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10/09/12

La storia "gotica" di Villa Stuart a Roma e il fantasma di Emmeline.



Sui dolci pendii della collina di Monte Mario, il colle più famoso nello skyline attuale cittadino e dai gloriosi trascorsi – anche se mai incluso nell’elenco dei colli romani, a causa della sua extraterritorialità in epoca antica - sorgono alcune meravigliose residenze nobiliari che vantano una lunga e avventurosa storia e che oggi hanno subito destini e destinazioni diverse, come la Villa Mellini, divenuta un Osservatorio Astronomico e sede dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Villa Miani, costruita ai primi del Novecento dai Conti Miani su uno strepitoso belvedere naturale affacciato sulla città, e oggi sede di convegni e di rappresentanza, e la Villa Stuart, che oggi ospita una delle più note e prestigiose case di cura della Capitale.

Ancora oggi quest’ultima, si offre al visitatore come una specie di visione d’altri tempi, nel cuore convulso della città: protetta da un parco grandioso e lussureggiante, e introdotta da un doppio filare di cipressi, la Villa mantiene quell’aspetto severo e isolato che per molto tempo l’hanno contrassegnata, e che pochi sanno derivare anche dallo stretto legame con una tetra storia di fantasmi

La storia di queste apparizioni affonda nel passato, e più esattamente ai primi dell’Ottocento, tre secoli dopo che la Villa originaria, molto più piccola e modesta era stata ristrutturata da due fratelli, Alessandro e Giovanni Battista Siri, appartenenti a una nobile casata ligure, che l’avevano trasformata in una specie di giardino epicureo, frequentato da poeti, artisti e letterati, in cerca di pace, refrigerio e ispirazione.

Di mano in mano, la Villa passò attraverso una sfilza di nobili proprietari che nel corso dei secoli ne abbellirono ulteriormente l’esteso giardino e i preziosi interni. Ospiti illustri, da tutte le corti d’Europa vi trascorrevano le loro vacanze romane, stabilendo qui la dimora ideale per poter godere dei piaceri del Grand Tour tra i tesori archeologici dell’Urbe, senza restare invischiati nella vita troppo convulsa e popolare dei quartieri del centro. 

Tra questi, anche alcuni membri della famiglia reale degli Stuart, che era stata esclusa dalla successione al trono d’Inghilterra: in particolare, a metà del Settecento, da quel James Francis Edward Stuart, detto “The Old Pretender”, che morì a Roma e fu sepolto insieme ai suoi figli in San Pietro.

Cinquant’anni più tardi, la Villa, che era diventata nel frattempo proprietà dei Carpegna, fu venduta ad un altro membro della famiglia Stuart, seppure appartenente ad un ramo secondario: la contessa Emmeline Bathurst de Castle Stuart.

Si trattava di un personaggio contrassegnato da una storia sfortunata, ideale quindi per lo sviluppo della storia che ne seguì: 

Fabrizio Falconi  (C) - riproduzione riservata tratto da I Fantasmi di Roma.