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07/12/20

L'epica impresa degli "Scariolanti romagnoli" che nel 1884 bonificarono la palude di Ostia infestata dalla Malaria.


Sono trascorsi 136 anni da quando, il 25 novembre 1884, arrivarono in 500 da Ravenna per bonificare Ostia e Fiumicino. Fuggivano dalla fame, dalla disoccupazione e dalla repressione poliziesca ma andavano incontro alla malaria.

Arrivarono in treno direttamente a Fiumicino, e a Roma quei romagnoli "anticlericali, sovversivi e accoltellatori" non li fecero neanche fermare.

Il loro primo contatto con la palude lo ebbero attraversando il Tevere sul traghetto "La Scafa" guidato da un vecchio, ribattezzato Caronte, che li mise in guardia:"Sull’altra riva c’è l’inferno".

E poi il custode del borgo di Ostia Antica, unico abitante del luogo, che giallo e febbricitante, spiegò loro:"Qui non vive nemmeno il diavolo".

Molti si spaventarono, ma vennero fermati da Baldini e Armuzzi che li esortarono:"Pensavate di andare all’osteria? Siete partiti da eroi e volete tornare da vigliacchi?".

Tanto bastò per farli rimanere e il lavoro cominciò con la costruzione del "Grande Canale dello Stagno" che oggi conosciamo come Canale dei Pescatori e con lo scavo di chilometri di canali.

Gli scariolanti romagnoli, oltre al duro lavoro di bonifica del territorio, portarono una civiltà: costruirono alloggi, l’infermeria e i locali comuni; tutti i soci prendevano una paga uguale e se uno di loro si fosse ammalato veniva pagato lo stesso.

Morirono in cento solo nel primo anno e al completamento del lavoro, dopo sette lunghi anni, il numero delle vittime della malaria salì fino a seicento.
Sono trascorsi 136 anni da quando la foce del Tevere si apriva in un delta palustre e deserto, 135 anni dall’epica impresa della bonifica di Ostia.




09/05/16

Archeoboat: Finalmente in battello sul Tevere fino ai porti imperiali di Claudio e Traiano.







In battello sul Tevere, da Roma ai Porti imperiali di Claudio e Traiano, a Fiumicino. 

Dopo un viaggio di prova ha debuttato ufficialmente l'Archeoboat, il servizio di trasporto via fiume che colleghera' Roma e Fiumicino, passando attraverso Portus, il Parco archeologico dei Porti imperiali.

Ogni fine settimana, cittadini e turisti avranno la possibilita' di viaggiare in battello, sulle acque del Tevere, per raggiungere e visitare l'unico porto romano giunto intatto fino al nostro tempo, nel segno della mobilita' sostenibile. 

Promossa dall'Amministrazione Comunale di Fiumicino, l'iniziativa arricchisce la proposta di Navigare il Territorio, il progetto che, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Benetton Studi Ricerche, Aeroporti di Roma e la Soprintendenza speciale per il Colosseo e l'Area archeologica Centrale di Roma, consente di visitare gratuitamente i Porti imperiali, ogni sabato e tutte le domeniche fino al 30 ottobre, con laboratori e tour dedicati ai bambini e alle famiglie

L'Archeoboat parte da Roma il sabato e la domenica, alle ore 9.30, dal molo di Ponte Marconi. In circa due ore portera' a Fiumicino, con approdo a soli 200 metri dai resti antichi, sulla sponda destra della Fossa Traianea. 

Dopo la fermata ai Porti imperiali e' possibile proseguire a bordo del battello fino al centro storico di Fiumicino, per una visita alla citta'; nel pomeriggio e' prevista un'escursione lungo il Tevere che consente di esplorare da vicino l'ecosistema fluviale (partenza alle ore 15 da Fiumicino centro e rientro alle ore 16.30 circa)

 Archeoboat si affianca al servizio di navetta gratuita che Aeroporti di Roma ha messo a disposizione per raggiungere in pochi minuti, nei giorni di apertura, il Parco archeologico direttamente dall'aeroporto Leonardo da Vinci.