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21/11/22

Una straordinaria foto d'epoca: i Pink Floyd a Saint-Tropez con una - neonata - Naomi Watts

 



E' davvero una splendida foto, che rievoca una intera epoca, quella delle summer love, del flower power, del movimento hippie, della meravigliosa creatività della musica rock inglese.

Fu scattata nell'estate 1970 in Francia, a Saint-Tropez, con i Pink Floyd al completo - seduti da sinistra si riconoscono David Gilmour, Nick Mason, Roger Waters (con gli occhiali scuri) e Richard Wright.

I Pink Floyd erano reduci dalla registrazione, negli Abbey Road Studios, di uno dei loro grandi capolavori, Atom heart Mother, che infatti uscirà il 2 ottobre di quell'anno.

Alla località francese, fra l'altro, i Pink Floyd dedicheranno un brano, così intitolato, attribuito al solo Roger Waters, nell'album seguente, Meddle, uscito nel 1971.

L'altra particolarità di questa foto è che vi figura anche una futura star, anche se ancora in fasce:

La bambina in braccio alla madre, ultima in piedi a sinistra è infatti l'attrice Naomi Watts a due anni. Di fianco è il padre dell'attrice, Peter Watts, per anni stretto collaboratore dei Pink Floyd, morto sei anni più tardi, nel 1976 a Notting Hill per overdose di eroina.

Fabrizio Falconi - 2022

19/05/22

Per la prima volta Roger Waters parla del suo incontro con John Lennon ad Abbey Road: "Era arrogante, ma anche io lo ero"

 


In una conversazione con Marc Maron sul podcast WTF, il co-fondatore dei Pink Floyd Roger Waters ha parlato del compianto John Lennon, dei Beatles e altro ancora. 

Parlando dell'incontro con Lennon, Waters ha detto: "Stavamo facendo Piper At The Gates of Dawn in Abbey Road Studio 3, e i Beatles stavano facendo Sgt. Peppers nel numero 2. E in seguito ho fatto altri dischi in questo stesso studio". 

"Ho incontrato John Lennon solo una volta, con mio grande rammarico, ed era nella Control Room n. 2, ed era un po'... Era piuttosto arrogante, proprio come me." 

Quando gli è stato chiesto se frequentava i club di Londra dove si ritrovano tutte le big band, ha detto: "Ho già sentito parlare di quei club a Londra, come The Establishment, dove i Rolling Stones e i Beatles si incontravano e uscivano insieme. Ma non ho mai fatto niente di tutto questo né ho partecipato a niente di tutto ciò”

"Non so perché. Onestamente, non riesco a ricordare perché [non ho preso parte a tutto questo]”. Quando gli è stato chiesto se all'epoca andava spesso ai concerti, ha risposto: “Sono andato ad ascoltare musica, ma non sono andato a vedere le band [in particolare]. Ho visto i Rolling Stones una volta al Gaumont State di Kilburn, facevano parte di un grande spettacolo organizzato e indossavano giacchette, erano tutti in uniforme. 

“Erano circa quinti sul poster. Chi c'era in lista? Eddie Cochran, Bo Diddley, Helen Shapiro, Mickie Most... E ci pensi e pensi, 'Wow, non è pazzesco?'."

Nonostante l’incontro freddo con John Lennon, Roger Waters ha raccontato di essere rimasto sconvolto quando ha ascoltato Sergent Pepper’s Lonely Hearts Club Band per la prima volta: «Mi ricordo che ero in macchina, nella mia vecchia Ford scassata, ascoltavo la radio e qualche stazione ha trasmesso tutto l’album dall’inizio dalla fine. Mi sono dovuto fermare e l’ho ascoltato tutto a bocca aperta».

02/11/21

"Meddle" compie 50 anni. I segreti del mitologico album dei Pink Floyd



Compie 50 anni Meddle, il sesto album in studio del gruppo rock inglese Pink Floyd, che fu inciso per la Harvest Records. 

Un album che ebbe un successo mondiale incredibile, pur avendo avuto una produzione molto singolare, e assai poco pianificata. E oggi è considerato un album di transizione tra il gruppo ancora influenzato da Syd Barrett della fine degli anni '60 e gli emergenti Pink Floyd. 

Un disco ormai quasi mitologico, a partire dall'iconica copertina che fu spiegata dal suo creatore Storm Thorgerson come la fotografia rielaborata di un orecchio sott'acqua. 

Ma come nacque Meddle?

Di ritorno da una serie di tournée in America e Inghilterra a sostegno dell'album Atom Heart Mother , all'inizio del 1971 i Pink Floyd iniziarono a lavorare su nuovo materiale agli Abbey Road Studios di Londra. 

A quel tempo, Abbey Road era dotata solo di impianti di registrazione multitraccia a otto tracce , che la band trovò insufficienti per le crescenti esigenze tecniche del loro progetto. 

Così impiegarono i loro migliori sforzi, inclusa l'apertura di quello che divenne " Echoes ", su un nastro a 16 tracce in studi più piccoli a Londra (vale a dire lo studio AIR e Morgan a West Hampstead). 

Mancando un tema centrale per il progetto, la band utilizzò diversi metodi sperimentali nel tentativo di stimolare il processo creativo. Un esercizio prevedeva che ogni membro suonasse su una traccia separata, senza alcun riferimento a ciò che stavano facendo gli altri membri. 

Il tempo era del tutto casuale mentre la band suonava attorno a una struttura di accordi concordata e stati d'animo come "primi due minuti romantici, successivi due su tempo". Ogni sezione registrata è stata nominata, ma il processo è stato in gran parte improduttivo; dopo diverse settimane, non erano state create canzoni complete. 

Leckie, uno dei tecnici del suono, dichiarò più tardi che le sessioni dei Pink Floyd spesso iniziavano nel pomeriggio e finivano presto la mattina dopo, "durante il quale non si sarebbe fatto nulla. Non c'era alcun contatto con la casa discografica, tranne quando il loro manager dell'etichetta si presentava di tanto in tanto con un paio di bottiglie di vino e un paio di spinelli." 

Apparentemente la band trascorreva lunghi periodi di tempo lavorando su suoni semplici o su un particolare riff di chitarra. Hanno anche trascorso diversi giorni all'AIR cercando di creare musica utilizzando una varietà di oggetti domestici, esperimento che venne ripetuto anche per gli album seguenti, The Dark Side of the Moon e Wish You Were Here . 

Wright per la suite di Echoes, aveva alimentato una singola nota attraverso un altoparlante Leslie , producendo un rumore metallico simile a un sottomarino . La band ha provato ripetutamente a ricreare questo suono in studio ma senza successo, e così la versione demo è stata utilizzata su quello che sarebbe poi diventato "Echoes", mixato quasi esclusivamente agli AIR Studios. 

In combinazione con David Gilmour's chitarra, la band è stata in grado di sviluppare ulteriormente la traccia, sperimentando effetti sonori accidentali (come la chitarra di Gilmour che viene collegata a un pedale wah-wah al contrario) 

L'ultimo pezzo di 23 minuti, Echoes, alla fine avrebbe occupato l'intero secondo lato dell'album. 

" One of These Days " è stato sviluppato attorno ad una bassline ostinata creata da Roger Waters , alimentando l'output attraverso un Binson Echorec. La linea di basso è stata eseguita da Waters e Gilmour utilizzando due bassi, uno su vecchie corde. 

La band registrò nella prima metà di aprile 1971, ma nella seconda metà suonò a Doncaster e Norwich prima di tornare a registrare alla fine del mese. 

Agosto è stato trascorso nell'estremo oriente e in Australia, settembre in Europa e da ottobre a novembre negli Stati Uniti. 

Sebbene le tracce possiedano una varietà di stati d'animo, Meddle è generalmente considerato più coeso rispetto al suo predecessore del 1970, Atom Heart Mother . 

"One of These Days" in gran parte strumentale è seguita da " A Pillow of Winds ", che si distingue per essere una delle poche canzoni d'amore acustiche e silenziose nel catalogo dei Pink Floyd. 

Queste due canzoni si susseguono l'una nell'altra attraverso effetti sonori ventosi, anticipando la tecnica che sarebbe stata successivamente utilizzata su Wish You Were Here . Il titolo di "A Pillow of Winds" è stato ispirato dai giochi di Mahjong che Waters, Mason e le loro mogli giocavano nel sud della Francia. 

La canzone " Fearless " comprende registrazioni sul campo di tifosi del Liverpool FC nella Kop canto dell'inno del club anthem, " We never walk alone ", che porta la canzone ad un fine in un pesantemente riverberato fade-out . 

" San Tropez ", al contrario, è una canzone pop dalle influenze jazz con un tempo shuffle , composta da Waters nel suo stile sempre più intriso di songwriting sbarazzino. 

La canzone è stata ispirata dal viaggio della band nel sud della Francia nel 1970. 

I Pink Floyd hanno mostrato in modo insolito il loro senso dell'umorismo con " Seamus ", traccia assai originale con il cane di Steve Marriott (cui Gilmour faceva da dog sitter) che ulula a tempo di musica.

L'ultima canzone dell'album è "Echoes" di 23 minuti. 

Il titolo dell'album Meddle è un gioco di parole: una via di mezzo tra "medaglia" , e il verbo "interferire". 

L'immagine di copertina è stata fotografata da Bob Dowling. L'immagine rappresenta un orecchio, sott'acqua, che raccoglie onde sonore (rappresentate da increspature nell'acqua). 

La copertina contiene una foto di gruppo della band (l'ultima dei Floyd fino al 1987, A Momentary Lapse of Reason ). 

Meddle è stato rilasciato il 31 ottobre 1971 negli Stati Uniti e il 13 novembre nel Regno Unito. Sebbene nel Regno Unito abbia raggiunto il numero tre in classifica, la scarsa pubblicità da parte della Capitol Records ha portato a vendite deboli negli Stati Uniti e una posizione in classifica al numero 70. 

Meddle però è stato successivamente certificato disco d'oro dalla RIAA il 29 ottobre 1973 e poi doppio disco di platino l'11 marzo 1994, in seguito all'attenzione aggiunta dagli album successivi successi della band negli Stati Uniti. 

Fatto sta che oggi Meddle è considerato una pietra miliare del rock e della musica contemporanea. 50 anni, e non li dimostra. 




16/01/18

Waters e Mason oggi alla Inaugurazione della grande Mostra sui Pink Floyd a Roma. Roger Waters: "Guardo al futuro, non al passato. Siamo in presenza di un protofascismo."




In un'atmosfera piuttosto caotica, Nick Mason e Roger Waters  hanno inaugurato oggi al Macro di Roma la mostra dedicata alla storia dei Pink Floyd che aprira' i battenti venerdi' 19 gennaio e rimarra' aperta al pubblico fino al primo luglio. "The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains", la 

L'atteggiamento dei due protagonisti rispetto alla mostra e' molto diverso: Nick Mason, che e' una persona molto affabile, ha fatto da consulente, Roger Waters l'ha visitata per la prima volta ieri: a quella di Londra, che al Victoria & Albert Museum e' stata visitata da 400 mila persone, ha solo partecipato alla presentazione alla stampa.

E oggi a Roma ha detto: "Mi sembra un miracolo tecnologico, ma sinceramente non mi interessano molto la nostra eredita' e il nostro passato, mi interessa il presente, sono un uomo ancora relativamente giovane e penso di avere tanto lavoro davanti a me. Saro' in tour per due anni (in Italia verra' a luglio per due concerti, l'11 a Lucca e il 14 a Roma al Circo Massimo) e ho pubblicato un nuovo album. Sono molto piu' concentrato sulla questione dei diritti umani. Non c'e' niente di sbagliato in questa mostra che coinvolge tanta gente, ma a me sinceramente non interessa, sono molto piu' interessato a me e a voi, mi coinvolge il tema degli uomini come individui. L'uomo esiste sulla Terra da 150-100 mila anni ed e' accertato che sia apparso per la prima volta in Africa, dunque siamo tutti africani" ha aggiunto tra gli applausi.

Nel salone del Macro, proprio sopra il tavolo degli ospiti, troneggiava uno degli enormi pupazzi gonfiabili usati durante il tour di "Animals".

"Quella tourne'e del 1977 per noi e' stata fondamentale perche' per la prima volta abbiamo cominciato ad avere un approccio spettacolare" ha spiegato Nick Mason che, come aveva gia' fatto in novembre, quando era venuto a Roma a presentare l'evento, ha ricordato che in fondo "questa mostra e' nata in un modo molto meno premeditato di quanto possa pensare. Questo format non e' fatto per essere stabile: sicuramente allo sviluppo della mostra sui Pink Floyd ha contribuito il successo di quelle dedicate a David Bowie e ai Rolling Stones, ma quello che spero e' che i giovani ricavino dal viaggio nel nostro passato una lezione utile per costruirsi una propria strada". Replica Waters, che ribadisce il suo legame con l'Italia, creato dal fatto che il padre, il cui corpo non e' mai stato ritrovato ma potrebbe trovarsi nei dintorni di Aprilia, e' morto durante lo sbarco di Anzio: "La mia ossessione e' entrare in empatia con gli altri. Non si puo' vivere in uno stato di guerra permanente: io abito negli Usa e la maggior parte delle tasse che pago viene investita in guerre. Ecuador, Siria, Palestina, se smettessimo di concentrare tutta la nostra attenzione sulle foto dei telefonini potremmo dedicarci anche ad altro: per esempio a renderci conto che ormai siamo in presenza di un proto fascismo".

Quanto a 'Their Mortal Remains', piu' che una mostra e' un'esperienza, un gioiello tecnologico perfettamente in linea con la storia dei Pink Floyd che rappresentano storicamente il simbolo del connubio tra musica e tecnologia all'avanguardia.

Basta pensare all'ultima sala dove si ascolta, con una tecnica di riproduzione e missaggio quasi del futuro, l'ultimo concerto della band riunita, quello di Hyde Park per il Live 8, nel 2005.

Ci sono strumenti musicali da collezione, pedaliere, tastiere, sintetizzatori, video in cui i componenti della band raccontano la nascita dei brani piu' celebri, parti degli allestimenti scenici, in un percorso musicale che parte dagli anni della psichedelia con Syd Barrett, ricchissimo e arriva fino al periodo in cui, come oggi, le strade di David Gilmour e Roger Waters si sono separate.

C'e' naturalmente uno spazio dedicato alle performance italiane, da quella leggendaria del Piper nel 1968 alle esperienze negli studi di registrazioni romani per la colonna di "Zabriskie Point" nel 1969, fino a Pompei nel 1971 e al concerto (all'epoca trasmesso in diretta tv, in Italia da Rai1, per un'audience di 100 milioni di persone) nel 1989. 

09/12/17

The Pink Floyd Exhibition - La straordinaria mostra a Roma, da gennaio.





Retrospettiva epocale a 50 anni dalla nascita di uno dei gruppi musicali più innovativi e influenti della storia, a gennaio arriva a Roma dopo Londra, acclamata dalla critica e in esclusiva per l`Italia, la mostra The PinkFloyd Exhibition: Their Mortal Remains (QUI il sito ufficiale della mostra). 

L`esposizione - promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale - aprirà al MACRO Museo d'Arte Contemporanea di Roma di via Nizza dal prossimo 19 gennaio

Dopo l`enorme successo del debutto di qualche mese fa al Victoria and Albert Museum di Londra, che ha visto la partecipazione di piu' di 400.000 persone, la mostra si sposta a Roma per la prima tappa internazionale. 

Ideata da Storm Thorgerson e sviluppata da Aubrey `Po` Powell di Hipgnosis, che ha lavorato in stretta collaborazione con Nick Mason (consulente della mostra per conto dei Pink Floyd), The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains e' un viaggio audiovisivo nei 50 anni di carriera di uno dei piu' leggendari gruppi rock di sempre e offre una visione inedita ed esclusiva del mondo dei Pink Floyd

Il colossale allestimento del Victoria and Albert Museum di Londra, descritto dai quotidiani inglesi come "impressionante", "un`autentica festa per i sensi" e "quasi altrettanto emozionante che ascoltare i Pink Floyd dal vivo", e' stato il piu' visitato di sempre nel suo genere.

In esclusiva per l`Italia il MACRO ospitera' l`esposizione e lo stesso Mason ricorda che - a meno di 1 km di distanza - proprio al Piper ebbe luogo uno dei primi concerti dei Pink Floyd in Italia nell`aprile del 1968. 

La mostra racconta quale fu il ruolo della band nel cruciale passaggio culturale dagli anni sessanta in poi. Grazie al suo approccio sperimentale - che rese il gruppo inglese esponente di spicco del movimento psichedelico che cambio' per sempre l`idea della musica in quegli anni - la band venne riconosciuta come uno dei fenomeni piu' importanti della scena musicale contemporanea.

I Pink Floyd hanno prodotto alcune delle immagini piu' leggendarie della cultura pop: dalle mucche al prisma di The Dark Side of the Moon, fino al maiale rosa sopra la Battersea Power Station e ai "Marching Hammers". La loro personale visione del mondo si e' realizzata grazie a creativi come il moderno surrealista e collaboratore di lunga data Storm Thorgerson, l`illustratore satirico Gerald Scarfe e il pioniere dell`illuminazione psichedelica Peter Wynne-Wilson. 

Il percorso espositivo che guida il visitatore seguendo un ordine cronologico, e' sempre accompagnato dalla musica e dalle voci dei membri passati e presenti dei Pink Floyd, tra cui Syd Barrett, Roger Waters, Richard Wright, Nick Mason e David Gilmour. 

Il momento culminante e' la Performance Zone, in cui i visitatori entrano in uno spazio audiovisivo immersivo, che comprende la ricreazione dell`ultimo concerto dei quattro membri della band al Live 8 del 2005 con Comfortably Numb, appositamente mixata con l`avanguardistica tecnologia audio AMBEO 3D della Sennheiser, oltre al video, in esclusiva per Roma, di One Of These Days, tratto dalla storica esibizione del gruppo a Pompei.

04/01/15

I 10 brani musicali che hanno cambiato la tua vita.




E' sempre interessante riavvolgere il nastro della memoria e mettere a fuoco quello che nella nostra vita è stato importante. 

La musica per me e per molti lo è stato.

Così, invitandovi a fare altrettanto, metto per iscritto - con tutta l'imperfezione del caso e l'inevitabile implacabile selezione -  i dieci brani musicali che "hanno cambiato la mia vita".  

Nel titolo di ogni canzone o brano musicale il link che rimanda al video youtube. 


1. Whiter shade of pale - Procol Harum

2. Let it be - Beatles

3. Ouverture da Semiramide - Gioacchino Rossini

4. An der schönen blauen Donau - Johann Strauss

5. Atom Heart Mother - Pink Floyd

6. I giardini di marzo - Lucio Battisti

7. The circle game - Joni Mitchell

8. Koln concert - Keith Jarrett

9. Vanity -  Sarah Vaughan

10. Hallelujah - Leonard Cohen (esecuz. John Cale).


A voi la palla.

Fabrizio Falconi