutto il secolo XVII sono stati influenzati da quella rivoluzione figurativa. 

Spiccano tre tele di Carlo Saraceni, "l`Allegoria della Vanita'", una delle opere piu' significative di Angelo Caroselli; "l`Angelo annunciante" di Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo; la "Maria Maddalena penitente" di Domenico Fetti; la splendida "Incoronazione di spine" di Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone. 

Tra i grandi capolavori del primo caravaggismo spiccano inoltre cinque tele raffiguranti Apostoli del giovane Jusepe de Ribera e la "Deposizione di Cristo" di Battistello Caracciolo, tra i primi seguaci napoletani del Caravaggio. La "Negazione di Pietro" e' poi il grande capolavoro di Valentin de Boulogne, recentemente esposto al Metropolitan Museum of Art di New York e al Museo del Louvre di Parigi, la cui ambientazione e' un preciso riferimento alla famosa Vocazione di San Matteo di Caravaggio

30/10/18

Domenica prossima, 4 novembre, Musei e Fori aperti gratis a Roma. Il dettaglio di tutti i siti visitabili.


Domenica 4 novembre, come ogni prima domenica del mese, e' previsto l'ingresso gratuito in tutti i Musei Civici per i residenti a Roma e nella Citta' Metropolitana, promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l'organizzazione di Ze'tema Progetto Cultura. 

 Sara' inoltre aperto al pubblico gratuitamente il percorso di visita nell'area dei Fori Imperiali dalle ore 8.30 alle 16.30, con l'ultimo ingresso alle 15.30. 

L'apertura straordinaria prevede l'ingresso in prossimità della Colonna di Traiano e, dopo il percorso con passerella attraverso i Fori di Traiano e di Cesare, la prosecuzione attraverso il camminamento nel Foro di Nerva, che permette di accedere al Foro Romano mediante la passerella realizzata presso la Curia dalla Soprintendenza di Stato. 

Domenica 4 si potranno visitare gratuitamente le collezioni permanenti dei Musei e le molte mostre in corso. 


Ai Mercati di Traiano la mostra sull'imperatore Traiano in occasione dei 1900 anni dalla sua morte Traiano. Costruire l'Impero, creare l'Europa. 

Da non perdere, al Museo di Roma in Trastevere Lisetta Carmi. La bellezza della verita', un eccezionale percorso fotografico scandito da tre temi molto diversi fra loro: la metropolitana parigina, i travestiti e la Sicilia. 

Inoltre, alla Galleria d'Arte Moderna di via Crispi Roma Citta' Moderna. Da Nathan al Sessantotto, una rassegna unica che ripercorre le correnti artistiche protagoniste del '900 con in primo piano la citta' di Roma;

Chi vive o studia a Roma, puo' acquistare la MIC, la nuova card che, al costo di 5 euro, permette l'ingresso illimitato per 12 mesi nel Sistema dei Musei Civici.

02/06/18

Domani, Domenica 3 giugno, Musei Aperti gratis a Roma.



Anche il 3 giugno, come tutte le prime domeniche del mese, l'ingresso a tutti i musei civici e alle mostre in programma in questi spazi sara' gratuito per i residenti a Roma e nella Citta' Metropolitana. 

La giornata e' promossa da Roma Capitale, assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l'organizzazione di Ze'tema Progetto Cultura.

Inoltre, come prima domenica del mese, il percorso di visita nell'area dei Fori Imperiali sara' aperto al pubblico gratuitamente dalle ore 8.30 alle 19.15, con l'ultimo ingresso alle 18.15. 

L'apertura straordinaria prevede l'ingresso alla Colonna di Traiano e, dopo il percorso con passerella attraverso i Fori di Traiano e di Cesare, la prosecuzione attraverso il breve camminamento nel Foro di Nerva, che permette di accedere al Foro Romano mediante la passerella realizzata presso la Curia dalla Soprintendenza di Stato

Questa domenica sara' l'occasione per visitare gratuitamente le collezioni permanenti dei Musei e le mostre temporanee in corso tra cui I Papi dei Concili dell'era moderna.Arte, Storia, Religiosita' e Cultura ai Musei Capitolini, la mostra sull'imperatore Traiano in occasione dei 1900 anni dalla sua morte ai Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali (Traiano. Costruire l'Impero, creare l'Europa) e, nel nuovo spazio espositivo della Centrale Montemartini, l'esposizione dedicata al dialogo tra due importanti culture del mediterraneo: quella egizia e quella etrusca (Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato). 

Da non perdere anche, al Museo di Roma in Trastevere, Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo, un racconto per immagini e video del Paese di quegli anni, e ROMA CITTÀ MODERNA. Da Nathan al Sessantotto alla Galleria d'Arte Moderna di via Crispi, una rassegna unica che ripercorre le correnti artistiche protagoniste del '900 con in primo piano la citta' di Roma. 

Restano a pagamento la mostra, in chiusura proprio il 3 giugno, nello Spazio espositivo del Museo dell'Ara Pacis Magnum Manifesto. Guardare il mondo e raccontarlo in fotografia - che celebra i 70 anni della Magnum Photos con le immagini e gli storici reportage della piu' grande agenzia fotogiornalistica al mondo - e la mostra Canaletto 1697-1768 al Museo di Roma, che celebra il 250° anniversario della morte del grande pittore veneziano presentando il piu' grande nucleo di opere di sua mano mai esposto in Italia, 68 tra dipinti, disegni e documenti, inclusi alcuni celebri capolavori.

Nei Musei si svolgeranno anche alcune attivita' didattiche a pagamento per bambini e famiglie:

Illuminate vedute. Canaletto 1697-1768 Museo di Roma ore 11.00 Visita alla mostra Canaletto 1697-1768 per condurre il pubblico alla riscoperta dell'artista e delle sue opere. E attraverso i suoi capolavori approfondire alcune delle complessita' storico/artistiche del XVIII secolo. Durata: 90 minuti 

Passeggiata scientifica al Museo Museo Civico di Zoologia orari: 10.45 - 12.00 - 14.30 - 15.45 - 17.00 Una "passeggiata scientifica" con tutta la famiglia per visitare il museo in un modo diverso dal solito. Durata: 1h. Eta': adulti e bambini Roma, 29 mag. 

MOSTRE IN CORSO 

I Papi dei Concili dell'era moderna. Arte, Storia, Religiosita' e Cultura Musei Capitolini Palazzo dei Conservatori - Sale piano terra. Fino al 9 Dicembre 2018 La mostra costituisce un'occasione unica per ripercorrere la storia degli ultimi tre Concili dell'eta' moderna www.museicapitolini.org 

Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato Centrale Montemartini. Fino al 30 Giugno 2018 Un dialogo tra due grandi popoli del Mediterraneo in una mostra che inaugura il nuovo spazio per esposizioni temporanee della Centrale Montemartini. www.centralemontemartini.org

Traiano. Costruire l'Impero, creare l'Europa Mercati di Traiano. Fino al 16 Settembre 2018 Il "racconto" della mostra si sviluppa attraverso statue, ritratti, decorazioni architettoniche, calchi della Colonna Traiana, monete d'oro e d'argento, modelli in scala e rielaborazioni tridimensionali, filmati: una sfida a immergersi nella grande Storia dell'Impero e nelle storie dei tanti che l'hanno resa possibile.www.mercatiditraiano.it 

ROMA CITTÀ MODERNA. 

Da Nathan al Sessantotto (fino al 28 Ottobre 2018) AMIN GULGEE - "7" (fino al 23 Settembre 2018) Galleria d'Arte Moderna Roma citta' moderna e' un tributo alla Capitale d'Italia attraverso gli artisti che l'hanno vissuta e gli stili con cui si sono espressi. Una rassegna unica, che ripercorre le correnti artistiche protagoniste del '900 con in primo piano la citta' di Roma, da sempre polo d'attrazione di culture e linguaggi diversi. Amin Gulgee "7" e' l'installazione di uno dei piu' importanti artisti pakistani che parte da una frase in arabo, trascritta nella scrittura nakshi, intraducibile ma dal significato universale, il cui riferimento e' alla pace fra i popoli e all'amore umano. www.galleriaartemodernaroma.it 

 Raffaele de Vico (1881-1969) Architetto e Paesaggista Museo di Roma. Fino al 30 Settembre 2018 Un tributo della Capitale a uno dei maggiori architetti e paesaggisti del Novecento, Raffaele de Vico (1881-1969). Una mostra unica nel suo genere attraverso la quale viene anche ripercorsa la storia del verde pubblico romano nella prima meta' del passato secolo. www.museodiroma.it 

Gianni Asdrubali "Lo spazio impossibile" Museo Carlo Bilotti. Fino al 10 Giugno 2018 Diversamente da quanto avviene tradizionalmente con singoli dipinti collocati su parete secondo ordini lineari e ordinati, la mostra rende in tutta la sua vivace drammaticita' e velocita' la concezione spaziale e pittorica di Asdrubali. www.museocarlobilotti.it Matteo Negri 

NAVIGATOR ROMA Museo Carlo Bilotti. Fino al 10 Giugno 2018 "Verra', se resisto a sbocciare non visto": il racconto di un viaggio nel parco popolato da persone, architetture, natura e dal tempo che scorre. Il progetto Navigator Roma, ideato e realizzato da Matteo Negri, prende le mosse dall'omonima installazione all'aperto. www.museocarlobilotti.it 

Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo Museo di Roma in Trastevere. Fino al 2 Settembre 2018 L'iniziativa intende delineare un vero e proprio percorso nell'Italia del periodo: un racconto per immagini e video del paese di quegli anni per rivivere, ricordare e ristudiare quella storia. www.museodiromaintrastevere.it 

BABELE - Gloria Argele's Museo di Roma in Trastevere. Fino al 17 Giugno 2018 Le 30 opere in mostra, realizzate tra il 2000 e il 2018 utilizzando tecniche diverse, sculture di legno, rete metallica, rilievi in carta e disegni sono la riflessione dell'artista argentina sulla nostra Babele contemporanea, la storia del Novecento e sul disagio di questo inizio di secolo. www.museodiromaintrastevere.it

MUSEO DI ZOOLOGIA… DIVERSO PER NATURA Museo Civico di Zoologia. Fino al 30 giugno 2018 Decine e decine di specie animali trovano a Roma un ambiente ideale per vivere, scegliendo soprattutto i parchi, le ville storiche e gli edifici del centro che, con i loro tetti antichi e le tante cavita', riproducono gli ambienti naturali ricchi di ripari e anfratti. www.museodizoologia.it 

Serban Savu Museo Pietro Canonica a Villa Borghese. Fino al 1° Luglio 2018 In sintonia con le linee guida del programma espositivo "Fortezzuola", Serban Savu, dopo aver soggiornato a piu' riprese a Roma, ha concepito un progetto ispirato al contesto storico e culturale del Museo Canonica.

01/06/18

Una grande scoperta: Viene dai Musei Capitolini il dito di bronzo dorato conservato al Louvre !




Appartiene alla mano della colossale statua di Costantino, uno dei capolavori dei Musei Capitolini, il dito in bronzo dorato che dal 1863 il Museo del Louvre possiede nelle sue raccolte. 

Il dito di grandi dimensioni (lungo 38 cm), viene dalla collezione del banchiere romano Giampietro Campana.

La scoperta è stata effettuata nell'ambito del progetto di ricerca sulla tecnica di produzione di grandi bronzi antichi condotto dal Museo del Louvre e dal Centro per la Ricerca e il Restauro dei Musei di Francia. 

La curiosa vicenda ha come oggetto quello che inizialmente ritenuto un dito di piede, mentre si scopre ora che si adatta perfettamente alla mano dell'antica statua in bronzo di Costantino raccolta nel museo italiano

I frammenti della statua bronzea dell'imperatore Costantino, alta 12 metri e risalente al IV secolo, sono tra i più preziosi della collezione romana e includono una testa enorme, una sfera (la leggendaria Palla Sansonis), un avambraccio sinistro e una mano, a cui manca il palmo (che sorreggeva la sfera - si trattava di un unico pezzo di fusione come è stato dimostrato in passato), una parte del medio e la maggior parte del dito indice. 

Appunto. Poco si sa della storia di questo dito prima che arrivasse al Louvre negli anni 1860 insieme ad altri pezzi della collezione del marchese italiano Giampietro Campana. 

Nel 1913, è stato registrato come "dito romano" con il numero di riferimento BR78. È stata la ricercatrice Aurelia Azema a notare le somiglianze: trattasi infatti di un dito fratturato, piuttosto che un dito del piede, e la sua lunghezza, 38 centimetri, si adatta bene a una figura in piedi di circa 12 metri di altezza. L’arcano è stato svelato definitivamente da Benoît Mille, specialista in metallurgia antica presso il laboratorio del Louvre, che ha ripreso lo studio del pezzo per una mostra sulla collezione di Campana, che si aprirà al Louvre a novembre prima di andare all'Hermitage di San Pietroburgo.

 Dito e mano destinati a riunirsi?

fonte ANSA e Exibart

28/03/18

Il meraviglioso "Spinario": una delle Statue più famose e belle di Roma.



Quando si arriva nella Sala dei Trionfi, una delle più belle e preziose dei Musei Capitolini, si resta quasi abbagliati dalla bellezza del celebre Spinario, detto anche il Cavaspine, uno dei bronzi più celebri dell'antichità, realizzato nel I secolo a.C. il cui fascino ha attraversato i secoli e generato schiere di ammiratori e imitatori. 

Di autore ignoto, la presenza della Statua a Roma è documentata dal XII secolo, e giunse in Campidoglio nel 1471 con la donazione dei cosiddetti bronzi lateranensi dal Popolo Romano da parte di papa Sisto IV.

La cosa certa è che si tratta di una opera così detta eclettica, formata cioè da due modelli diversi, il corpo concepito su un prototipo ellenistico e una testa nella forma dello stile severo. 

Riguardo alla interpretazione del soggetto molto si è discusso e si continua a discutere dai tempi del Rinascimento, quando la statua divenne enormemente celebre: si tratta certamente non di una rappresentazione mitica di un dio, ma di una scena contingente: quella di un pastorello, una figura giovane e minuta concentrata nell'atto di togliersi una spina dalla pianta del piede, come può capitare a chi attraversi a piedi nudi un campo di grano o d'erba.

Insieme a questa interpretazione ordinaria, nacque nel Rinascimento la leggenda del piccolo pastore Gnaeus Martius, detto anche "il Fedele", che, eroicamente, incaricato di trasferire un importante messaggio al Senato di Roma, preferì completare il lungo tragitto nonostante il fitto dolore della spina, e solo dopo la fine della missione, fermarsi a cavarla dal piede. 


Da questa leggenda nacquero poi, nel Romanticismo, altre interpretazioni che leggevano in questa scena descritta l'allegoria della sofferenza dell'innamorato, decretandone quindi nuova fortuna. 

Ciò che appare certo, al di là delle leggende, è il fatto che il modello della testa, come abbiamo detto, è antecedente - di qualche secolo - a quello del corpo: lo testimonia anche il fatto che i capelli, anziché pendere verso il basso per la forza di gravità, rimangono aderenti alla testa. 



Bellissimo, oltreché sensuale, il particolare delle labbra in rame. 
La statua, come detto, ha avuto nei secoli molte copie, antiche e moderne, ospitate in diversi musei del mondo.  L'esemplare del Museo dei Capitolini però, essendo senza dubbio il più antico, viene considerato l'originale. 

Fabrizio Falconi

15/12/17

Domani sera musiche e canti di natale ai Musei Capitolini per 1 euro !



Serata musicale dal sapore natalizio ai Musei Capitolini durante l'apertura straordinaria di sabato 16 dicembre. 

L'Accademia Nazionale di Santa Cecilia coi giovani della JuniOrchestra e della Cantoria sara' protagonista di un evento che accogliera' il pubblico con una ricca selezione di brani di musica classica (Vivaldi, Sibelius, Corelli) e di canzoni natalizie tradizionali e rivisitate in chiave swing (Stille Nacht,White Christmas, Santa Claus is coming to town). 

Dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23 - biglietto simbolico di 1 euro) nell'Esedra di Marco Aurelio, nel Salone di Palazzo Nuovo e nella Sala Pietro da Cortona si alterneranno i concerti di un quintetto di fiati, di un ensemble di archi della JuniOrchestra diretto da Simone Genuini e della Cantoria dell'Accademia diretta da Massimiliano Tonsini con l'accompagnamento di pianoforte, contrabbasso e batteria

Per i bambini e le famiglie si realizzerà anche un laboratorio musicale curato da Laura de Mariassevich per imparare a leggere la musica e a realizzarla con piccoli strumenti a percussione. 

L'apertura di sabato, inoltre, consentirà ai visitatori di apprezzare la mostra 'Il Tesoro di Antichita'. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento'. 

Compreso nel biglietto si potrà scoprire l'affascinante storia dello studioso tedesco Johann Joachim Winckelmann che, nel suo soggiorno a Roma, rivoluziono' l'archeologia con i suoi studi e la sua moderna metodologia di approccio all'arte antica.

Dalla serata dei Musei Capitolini alla mattina in musica del Museo Carlo Bilotti. Il week-end di eventi terminera' domenica 17 nel museo di Villa Borghese col concerto gratuito Ritratto d'autore: Johannes Brahms. Il compositore tedesco sara' protagonista di una esibizione curata dalla Roma Tre Orchestra con una selezione di suoi brani eseguiti dai pianisti Sara Costa e Fabiano Casanova.

05/08/17

Ferragosto a Roma: i luoghi della Cultura che resteranno aperti.



Sperando che il clima africano consenta una tregua più vivibile, a Ferragosto a Roma la cultura comunque non va in ferie. 

Il giorno sara' possibile visitare i musei, aperti regolarmente, mentre la sera si potra' partecipare alle iniziative nei Fori di Augusto e di Cesare, alla magia del teatro shakespeariano al Silvano Toti Globe Theatre e alle rassegne estive della Casa del Cinema, ambedue nel verde di Villa Borghese. 

Le attivita' sono promosse da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Organizzazione Ze'tema Progetto Cultura. 

Si potranno dunque visitare le collezioni e le mostre ospitate ai Musei Capitolini, al Museo dell'Ara Pacis, ai Mercati di Traiano, al Museo di Roma, alla Galleria d'Arte moderna e al Macro. 

Per la sera di Ferragosto gli appuntamenti in programma al Globe Theatre, l'arena nel parco di Villa Borghese per i film della Casa del Cinema. 

Miscela di spettacolo e archeologia, infine, I viaggi nell'antica Roma a cura di Piero Angela e Paco Lanciano con due emozionanti tappe al Foro di Augusto e al Foro di Cesare: partendo da pietre, frammenti, colonne e con l'uso di tecnologie all'avanguardia, gli spettatori sono guidati dalla voce di Piero Angela e da filmati e ricostruzioni. 

Una rappresentazione emozionante e allo stesso tempo ricca di informazioni dal grande rigore storico e scientifico. 

23/05/17

Ai Musei Capitolini una imperdibile mostra dedicata al grande Pintoricchio.




Una mostra affascinante che raccoglie splendidi dipinti e racconta storie cortigiane della Roma tardo quattrocentesca.

 I protagonisti sono un Papa, il controverso Alessandro VI al secolo Rodrigo Borgia (1431, Papa dal 1492 al 1503), una dama raffinata e bellissima, Giulia Farnese (1475-1524), amante adolescente e concubina non troppo nascosta dello stesso Papa, e uno degli artisti più estrosi del nostro Rinascimento, Bernardino di Betto, detto il Pontoricchio (c.1454-1513). 

Un pontificato, quello di Alessandro VI, che assecondò intrecci dinastici, veleni di palazzo, calunnie e gelosie, ma nello stesso tempo incoraggiò le arti con la chiamata a Roma del Pintoricchio autore di uno dei cicli pittorici più famosi della storia dell’arte: quello del nuovo appartamento papale in Vaticano. 


L’appartamento Borgia, ricco di contenuti umanistici e teologici, opera fortemente innovativa per la sensibilità quasi rivoluzionaria con cui Bernardino di Betto interpretò col suo linguaggio “all’antica” il programma ideologico e politico di Alessandro VI.

Ammirata e osannata da quanti visitarono il nuovo appartamento papale, l’opera fu quasi totalmente ignorata da Giorgio Vasari che manifestò, invece, il suo interesse solo per la scena che ritraeva il Papa in ginocchio davanti alla Madonna col Bambino benedicente, ritenuta – secondo una diffusa voce di corte – il ritratto dell’amante del papa, la giovane e conturbante Giulia Farnese: “Sopra la porta d’una camera la Signora Giulia Farnese per il volto d’una Nostra Donna: et nel medesimo quadro la testa di esso Papa Alessandro”.

Il dipinto raffigura una Madonna col Bambino benedicente e, ai loro piedi, un Papa adorante. Ma l’opera, per la presunta presenza di Giulia Farnese nella figura della Madonna, causò infiniti scandali: fu prima coperta, poi strappata dalle pareti, infine dispersa in più frammenti. 


L’esatta composizione del dipinto, tuttavia, non andò perduta grazie a una copia realizzata nel 1612 dal pittore Pietro Fachetti. Per l’esposizione sono state selezionate 33 opere del nostro Rinascimento: ritratti della famiglia Borgia e raffinati dipinti di Bernardino di Betto, dalla Crocifissione della Galleria Borghese, alle Madonne della Pace di San Severino Marche e delle Febbri di Valencia fanno da giusta cornice alla ritrovata Madonna e al Bambin Gesù delle mani.

Saranno, inoltre, presentate 7 antiche sculture di età romana, provenienti dalle raccolte capitoline, poste in stretto dialogo con i dipinti dell’Appartamento Borgia (riproposti in mostra con fedeli gigantografie) con la finalità di documentare quanto il Pintoricchio abbia attinto all’antico per promuovere la “rinascita” artistica e culturale di Roma

Curatore/i Cristina Acidini; Francesco Buranelli; Claudia La Malfa; Claudio Strinati 
Catalogo Gamgemi Editore 
Luogo Musei Capitolini 
Orario Dal 19 maggio al 10 settembre 2017 
Tutti i giorni ore 9.30-19.30 
 La biglietteria chiude un'ora prima

15/04/17

Musei civici aperti a Roma a Pasqua: Ecco tutte le mostre.




Sarà una Pasqua d'arte quella di Roma, dove, oltre alle aperture straordinarie, e in alcuni casi serali, di molti musei, sono previste visite didattiche e iniziative di vario genere.

Ecco un elenco delle principali mostre in corso: 

Porte aperte ai Musei Capitolini per vedere il manoscritto che raccoglie la summa delle intuizioni elaborate da Leonardo sul volo, per la prima volta a Roma nella mostra Leonardo e il Volo. Il manoscritto originale del Codice e un'esperienza multimediale e 3D e, al piano terra di Palazzo dei Conservatori, L'Annunciazione del grande artista cretese El Greco. E anche ai Mercati di Traiano con I Fori dopo i Fori. La vita quotidiana nell'area dei Fori Imperiali dopo l'antichità, che illustra le vicende dell'area archeologica dei Fori Imperiali attraverso i rinvenimenti degli scavi degli ultimi 25 anni.

La splendida mostra Artemisia Gentileschi e il suo tempo al Museo di Roma in Palazzo Braschi, si svolge in un percorso che svela gli aspetti più autentici dell'artista, attraversando un arco temporale che va dal 1610 al 1652. 
Nelle sale del piano terra del Museo I pittori del '900 e le carte da gioco. La collezione di Paola Masino, un'originale collezione di carte di Paola Masino, donate da Alvise Memmo al Museo di Roma ed esposte per la prima volta al pubblico. In mostra alla Galleria d'Arte Moderna di via Francesco Crispi Stanze d'artista. Capolavori del '900 italiano. Sironi, Martini, Ferrazzi, De Chirico, Savinio, Carrà, Soffici, Rosai, Campigli, Marini, Pirandello e Scipione, circa sessanta opere di scultura, pittura, grafica in cui l'arte della prima metà del Novecento è raccontata da dodici dei suoi maggiori esponenti.

Da non perdere al Museo dell'Ara Pacis Spartaco. Schiavi e padroni a Roma per comprendere la realtà della schiavitù nella vita quotidiana e nell'economia della Roma imperiale.

Al Museo Pietro Canonica di Villa Borghese Nick Devereux, la prima personale dell'artista presso una pubblica istituzione a Roma, che prosegue il ciclo espositivo dal titolo Fortezzuola. 
Nella stessa villa al Museo Carlo Bilotti InMateriale. Lucilla Catania e, presso lo spazio esterno del Museo, la luce, Noor in persiano, è elemento base dell'opera di Bizhan Bassiri.

Diversificata la scelta per il MACRO di via Nizza con Anish Kapoor; Nanni Balestrini - La Tempesta Perfetta; Arte e Politica. Percorsi nell'arte contemporanea attraverso la collezione MACRO; Gea Casolaro. Con lo sguardo dell'altro. 

Al MACRO Testaccio Alfredo Pirri. I pesci non portano fucili; Pietro Fortuna S.I.L.O.S. 
Alla Pelanda Marco Paoli Etiopia; Alessandro Verdi. Sulla pelle della pittura; #POETRY Adonis e Marco Nereo Rotelli con la partecipazione del poeta Yang Lian.

Alla Casina delle Civette di Villa Torlonia, Tre Civette Sul Comò, una mostra dedicata alle "civette" attraverso un percorso di 67 opere, al Casino dei Principi Magia della luce. Specchio e simbolo nell'opera di Lorenzo Ostuni.

Decisamente animato il panorama del Museo di Roma in Trastevere con le immagini potenti, di una folgorante bellezza, che rivelano una grande fotografa: Vivian Maier. Una fotografa ritrovata, 120 scatti in bianco e nero realizzati tra gli anni Cinquanta e Sessanta insieme a una selezione di immagini a colori scattate negli anni Settanta, oltre ad alcuni filmati in super 8. 

Al primo piano, per conoscere la Cina di ieri e capire la Cina di oggi attraverso l'iconografia, l'arte e la propaganda maoista, CHINA: rivoluzione - evoluzione. Manifesti della Propaganda (1949 - 1983) in un percorso d'immagini originali d'epoca.

Al Museo Napoleonico Minute visioni. Micromosaici romani del XVIII e del XIX secolo dalla collezione Ars Antiqua Savelli, una delle più importanti in ambito internazionale dedicate a questo peculiare genere artistico, frutto di oltre quarant'anni di acquisizioni e ricerche.

Alla Centrale Montemartini l'esposizione permanente si è arricchita di nuovi straordinari capolavori da tempo conservati nei depositi. Da ammirare il treno di Pio IX, il prezioso ritratto in basanite dell'imperatrice Agrippina Minore in prestito dalla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen.

Al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco All'ombra delle piramidi. La mastaba del dignitario Nefer, il preziosissimo rilievo funerario del dignitario Nefer, databile al regno del faraone Cheope: una ricostruzione 1:1 della struttura della cappella funeraria e una ricchissima documentazione grafica, fotografica e multimediale per descriverne lo spazio interno.

Al Museo delle Mura Alphabetica - Abecedario grafico contemporaneo, una rassegna di opere grafiche di artisti nazionali e internazionali.

13/11/15

Raffaello, Parmigianino, Barocci: una mostra imperdibile ai Musei Capitolini fino al 10 gennaio.





“Raffaello, Parmigianino, Barocci”: è un confronto a tre quello che andrà in scena fino al 10 gennaio 2016 ai Musei Capitolini, un’esposizione di sguardi incrociati: quello degli autori antichi sul Parmigianino e Barocci e la loro relazione con Raffaello; quello dei due pittori su Raffaello e, infine, lo sguardo stesso dei tre artisti rivolto allo spettatore negli autoritratti selezionati

La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in collaborazione con il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, è organizzata da MetaMorfosi con Zètema Progetto Cultura ed è curata dalla direttrice del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Marzia Faietti. Catalogo Palombi Editori. 

Una selezione assai mirata di dipinti richiamerà i nodi tematici principali offerti dalla grafica. Lo sguardo dei protagonisti di quell’ideale dialogo artistico, attraverso i loro autoritratti (lo straordinario Autoritratto giovanile di Raffaello e l'Autoritratto di mezza età di Barocci, entrambi dalla Galleria degli Uffizi, e i due Autoritratti del Parmigianino dall'Albertina di Vienna e da Chatsworth), introdurrà il percorso originale di quest'esposizione. 

In programma visite didattiche e laboratori per le scuole di ogni ordine e grado e visite didattiche dedicate al pubblico non scolastico.

Info e prenotazioni allo 060608. 


Di seguito il link dal quale è possibile scaricare alcune immagini delle opere in mostra: