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10/03/13

Diretta dal Conclave 6./ Un Papa governatore o un Papa "pastore" e rinnovatore ?





Un Papa governatore o un Papa pastore ? Un Papa autorevole o un Papa capace di parlare al cuore ? Un Papa rigoroso con chi sbaglia e trama o uno capace di credere in una una Chiesa penitente, rinnovata, che abbia il coraggio di cambiare pagina e ricominciare dal messaggio evangelico ? 

E' questa, in fondo, la partita che si gioca nel prossimo Conclave che sta per iniziare tra poche ora. 

Tutto si deciderà nelle prime due sedute, martedì pomeriggio e mercoledì mattina.   Se uno dei papabili che all'ingresso nella Sistina appaiono come favoriti, riuscirà a sfondare il muro dei suoi voti, dei voti già acquisiti, il Conclave potrebbe essere molto breve.

Nel caso contrario, i tempi allungati potrebbero favorire un outsider. 

I porporati che ad oggi possono contare su un buon numero di voti appaiono tre o forse quattro.

Angelo Scola, il favorito numero uno, che però, non ha per ora convinto tutta la numerosa compagine degli italiani, molto frammentata.   

Il brasiliano Odilo Scherer, nome gradito alla Curia e alla nutrita pattuglia dei sudamericani. 

E poi uno degli americani: il cappuccino O'Malley, di cui abbiamo parlato ieri,  o gli altri accreditati Dolan o Wuerl. 

Forse il canadese Marc Ouellet. 

Oggi diversi Cardinali hanno celebrato la messa nelle rispettive parrocchie romane, di cui hanno il titolo. 

Per molti di loro però questo è il primo Conclave. Il rischio di una frammentazione c'è, anche se in queste ora sono al lavoro pontieri e mediatori. 

Staremo a vedere. 

Quel che però appare evidente è che prima di scegliere il nome, bisognerebbe capire COSA si vuole fare, cosa a questo nome è richiesto o sarebbe richiesto di fare. Insomma, quale strada intraprendere. 

La Chiesa cattolica si trova di fronte ad un bivio drammatico: da una parte c'è il rischio concreto di una sempre maggiore irrilevanza e di una scomparsa dall'orizzonte non solo dei riferimenti etici ma anche di quelli spirituali.   Dall'altra c'è un duro cammino di rinnovamento, quello che porterebbe al ri-ascolto di quello Spirito, di quella voce di Dio della quale parlava appassionatamente Etty Hillesum nei suoi diari,  dalla quale ci si è progressivamente allontanati, in nome dei nuovi idoli - controllo, potere, ricchezza, corruzione - dall'adorazione dei quali molti uomini di questa Chiesa non si sono dimostrati e non si dimostrano immuni. 

Fabrizio Falconi



07/03/13

Diretta dal Conclave 3./ Chi sarà il prossimo Papa ? La "sorpresa" potrebbe essere Tagle.





Chi sarà, dunque il prossimo Papa ? 

A pochi giorni dall'inizio del Conclave, impazza, sui media di tutto il mondo, il gioco dei Papabili. 

Due giorni fa stigmatizzato da un ironico e divertente pezzo firmato da Silvia Guidi su L'Osservatore Romano (L'insostenibile leggerezza del pronostico) che cominciava così:  Il pronostico pre-conclave è un genere letterario sui generis in cui spesso - tranne rare, luminose eccezioni - l'interesse dell'argomento è inversamente proporzionale alla conoscenza del tema di cui si sta parlando.  

E' precisamente così e la cosa può anche far sorridere o far pensare come abbiamo scritto qualche giorno fa su questo blog. 

L'esercizio stilistico di indovinare il nome del prossimo Pontefice è un diritto che a quanto pare appartiene a tutti.  E in fondo, considerando il carattere ecumenico rivendicato dalla Chiesa cattolica, è anche giusto che sia così.

Come piccola considerazione personale,  a pochi giorni dall'extra omnes (il fuori tutti) che sancirà l'inizio del Conclave, possiamo dire questo: 

- il Collegio dei Cardinali arriva a questo Conclave piuttosto frammentato. Non ci sono, come nel Conclave precedente, candidati forti, personalità preminenti come furono allora Ratzinger e Carlo Maria Martini. 

- decideranno molti e diversi fattori: l'autorevolezza del nuovo pontefice, certo, ma anche fattori come l'età, la capacità di presentare un volto della Chiesa differente da quello certamente ingrigito e appesantito dagli scandali che abbiamo visto negli ultimi due anni. 

- la lista dei Papabili è perciò di difficile compilazione.  Esistono almeno una dozzina di nomi che sembrano disporre dei requisiti giusti per diventare Papa:  gli italiani Angelo Scola, Gianfranco Ravasi, Angelo Bagnasco;  il ghanese Turkson (il più avvantaggiato tra gli africani); il cappuccino americano O'Malley; il canadese Marc Oullet, il brasiliano Odilo Scherer, l'arcivescovo di Vienna Christoph Schonborn; l'ungherese Peter Erdo; l'honduregno Maradiaga; il messicano Ortega.  

A questi vogliamo aggiungere l'arcivescovo di Manila, il cardinale Luis Antonio Tagle (nella foto).  

La sua scelta sarebbe per molti aspetti dirompente. Innanzitutto per l'età, 'giovanissima' per un Papa: solo 55 anni.  Poi, per le sue doti carismatiche, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni.  Infine, naturalmente, per la sua provenienza, da uno de paesi più cattolici e più poveri del mondo - e più lontani dal geo-centrismo romano. 

Staremo a vedere. Tra pochi giorni sapremo.  

Fabrizio Falconi