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14/10/16

La più grande mostra su Beethoven, apre a Parigi (fino al 29 gennaio).



Le sue sinfonie continuano a risuonare, al cinema, in spot televisivi e molto altro, e adesso Beethoven è protagonista di una mostra alla Filarmonica di Parigi fino al 29 gennaio che ne celebra il mito, e ne riconosce il ruolo chiave nella musica mondiale, capace di superare confini e barriere, e di attraversare i generi.

Un'esposizione in cui ascoltare le musiche, ammirare le campagne che le usano come sottofondo, ma non solo.

Ci sono quadri, disegni e opere che celebrano Ludwig van Beethoven e ne mostrano l'influenza sul panorama artistico, politico, intellettuale e sociale prima e dopo la sua morte nel 1827.

Da Gustav Klimt a Stanley Kubrick, il suo fantasma ha sempre continuato ad aleggiare e a inspirare capolavori.

"Credo che una delle chiavi del suo successo sia la profonda umanità della sua musica - spiega la curatrice della mostra Marie-Pauline Martin - non è un linguaggio in codice, né eccessivamente classico, è un linguaggio musicale che raggiunge l'anima di chiunque e che lo rende moderno, sempre, dal IX secolo ai giorni nostri. L'altro elemento è sicuramente la sua semplicità. 'L'inno alla gioia' è un tema che ha solo cinque note, un ritmo semplice o come direbbe Wagner una melodia, una melodia così semplice che può essere compresa da un largo pubblico".

 Lui stesso ha contribuito alla creazione del mito.

"La prova è che al suo funerale c'erano 20-30mila persone a seguire la sua bara - dice ancora la curatrice - per noi è importante mostrare che l'immagine che molti hanno di lui è sbagliata, quella di un compositore morto solo, un genio quasi incompreso, sepolto in una tomba pubblica. La sua grandezza invece se la è costruta lui stesso, quando era ancora vivo".

fonte Askanews

07/02/14

Nessun tempo esiste oltre quello che vivi.




Nessun tempo esiste oltre quello che vivi. 

La fretta non ti aiuterà a fare in fretta, la fretta non aiuta in niente. La fretta, comprendilo, è soltanto il modo che hai escogitato di rimuovere le paure. 

Il tuo spirito sia quello di qualcuno che si addentra nel santuario di una foresta inesplorata.  La circospezione e la lentezza saranno le tue armi. E l'osservazione di quel nuovo mondo pieno di silenzio e di odori. 

La lentezza ti aiuterà a riconoscere la speranza.  Molto tempo fa, al principio, la speranza era rimasta imprigionata nel fondo del Vaso, prima che Pandora si decidesse a risollevare il coperchio e a lasciarla andare per il mondo, a placare gli altri vizi e gli altri mali. 

Nessuna fretta calmerà il tuo dolore, nessuna fretta stempererà l'ansia del cuore.  

Rivolgiti dentro, ritrova te stesso - senza fretta - ascoltando quello che eri prima che la fretta ti consumasse come un lugubre cero. 

Nel silenzio della foresta vedrai, di lontano, gli occhi della tigre. Vedrai tintinnare la pioggia ed esplodere il lampo. 

Ma nulla toccherà il tuo cuore purificato.  La vita di ieri, le tue cadute, il tuo fango, descriveranno un giorno realmente nuovo, quando la lentezza ti consentirà di lasciarli andare, nel più profondo mare della foresta. 


Fabrizio Falconi © - proprietà riservata/riproduzione vietata.