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11/08/15

Mia Venerata - Le lettere d'amore di Nietzsche. Un piccolo, prezioso libro.



Nei quattro capitoli di questo piccolo, prezioso libro, c'è una selezione di lettere testimonianti i tristi tentativi da parte del grande filosofo di avvicinare e trattenere a sé una compagna per la vita, se non, come dichiara lui stesso, "una persona che valga la pena venerare."

La cura di Matteo Anastasio, il libro prende le mosse dal 1876, quando Nietzsche, all'età di 32 anni, docente di lingua e letteratura greca all'Università di Basilea, ancora scapolo, si trova ad avanzare un'ardita promessa di matrimonio a una giovane russa ventitreenne, Mathilde Trampedach, presentatagli soltanto due giorni prima dal direttore d'orchestra Hugo von Senger. 

La proposta di matrimonio verrà, naturalmente, rifiutata. 

Nell'estate seguente, a Bayreuth, Nietzsche fa la conoscenza di un'incantevole cantante, anch'essa russa, Louise Ott, Il filosofo scopre però che la donna è già sposata e ha un figlio.  La rigidità del filosofo, la sua goffaggine impediranno che la bella biondina diventi se non la sua compagna, almeno la sua amante. 

Sei anni dopo, nel salotto romano di Makwida von Meysenburg, Nietzsche incontra Lou Salomé, figlia di un generale russo, in viaggio in Europa con la madre.  Inizia quel celebre triangolo casto con il filosofo e amico di Nietzsche, Paul Rée, che durerà diversi mesi fino ad una drammatica rottura, quando la Salomé - destinataria di lettere al vetriolo, abbozzi sovente mai spediti -  inizia a frequentare il circolo Wagneriano, considerato da Nietzsche come un vero tradimento morale. 

Chiudono il libro i folli biglietti spediti da Nietzsche, ormai alla vigilia del suo cupio dissolvi, a Cosima Wagner, figlia del pianista Franz Lizst e moglie del compositore Richard Wagner. Una esplicita tensione amorosa per la donna, che erompe inaspettatamente e che viene ricambiata da una sprezzante indifferenza. 

I dolori amorosi di Nietzsche sono dunque qui riuniti a corredo della parabola di vita dell'uomo che incendiò la filosofia.

E anche queste bizzare, insolenti, risentite, appassionate lettere mettono in luce la grandezza di un pensiero eretico, mai del tutto compreso, soprattutto dai suoi contemporanei. 





07/02/14

Nessun tempo esiste oltre quello che vivi.




Nessun tempo esiste oltre quello che vivi. 

La fretta non ti aiuterà a fare in fretta, la fretta non aiuta in niente. La fretta, comprendilo, è soltanto il modo che hai escogitato di rimuovere le paure. 

Il tuo spirito sia quello di qualcuno che si addentra nel santuario di una foresta inesplorata.  La circospezione e la lentezza saranno le tue armi. E l'osservazione di quel nuovo mondo pieno di silenzio e di odori. 

La lentezza ti aiuterà a riconoscere la speranza.  Molto tempo fa, al principio, la speranza era rimasta imprigionata nel fondo del Vaso, prima che Pandora si decidesse a risollevare il coperchio e a lasciarla andare per il mondo, a placare gli altri vizi e gli altri mali. 

Nessuna fretta calmerà il tuo dolore, nessuna fretta stempererà l'ansia del cuore.  

Rivolgiti dentro, ritrova te stesso - senza fretta - ascoltando quello che eri prima che la fretta ti consumasse come un lugubre cero. 

Nel silenzio della foresta vedrai, di lontano, gli occhi della tigre. Vedrai tintinnare la pioggia ed esplodere il lampo. 

Ma nulla toccherà il tuo cuore purificato.  La vita di ieri, le tue cadute, il tuo fango, descriveranno un giorno realmente nuovo, quando la lentezza ti consentirà di lasciarli andare, nel più profondo mare della foresta. 


Fabrizio Falconi © - proprietà riservata/riproduzione vietata.