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23/01/18

Tornano alla luce - e tutti visibili - per il Natale di Roma, 15 grandi monumenti romani grazie al Parco Archeologico del Colosseo promosso dal MIBACT.




La gloriosa Curia del Senato al Foro Romano, le Uccelliere Farnese sul colle dei Cesari, la Domus Transitoria, la prima casa di Nerone sul Palatino, chiusa al pubblico da 60 anni ed edificata tra il 60 e il 64 d.C.: sono alcuni degli straordinari monumenti che, grazie al lavoro del nuovo Parco Archeologico del Colosseo, diretto da Alfonsina Russo, al quale il MIBACT ha concesso autonomia gestionale, saranno restituiti prossimamente alla città, già a partire dal Natale di Roma, il 21 aprile prossimo. 

Si comincerà proprio dalla Curia del Senato, luogo nevralgico della  storia di Roma, che riaprirà nelle seconda metà di febbraio, divenendo anche sala polifunzionale, per mostre temporanee, conferenze e incontri a tema.

L'8 marzo toccherà invece alla Uccelliere Farnese, i due padiglioni gemelli incastonati tra le rovine, e al Ninfeo della Pioggia, anch'esso opera del genio dei Farnese, realizzati tra il XVI e XVII secolo.

Per il 21 aprile, poi, l'apertura di 11 luoghi segreti del Parco: nel giorno del Natale di Roma rivedranno finalmente la luce, oltre alla Curia, il Tempio di Romolo, Santa Maria Antiqua con l'Oratorio dei Quaranta Martiri e la Rampa Domizianea, il Criptoportico neroniano, il Museo Palatino, le case di Augusto e di Livia, l'Aula Isiaca e la Loggia Mattei. 

Inoltre tra maggio e giugno verrà aperta un camminata paesaggistica-archeologica lungo il versante sud-occidentale del Palatino, particolarmente spettacolare per l'affaccio sul Circo Massimo. 

Infine, in autunno, riaprirà anche la Domus Transitoria, nel ventre del Palatino, la prima casa di Nerone, forse ancora più leggendaria della Domus Aurea,  con il ninfeo-teatro, il padiglione con le colonne di porfido, e gli ambienti impreziositi da tarsie marmoree, e volte ricoperte da foglie d'oro, lapislazzuli e paste vitree.




01/02/17

Riapre la Domus Aurea con una meravigliosa esperienza visiva per i visitatori.





Entrare nella Domus Aurea e vivere un'esperienza immersiva, riviverla e riscoprirla come era un tempo e come forse non la vedeva neanche Nerone, "illuminata"

Dal 4 febbraio, ogni sabato e domenica, i visitatori, a piccoli gruppi di 25 persone, su prenotazione, potranno sperimentare il nuovo percorso con realtà virtuale

Un progetto unico per Roma, voluto dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l'area archeologica centrale di Roma con Electa, che grazie alla tecnologia mira a cancellare ciò che fece Traiano e a riportare la luce nel monumento che per anni rimase nell'oblio fino alla sua riscoperta nel 1400. 

Si potrà vedere la Domus Aurea senza le grotte traianee.

Il Soprintendente Francesco Prosperetti: "La visita diventa attrattiva al di là del breve percorso che si farà negli ambienti della Domus Aurea e sarà legata a questa possibilità di fruire in maniera immersiva di un'esperienza temporale e spaziale irripetibile". 

"Mi sono reso conto frequentandola che cogliere l'essenza di questo luogo non era possibile con la semplice visita dei luoghi, perché restituiscono una realtà falsata di quello che era questo luogo ai tempi della sua costruzione. Questo si poteva riguadagnare solo con un meccanismo virtuale che le tecnologie attuali ci consentono di apprezzare". 



Si inizia con la proiezione di un video-racconto con immagini ricostruttive in 3D degli ambienti originari. 

Poi, accompagnati da guide, attraverso il cantiere in corso per la salvaguardia del monumento, si arriva all'installazione tecnologica nella Sala della volta dorata, dove con visori stereoscopici si potrà vederla come era, muovendosi nello spazio a 360 gradi in un ambiente ricoperto di marmi colorati e affreschi. 

Sarà un viaggio nel tempo e nello spazio. "Il filmato virtuale riesce virtualmente a sfondare le pareti di terra che circondano l'ambiente della sala della volta dorata e a farci apprezzare questo luogo straordinario com'era ai tempi della costruzione". 

Prosperetti ha inoltre ricordato come vada avanti il progetto definitivo di risanamento grazie al finanziamento di 13 milioni di euro garantito per il triennio dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini, e dopo aver risolto il problema della percolazione dell'acqua dai giardini sovrastanti, aver pensato all'impermeabilizzazione e al consolidamento degli affreschi, ci si occuperà della pulitura. Per anni la Domus Aurea sarà ancora soggetta a restauro.